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Categoria: Expo 2015

Milan riots

Milan riots

expo 2015 news-pad-ita-dettaglioMentre si quantificano i danni, esperti della comunicazione e fini analisti  avvertono che con i cortei del fine settimana ci hanno rimesso non solo la città  ma anche le Ragioni della Protesta così sommariamente elencate : possibilità reale di nutrire il pianeta, sperpero, corruzione, cementificazione, debito,acqua etc.

Altri, più appassionati di strategie della guerriglia urbana, raccomandano al Movimento di strutturarsi meglio e di organizzare servizi d’ordine al fine di isolare i casseurs, dimenticando che, allo stato, nessuna presa di distanza ufficiale dal Blocco Nero è  pervenuta. Anzi  i No Expo dal loro sito precisano che nessuno sarà lasciato solo e  che  quelle giornate non possono essere giudicate da pochi episodi di rabbia.

Escludendo fantasiosi scenari di connivenze internazionali tra i pacifici e i violenti, credo invece che sia la natura  impolitica del movimento ad aprire varchi alle strumentalizzazioni oltre che alle infiltrazioni.Quand’è così  non c’è servizio d’ordine che tenga : non bastano i  tonanti convegni o scrivere sui muri  gli slogan più suggestivi.Se non si ha nella testa e a cuore la tutela delle proprie idee e l’incolumità  dei propri compagni di strada, non rimangono che le colorate scorrerie con banda musicale in testa.Tra questo e diventare lo scudo umano degli spogliarellisti di ultima generazione è un attimo.

Divenuti un pezzo del Presepe – qua l’Expo là i No Expo – ci si destina all’oblio come già successo con  le promesse di movimenti  – No global, Tute bianche, Onda – rapidamente scomparsi   per non aver saputo fare i conti con le proprie vistose contraddizioni.L’uso della violenza,in primis.

Un altro mondo è possibile? Eccome no. Ma anche per questa volta bisognerà rivolgersi altrove.

 

Nell’illustrazione Palazzo Italia (che sembra bello)