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Archivi catalogati in: Romafilmfestival 2010
Marriage is hard..
The kid are all right. I ragazzi stanno bene. E se non ci si mettessero le stroncature e gl’insulti della Critica Cinematografica delle Libertà, starebbero anche meglio. Passi la coppia omosessuale – se ne incontrano col marchio Medusa e senza particolari sconvolgimenti – ma il regolare matrimonio con figli da fecondazione eterologa e per di più legalmente riconosciuti, dev’essere sembrato troppo persino ai libertari dell’ognuno a casa sua si regola come gli pare. Tanto più … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Oscar 2011, Romafilmfestival 2010
3 Commenti

Eileen & Sheila
Nigel Cole ha un talento speciale nel raccontare le donne. Leggerezza, ironia, sincera ammirazione, sono i tratti caratteristici del suo stile narrativo. Ma che si tratti di mature signore scampate miracolosamente al tedio di un club delle torte nello Yorkshire o della vedova che in Cornovaglia, per ripianare i debiti – unica eredità – lasciati dal marito, si dedica ad una coltivazione molto sui generis, quel che riesce davvero bene a Cole, è descrivere per … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfestival 2010
2 Commenti

Marcello
I significati sono tanti. Il cuore del film tradotto in parole povere eccolo qua : Vogliamo avere un po’ più di coraggio? Vogliamo piantarla con le fregnacce, le illusioni sbagliate, i qualunquismi, le passioni sterili? E’ tutto rotto. Non crediamo più a niente. E allora? Tutto questo detto virilmente, senza nostalgie . Cosa può fare Marcello, il protagonista del film? In questa domanda è già implicita una risposta : può guardarsi intorno con occhio asciutto … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfestival 2010
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Abandonnez les vieilles methodes !
Vince il film più eccentrico – E povero, altro che sperticarsi della critica criticante con lo spleeeeeeeeeeendido bianco e nero. Non c’erano quattrini per il colore e basta – più macabro e irriverente e, checchè se ne dica, lontano dall’eutanasia intesa come nobile tema di dibattito o riflessione. Qui si può desiderare la morte se si è malati terminali ma anche cronicamente depresssi, falliti, ipocondraici o più semplicemente perchè si è perduta la voce. A … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfestival 2010
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A tale of sex, money, genius, and betrayal
Titolo e sottotitolo del libro di Ben Mezrich erano già perfetti, sembravano studiati apposta per il cinema. Soprattutto per i trailers : The accidental Billionaire . The founding of Facebook. A tale of sex, money, genius, and betrayal Alla fine però ha prevalso il meno sensazionale The social network, mentre gl’ingredienti classici della narrazione per tutti i gusti, sono stati sostituiti da You don’t get to 500 million friends without making a few enemies, tagline … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Romafilmfestival 2010
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