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Archivi Mensili: marzo 2009
Cronaca di una morte dimenticata
Un giovane entusiasta che ama – ed è quindi impegnato a valorizzare – il proprio lavoro, è una mina vagante anche se fa l’impiegato del catasto, figurarsi se ha scelto il mestiere di fare informazione. C’è un modo dello stare al mondo che non può esimersi dal continuo interrogare ciò che accade. Si riescano o meno ad ottenere risposte, quel modo è vissuto come sovversivo di un ordine delle cose che non è solo appannaggio delle organizzazioni criminali. Interrogarsi è il primo importante passaggio … continua a leggere
Presente passato utopia
Un ingovernabile – ma solo all’apparenza – flusso di ricordi, dilaga nei centoquaranta minuti di questo racconto epico, implacabile, di dolorosa ed autentica bellezza. Mentre spazi e tempi in continuo spostamento danno vita ad una metamorfosi narrativa in cui instabilità e violenza sono rese da un’espressività cinematografica da incubo, Hailé Gerima si rivela un potente narratore, proprio nell’ abile impresa di dare una direzione precisa ancorchè non meccanica, a quegli spostamenti. Storia del ritorno – dopo la deposizione dell’imperatore Selassiè … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Venezia 2008
Tagged La fabbrica del cinema, venezia 2008
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Estrella estrellita
Debora Serracchiani, consigliere provinciale, che non è Amèlie e manco Heidi, ma – mi dicono e non ho dubbi – un tostissimo avvocato del lavoro di Udine, oltre che invadere il web e la stampa nazionale è finita pure su El Pais e da quanto par di capire, domani sera – o prossimamente – sarà ospite della nuova trasmissione della Bignardi. Va benissimo, nell’un caso e nell’altro. Tutti coloro i quali si dicono, a vario titolo, preoccupati dell’eventuale esposizione con relativa possibilità di … continua a leggere
He’s just not that into you (farsene una ragione)
Se l’unica risposta razionale a molti allarmati dubbi pseudoamorosi, deve essere fornita da Sex and the city o da un chick flick o da un blockbuster – ma non ci si precipiti, si può attendere tranquillamente l’uscita al noleggio o il passaggio televisivo – qualcosa non funziona in certi modi che le ragazze hanno d’intendere i meccanismi che presiedono la conquista del partner di sesso maschile. Ovvero: laddove lo studio di pur utili strategie da tavolo, comincia ad essere … continua a leggere
Un pesce di nome Brunilde
Sembra facile, innocua, esile la storia – Andersen o Collodi – della pesciolina rossa che per amore, o fantasia mutante, vuol diventare umana. Ma poi, come spesso accade con Miyazaki, dopo una breve immersione nella bellezza della fauna marina color acquarello, ci si ritrova a fare i conti con le metafore del sottotesto e le relative complicanze. Molto nipponico il tutto, quantunque le tematiche possano definirsi universali. Dimenticare dunque la martellante, gommosa canzoncina che nel più tradizionale stile sigla anime, ha preceduto … continua a leggere
Catalogato in La fabbrica del cinema, Venezia 2008
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