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Categoria: Nuovo Palazzo

…Via !

…Via !

 

 


La commedia è stupenda, come diceva Quello.Nel caso in questione : per impossibilità di prevedere finali scontati. 

 

E così Silvio Berlusconi, messo alle strette da una fronda interna che per tutta la giornata di ieri ha tenuto a  dimostrare di non voler limitare la propria azione all’ambito parlamentare – parola di Lupi e Formigoni e di quel che rappresentano in termini di contiguità con movimenti e forze strutturate – e pur di non perdere la partita, ha preferito perdere la faccia e, in un’ ennesima giravolta, accordare la fiducia al governo.

Si scrive per il bene degli italiani e in nome dell’unità del partito e si legge per paura di rimanere isolato,per di più in pessima compagnia, vittima di un’operazione che al contrario delle altre, ampiamente evocate in questi giorni dai patiti dei corsi e ricorsi,ha un accertato riscontro nel Paese.Del resto che fossero colombe evangeliche si è visto subito.Semplici e prudenti come serpi. Altro che pitoni.

 Inutile dire che il Governo Letta,da tutto ciò, esce notevolmente rafforzato.

 

Se l’eventuale formazione di un nuovo gruppo da parte dei tranfughi, significhi in automatico fine del gioco al massacro,per dirla col Quirinale, è da verificare. Ma ..spuntata l’arma del ricatto, strumento fin qui essenziale della politica di Silvio Berlusconi, si potrà mettere mano ai programmi così come li ha disegnati Letta nel discorso di ieri.

 

Un altro passo verso il declino dell’Irriducibile è compiuto,i successivi saranno scanditi dagli eventi di un’agenda inesorabile : decadenza,interdizione,domiciliari, processi : le uniche certezze.

Pronte?

Pronte?

Comunque la si pensi, lo scompiglio nelle file dell’avversario è sempre un’opportunità da cogliere. E che oggi  siano personaggi come Giovanardi,  Cicchitto, Alfano o Lupi a favorire un passaggio indispensabile per qualsiasi cambiamento, poco conta. La ribellione al Padrone del Vapore merita rispetto. I Distinguo verranno poi.

 

Se le cose andranno a verso, si sarà consumato un evento epocale : la fine del berlusconismo, diversamente una frattura si è comunque evidenziata.Forza Italia  perde l’ennesimo pezzo e resta nelle mani della componente più integralista e, manco a dirlo, meno politica.

 

Starà ad Enrico Letta tirare fuori il buono da questo pasticcio, evitando scrupolosamente  di affidare il futuro a maggioranze raccogliticce, effimere o di fortuna ma questo può accadere solo quando, con inequivocabile linguaggio, avrà disegnato un ruolino di marcia preciso e se, in conseguenza di ciò, i transfughi vorranno costituirsi come forza politica organizzata. Siete pronte, colombe?

 

 

 

 

 

 

Sono tutti decadenti

Sono tutti decadenti

 

 

Il post avrebbe potuto chiamarsi Cuori nella Tempesta e, per stemperare il senso di disorientamento raccontare di finte ed indignate dimissioni o di vanterie drammatizzanti – è proprio un golpe! – o di minacce o di ricatti, ovvero di tutto quanto si sta svolgendo sotto i nostri occhi oramai disabituati all’incredulità.

 

 Poi però..

 

Poi succede che il Capo dello Stato va a commemorare Luigi Spaventa – apprezzato economista ma anche persona di impeccabile sobrietà –  e nel discorso inserisce  considerazioni sul mondo di ognuno,inteso come patrimonio di Valori  dal quale far discendere idee e comportamenti, e di come sembri sfumare proprio quando si assume consapevolezza degli amici che non sono più.

 

Il mondo cui si allude è fatto di rigore,correttezza, rispetto delle regole e l’idea che tutto questo stia per diventare retaggio di epoche andate è inevitabilmente suggerita dagli avvenimenti di questi giorni.

 

Sembra niente : un esercizio retorico, un discorso “da vecchi” salvo che non si rifletta sulla fatica e su quanto ci sia voluto d’impegno personale e collettivo per costruire quel mondo :

 

E allora non sono più Cuori nella Tempesta,l’ironia non soccorre la esatta definizione dei piccoli guastatori che venerdì prossimo convocheranno la piazza per gridare al mondo di essere tutti decaduti.Aggettivo improprio, non fosse altro perché gli eventi relativi non sono giunti a maturazione,rendendo tutti loro piuttosto decadenti che decaduti.

 

E’ possibile che quel mondo se ne stia davvero per andare,resta inteso che, al momento, l’unico strumento per far fronte alla disgregazione s’identifichi con esso.Nonostante gli amici che non sono più o per garantire loro sopravvivenza in nome di una fatica che non può essere stata vana.

Lodi Frodi & Decadenze

Lodi Frodi & Decadenze

 

 

 

 

Roma - Il cane di Francesca Pascale

 

La meno affascinante delle sentenze – ultima in ordine di arrivo, esito di una causa civile, dunque niente Pubblici Ministeri  assatanati – e le conseguenti recriminazioni sulla giustizia a orologeria – dopo vent’anni, al più la si potrebbe definire a scoppio ritardato, ma tant’è –  più  l’ossessività del fumus persecutionis. Dovendo poi corrispondere   mezzo miliardo scarso al Nemico Numero Uno, il malcelato disappunto  . E ancora:  la penultima disgrazia, quella dell’Ineleggibiltà e della Decadenza,al momento la più insidiosa.

 

 

Preceduto da un coming soon degno di migliore spettacolo, appare invecchiato ma l’età non c’entra, prevedibile, per scenari, foto di famiglia, gestualità, doppio petto, rilancio di nuove formazioni. Privo di qualsiasi elemento sorpresa, inefficace nell’invocazione al popol suo che scenda in piazza e combatta per lui/con lui una battaglia di libertà.Eversivo? Non scherziamo.

 

 

La maschera tragica e priva di pathos di un veterano appesantito cui tirano i bottoni della divisa sul petto. Non c’è dramma in questo Sunset boulevard solo il comico involontario di un ritorno alla ribalta col remake di un film di quand’era un divo.Ma Norma Desmond era grandissima per aura di follia distruttrice .Lui no.

 

 

Il Dramma rimane a noi,decadrà, diverrà ineleggibile, telecomanderà  Forza Italia da casa :  i suoi lasciti resteranno egualmente difficili da smaltire e cospicui :allineati uno dietro l’altro,i suoi processi passati e a venire hanno un unico leit motiv : la Corruzione e a cascata una serie di disastri civili  che vi si accompagnano. Al cospetto del consenso di cui ancora gode, malgrado i delitti, l’IVA l’IMU,i Governi che cadono oppure no, sono sciocchezze.Circostanze da cui si può venir fuori. La satira – stracca oramai anch’essa – riponga la penna.C’è poco da ridere e molto da riflettere prima di ricostruire.

 

 

Si cela va sans dire,cela ira encore mieux en le disant

Si cela va sans dire,cela ira encore mieux en le disant

Forza italia forza silvio

 

Agibilità non fa rima con salvacondotto (e men che meno con  immunità)   E mentre toccherà a Silvio Berlusconi e al suo partito decidere circa l’ulteriore svolgimento – nei modi che risulteranno legittimamente possibili – della funzione di guida finora a lui attribuita, preminente per tutti dovrà essere la considerazione della prospettiva di cui l’Italia ha bisogno.Ergo : la permanenza del leader alla guida del suo partito è un problema tutto interno al PDL e che non può essere scaricato sulle Istituzioni manco fosse una dirimente Questione di Stato. E questo con buona pace di falchi e colombe e del di loro  turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentive  di personalità che ha guidato il governo ( fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato ) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza.

 

E anche se i perennemente indaffarati Opposants  del Presidente della Repubblica  hanno preferito appuntare l’attenzione  sulle raccomandazioni per la tenuta del governo o sull’ammissione dell’ importanza del ruolo del leader, il passaggio cruciale ed impeccabile è tutto qui. Il resto – il richiamo alla separazione dei poteri come all’imprescindibile dovere di eseguire le sentenze –  fa parte del bagaglio degli ovvi moniti presidenziali.Più chiaro di così.

 

Ma lo Stato Maggiore del PDL si scervella egualmente nei gabinetti di crisi.La Grazia è una specie di rompicapo : chiederla significherebbe non solo ammettere la colpevolezza ma anche affidare all’odiata magistratura di cui si disconoscono ruolo e limpidezza di operato,parte della verifica in vista della decisione.Se così fosse la narrazione berlusconiana dell’Innocente perseguitato dalla Giustizia risulterebbe fortemente compromessa.Praticamente inutilizzabile. E poi,a dirla tutta, seppur accordata,la Grazia non sfiorerebbe la pena accessoria.L’interdizione rimarrebbe.

 

E allora tra un’esternazione, una smentita e un trasvolar di aerei sulle spiagge, si torna ad invocare il problema politico,  pretendendo ,in nome del consenso, impossibili voti contrari alla decadenza,minacciando defezioni di ministri e altri sfracelli.Ovvero s’imbastiscono fantasiosi rilievi di costituzionalità alla legge Severino o peggio che improbabili cavilli ne neutralizzino l’efficacia.

 

La prova che il declino di Silvio Berlusconi  abbia intrapreso una china irreversibile si trova tra le pieghe di  quest’annaspare di azzeccagarbugli e  costituzionalisti finti o veri al servizio della tecnica dilatoria.Prendere tempo,resistere il più possibile in sella : tutta qui la strategia.

Poi magari ci si accorgerà che il Partito può essere governato comodamente da casa e dati i mezzi, presenza e visibilità non mancheranno,oppure che l’affidamento in prova presso i servizi sociali offre insospettabili occasioni al Martire che con il proprio laborioso impegno andrebbe a fare la fortuna di associazioni ed enti altrimenti sconosciuti.Ma intanto..

 

La verità è che, comunque vada, niente sarà come prima e l’anziano signore che ha dominato la scena politica e condizionato le esistenze di milioni di persone, si trova nella situazione di doversi reinventare.Non male per un ultrasettantenne sovrano,privo di successori e con non pochi guai con la Giustizia in lista d’attesa.Qualcosa mi dice che dal punto di vista esistenziale ce la farà. Per quello politico la strada è in salita.A meno che gli elettori non provvedano a somministrare a lui e ai Suoi il colpo di grazia.Sarebbe questo il vero miracolo.