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Categoria: Oltrefiume

Schegge di Pensiero Unico

Schegge di Pensiero Unico

Una concezione “debole” della persona indebolisce tutto l’impianto dei diritti umani,rende cioè più facile esporre l’uomo all’arbitrio della violenza e della sopraffazione.Anche i diritti umani dunque che pongono alcuni valori assoluti come la dignità inalienabile dell’individuo, dovrebbero avere un fondamento assoluto e non relativo.

Benedetto XVI in occasione della giornata mondiale per la pace

Questo è il Lesotho una piccola enclave, circondata dal Sud Africa. Due milioni di abitanti.Trecentosessantamila di loro ha contratto il virus dell’HIV Qui, è ammalato un adulto su tre. Certo, c’è chi sta peggio, e non bisogna andare molto lontano: il Botzwana e lo Swaiziland sono proprio lì, a due passi. Questi due paesi hanno percentuali ancora più alte. Però il Lesotho fra i tre paesi con la più alta percentuale di persone contagiate, è quello più povero. Non può pagarsi nulla. Nulla, neanche i profilattici. Visto che in questa parte dell’Africa un uomo può disporne di quattro all’anno. Il nuovo ambasciatore del Lesotho ne parla al papa e Benedetto XVI, gli dice che la Chiesa, farà di tutto per aiutare quel martoriato paese. Lo farà diffondendo un messaggio. Che contiene un pensiero. Sempre lo stesso. Questo: “La via migliore per fermare la diffusione dell’Aids è la fedeltà nel matrimonio e l’astinenza al di fuori di esso”.

Lui è Piergiorgio Welby,mentre aspettava (già…l’attesa ) l’esito del ricorso presso il Tribunale di Roma è arrivata invece puntuale, la sentenza di Ratzinger che ha stabilito essere, la vita da difendere,l’atomica e gli embrioni,  legati tra loro da un fil rouge e che come logica conseguenza, eutanasia e aborto minano la pace. Il magistrato di Roma in compenso ha giudicato “inammissibile" il ricorso di Piergiorgio.Il paziente,dicono le motivazioni, ha diritto a rifiutare le cure, anche se l’interruzione può provocare la morte… ma il ricorso viene lo stesso respinto perché il medico, non sarebbe coercibile.Questo accade perchè l’ordinamento giuridico attuale non contiene una disciplina sufficientemente dettagliata, soprattutto sulle modalità con cui il diritto di Welby va imposto al medico.Solo la determinazione politica e legislativa, facendosi carico di interpretare l’accresciuta sensibilità sociale e culturale verso le problematiche relative alla cura dei malati terminali… può colmare il vuoto di disciplina”.Il poche parole il magistrato chiede, di fatto, che sia il Parlamento a intervenire con leggi apposite.Sentenze differenti,si capisce,tuttavia le motivazioni del giudice,avverso le quali, io spero fortemente che gli avvocati di Welby si appellino ( e vincano),non sono del tutto peregrine.Su quelle di Ratzinger invece ci sarebbe da discutere moltissimo ma il punto di vista filosofico-religioso scompare rispetto all’aria scandalizzata che assumono certi parlamentari quando si parla di indebite ingerenze.- E che vogliamo mettere il bavaglio al papa? – macchè ..facciamo però in modo che il papa non lo metta a noi.Non che si pretenda la luna ma che almeno i giudici chiamati a decidere dispongano di strumenti idonei altrimenti, se fosse  vero quel che dice la senatrice Binetti (sempre lei) e cioè che “dalle istituzioni non può arrivare nessuna risposta a Piergiorgio Welby, a parte l’espressione della piena solidarietà umana” oltre che il Parlamento, già inservibile per i pacs (“che si sposino”, fu la sintesi binettiana) chiudiamo anche i tribunali e facciamo fare tutto a Sacra Corona.Se la laicità comporta incontrare e discutere le idee dei credenti ,i credenti devono rendere disponibili al dialogo idee e non dinieghi,tanto più se rafforzati da ricatti su maggioranze fragili e precarie.