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Categoria: Palazzi di Giustizia

Ma come parli?

Ma come parli?

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Ma da dove l’ha tirato fuori  il termine utilizzatore finale l’avvocato Mavalà ? Non certo dai codici che in materia di prostituzione – esercizio, sfruttamento o induzione che sia – adottano  definizioni più congrue e civili. Cliente contraente, per esempio. Visto che di quello si tratta.

Utilizzatore finale è un termine che, nel caso in questione, non ha dignità giuridica, è una brutta espressione in lingua  italiana, e come eventuale metafora fa direttamente ribrezzo.

Tanto per dire che si può soccorrere il proprio datore di lavoro, assistito, capo,  senza bisogno d’infangare il resto del mondo, uccidere il linguaggio e screditare una professione che di tutto ha oramai bisogno, meno che di ulteriore discredito.

Meglio niente

Meglio niente

Beppino Englaro è indagato per omicidio e insieme a lui l’equipe medica che ha dato corso alla sentenza con la quale la suprema corte, mesi orsono, sancì l’ ammissibilità della sospensione delle cure per Eluana. Data la vistosa mole di esposti che cittadini ed associazioni si sono premurati di far pervenire  in Procura negli ultimi mesi,  nessuna meraviglia.Tant’è che ogni figura professionale coinvolta nelle operazioni previste dal protocollo medico, era già da tempo costituita in associazione, proprio per meglio far fronte ad eventuali procedimenti.

Una storia infinita questa,  messa in piedi a bella posta, nonostante esigue siano le reali possibilità che Beppino e i medici siano incriminati . Ma così funziona il senso civico di questi onesti cittadini che non esitano a impegnare le corti ( compresa quella europea) con inutili procedimenti, pur di affermare un Principio che perde sempre più la valenza etica, per assumere quella più politica della prepotenza e dell’accanimento giudiziario a scopo intimidatorio. Nemmeno qui sarebbe lecito meravigliarsi della protervia, ma abituarsi al peggio risulta un esercizio difficile per chi crede che la Giustizia serva soprattutto a regolare i meccanismi di civile convivenza.

A questo punto non rimane che sperare che la Procura, una volta appurata l’infondatezza delle accuse, proceda d’ufficio per calunnie.

In tutto questo, almeno una buona notizia c’è. La discussione della legge sul testamento biologico che allo stato si annuncia come un pasticcio liberticida, inservibile e comunque limitativo di ciò che già è consentito, potrebbe slittare ad altra data.

Facciamo pure ad altro governo, poichè quel che si profila è inevitabilmente un provvedimento peggiorativo delle attuali condizioni. Meglio niente. E’ l’unico modo per far sopravvivere inalterati quei principi che tutelano i diritti della persona. Può sembrare una rinuncia, una sconfitta e invece, a ben vedere,  è l’unica ipotesi vincente. Almeno per ora.

 

Non solo lodi (ma anche pacchetti)

Non solo lodi (ma anche pacchetti)

Azzeccagarbugli

Accogliendo la Corte tutte le richieste dell’Accusa, David Mills è stato condannato a quattro anni  e sei mesi ma grazie al Lodo Alfano tale sentenza non costituisce tecnicamente condanna a Silvio Berlusconi che è fuori dal processo, per ora. 

Salvo che la Corte Costituzionale non si pronunzi contro il Lodo. Il verdetto si prevede entro il mese prossimo.

Caso vuole però, che nel pacchetto di Norme sulla Giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 febbraio scorso, ce ne sia una che prevede che  le sentenze passate in giudicato potranno essere prova in dibattimenti successivi solo nei processi di mafia, terrorismo e reati punibili con l’ergastolo.

Se il Parlamento approvasse tali Norme, la sentenza Mills non potrebbe essere usata contro il Premier, ça vas sans dire, che l’intera serie di Provvedimenti sarà inserita di gran carriera nell’agenda parlamentare. Hai visto mai fosse invalido il Lodo, c’è sempre il pacchetto.

Ecco spiegato perchè a Palazzo ( Grazioli) minimizzano e considerano la condanna a Mills una non notizia. E che? Forse un uomo ha azzannato un cane? chiosa uno dei tanti Spin.

Per carità. Screditano i giudici che solo in quanto politicizzati, non hanno voluto tener conto dei memoriali scagionanti e ancorchè postumi di Mills, annunciano appelli sicuramente vittoriosi – è scritto nel cielo, si vede –   e si cuciono le leggi addosso. In effetti dov’è la notizia  (in senso di novità )?

Nell’illustrazione, Azzeccagarbugli – quello vero – di Gonin

Scienza e coscienza

Scienza e coscienza

Il fatto che Ignazio Marino pensi ad un referendum abrogativo prima ancora che sia stata licenziata la legge, anzi, che ne sia reso noto addirittura il testo, esprime molto delle difficoltà e dell’atteggiamento sostanzialmente rinunziatario del fronte laico.

Primo fra tutti il PD che in realtà sulla questione dovrebbe organizzare un referendum interno, viste le plateali divisioni, evitando di nascondere le magagne dietro il rispetto di improbabili questioni di coscienza.

Coscienze che potrebbero agevolmente superare la prova del voto UNITARIO – cioè il NO alle proposte del PDL – e uscirne linde e immacolate, se solo la formulazione di  una proposta alternativa,  lasciasse libere le scelte individuali dei pazienti,  attribuendo al rapporto di cura la dignità e l’importanza che compete al momento centrale di  ogni decisione in materia di salute.

Per fare ciò non occorre mettere in campo grandi mediazioni, ne’ artifici politici o  legislativi : si tratta semplicemente di modellare una posizione sul combinato disposto di quanto già è scritto nel nostro Ordinamento, il che consentirebbe oltretutto di liberare il dibattito politico dalle secche, per esempio, dei proVita vs i ProMorte ovvero del dar da bere agli assetati, prescrizione evangelica di tutto rispetto, ma che nella diatriba in questione si evidenzia speciosa e fuorviante. Poichè se è vero  che ogni paziente costituisce un caso a sè, ogni valutazione  del legislatore in tal senso, diviene automaticamente inadeguata.

Tutto quanto si trova entro i confini stabiliti dagli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione, del Codice Deontologico, della Legge sul servizio sanitario nazionale e dei trattati internazionali sottoscritti,  non può determinare Problema di Coscienza alcuno. Accertata la volontà del paziente nelle forme di legge, è il rapporto di cura a sciogliere le controversie sulla natura della malattia, o su cosa s’intende per cura e cosa no, evitando  i rischi eutanasia, omicidio del consenziente o altre stravaganti fattispecie più volte agitate dal centro-destra.  Mentre il votare leggi che limitino quanto disposto dal nostro Ordinamento, crea invece un problema politico concreto. Poichè  al di fuori dei Principi stabiliti e del  criterio di  Scienza e Coscienza non si va proprio da nessuna parte.

In soldoni : va bene il partito pluriculturale senza che ciò implichi la mannaia della conta ma …o si posseggono strumenti per far convivere dignitosamente le molteplici sensibilità o forse conviene cogliere la palla al balzo delle minacciate scissioni.

Come si pensa di affrontare un referendum con un fronte interno così spezzettato? Soprattutto alla luce delle ultime esperienze di astensionismo alla prova referendaria sulla fecondazione assistita. Senza dimenticare che l’ampia compagine di telespettatori che ha preferito guardare il Grande Fratello piuttosto che i programmi di approfondimento o i talk, la sera in cui è morta Eluana Englaro, esprimono, all’interno dell’evidente disinteresse, la probabile volontà di delegare ad altri, la risoluzione di problemi che importano cognizioni scientifiche o giurisprudenziali.

Forse è bene non scaricare sui cittadini il peso dell’insipienza della politica. Se si dovesse perdere un simile referendum, sarebbe poi più difficile modificare la legge, ove si verificasse un cambio di maggioranza. Evento auspicabile, possibilmente in questa vita.

(la foto l’ha scattata Jimmyjazz . La mano è di una delle statue che sono innanzi alla Corte di Cassazione,)

 

Alleluja

Alleluja

eluana-englaro2

Alla fine, la corsa contro il tempo se l’è aggiudicata lei, sgattaiolando via all’inglese, sottraendo se stessa alle mani, per qualcuno dei torturatori,  per altri degli amorevoli sanitari, per altri ancora degli assassini.

Soprattutto evitando futuri accanimenti fatti di nuove ispezioni, altre perizie, ulteriori inchieste, scrupolosamente avviate da ministri e sottosegretarie talmente presi dal gioco da aver somatizzato inettitudine e malafede.

Iniziative che presumibilmente sarebbero culminate con l’intervento del  nucleo dei carabinieri spediti ad  interrompere il percorso stabilito dai tribunali e dai medici. Per sopraggiunti atti legislativi, come si dice in questi casi. Fermi tutti.

A noi rimangono pesanti eredità :  a  cittadini onesti, dolorosamente segnati da un’esperienza difficile, che tuttavia mai hanno agito fuori del perimetro di legalità, si è risposto negando l’esistenza di uno  Stato di Diritto. E questo che già sembra abbastanza, non è nemmeno tutto.

Ci sarà tempo nei giorni prossimi per inondare nuovamente questo caso con valanghe di retorica e lacrime di coccodrillo. Al momento però ogni cosa perde senso di fronte ad una sola, umanitaria considerazione :

Dopo diciassette anni,  Eluana Englaro è finalmente libera. Alleluja.