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Mese: Giugno 2009

Il montaggio è tutto!

Il montaggio è tutto!

Sarà che l’ interdisciplinarità  resta per me, oltre che un insostituibile ferro del mestiere, un assillo al quale sono particolarmente affezionata, sarà che l’idea di un ritratto del Novecento da costruire, attraverso un ‘operazione di vero e proprio montaggio – in senso cinematografico, sì – di brani letterari, filosofici, teatrali, musicali  oltre a quadri, fotografie e spezzoni di film, è incredibilmente attraente, vitale  e consona all’arco di tempo in questione, sarà che nel lavoro di collazione, la possibilità di abolire ogni tipo di gerarchia operando su interferenze ed attriti oltre che su associazioni, trasforma  il Novecento da secolo per definizione  breve a secolo interminato e (per vocazione) interminabile…

Saranno tutte queste cose messe insieme, ma la lettura – che poi non è solo lettura – di questo Ritratto del Novecento, mi ha fatto seriamente rimpiangere il non aver avuto modo di partecipare alle quattro serate dedicate rispettivamente alla Psicologia, al Montaggio, alle Avanguardie e alla Lotta di classe, tenutesi a Bologna dal 12 al 16 dicembre 2005 e il 2006,  di cui questo libro raccoglie i materiali preparatori.

Dunque in sessantotto tessere numerate sono contenuti cento interpreti – non i più importanti, secondo Sanguineti ma i più tipici – delle arti  figurative o della letteratura, della musica da  mescolare arbitrariamente ed assemblare in  infinite possibilità di mosaici o performances multimediali  (dai quali inevitabilmente discendono altrettante possibilità di  lettura.)

Il libro, ricca prolusione a parte, non ha testo, ma contiene, tessera dopo tessera,  l’indicazione dei brani o dei testi utilizzati nelle giornate di Bologna, con avvertenza che sia gli autori che i brani o le immagini, possono essere sostituiti ovvero se ne possono aggiungere altri, seguendo il filo di connessioni o rimandi che possono manifestarsi in corso d’opera  . Un manuale aperto dunque, per la scuola, si direbbe, ma anche per i teatri, per il cinema nonchè per personali tragitti esplorativi.

Qui di seguito un esempio. E’ tessera n. 43 ( Montaggio) dalla quale mancano  immagini filmate o fotografiche (che invece abbondano in altre tessere) sostituite da una particolare selezione di dipinti di Chagall.

Preludio : i primi minuti di Schelomò per violoncello e orchestra di Ernest Bloch

Lettura di cinque poesie di Nathan Zach :

– Il Cammello di Re Salomone

– Sfavorevole agli addii

– La forma e il paesaggio

– Nessun clamoroso cambiamento

– Confessione

Durante la lettura dei versi sullo schermo vengono proiettate diapositive ricavate da opere di Chagall

– Il violinista

– La donna incinta

– La passeggiata

– Il violinista verde

– La sposa dai due volti

– La fidanzata dal volto blù

– Il guanto nero

– l’Occhio verde

– Resistenza

– Liberazione

– Al crepuscolo

– Sogno di una notte d’estate

– La Guerra

– Il Matrimonio

– Le Luci del matrimonio

– Notturno

– La notte verde

– Autoritratto.

Nelle illustrazioni, due quadri di Chagall della selezione, Il violinista verde e la Passeggiata, (quest’ultima incantevole)

Ritratto del Novecento è un libro di Edoardo Sanguineti  curato da Niva Lorenzini ed edito da Manni

 

Il vanto astensionista

Il vanto astensionista

Se non sbaglio il gran civettare di quelli che annunciano il non voto in questa tornata si è fatto più consistente e rumoroso. Adesso poi che si aggiungono alla compagnia esponenti politici di spicco cui non punge vaghezza di dover dar conto oltre che delle future intenzioni, anche della propria eventuale incapacità a promuovere il cambiamento. Proprio loro che ne hanno avuto maggiori possibilità.

Ad ogni buon conto i motivi dei comuni mortali, seppur con l’aggiunta di qualche nuova sfumatura,restano quelli di sempre  tanto sono tutti uguali ovvero perché nessuno mi rappresenta o che so io. Dentro c’è la nausea o la delusione – che non sono i soli a provare. beninteso –  ma anche un po’ dello stile odio il volgo profano (et arceo) atteggiamento impropriamente vissuto come snobistico – altra civetteria questa del voler somigliare alla schiera dei sine nobilitate (animi) – anche se a ben vedere quando lo snobismo diventa un fenomeno di massa sono guai e non solo per i cultori non più rari del decanter in trepidante attesa che il bouquet sappia di bosco.

 L’astensione è di sicuro un dato politico degno del riguardo che si deve ad una scelta elettorale ma sulla cui efficacia –  breve o lungo sia il periodo, trascorso il quale si ritiene possa incidere – non confiderei troppo. Ci sono paesi che hanno solidificato un’ affluenza alle consultazioni elettorali ben più esigua di quella che ci si aspetta qui da noi, senza che nessun politico si stracci per questo le vesti o pensi di mutar rotta.

Qualsiasi sia il sistema, in giro per il mondo è sufficiente un solo voto per far girare la macchina. Basti questa semplice considerazione. La politica se disprezzabile, non migliora certo allo scopo di catturare più consensi. Al limite può studiare migliori strategie di marketing in campagna elettorale.

Mellors

Mellors

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Nel doppio tentativo – al solito – diffamatorio e di dimostrare come un comportamento presunto sconveniente della consorte, possa autorizzare il Capo del Governo alla menzogna, all' abuso di potere e all’utilizzo improprio dei voli di stato, devote  maestrine di stile e finesse, rivelano infine alla stampa, l'esistenza dell’ Amante Segreto di Veronica.

Il quale sarebbe nientedimeno che il Capitano delle Guardie. Chi l’avrebbe mai detto. E anche se da Caterina di Russia  a Diana del Galles, passando per l'amante di Lady Chatterly, la passione con il sottoposto travolge le regine ed eccita l'Immaginario assai più di quanto non farebbe quella con un  loro pari, noi dovremmo considerare tutta la vicenda non solo credibile ma anche, nell'ipotesi remota che fosse vera, rilevante ed assolutoria dei comportamenti del premier.

Ora  è più chiaro a chi giova fare dell’intera questione una  faccenda privata, anzi una storia di corna, da utilizzare a piacimento e chi invece cerca di ricondurre ogni fatto nella giusta dimensione del corretto rapporto con i cittadini e con la stampa. Ed è altrettanto chiaro come qualunque voce dissonante rispetto al Postulato Niccolò Mavalà Ghedini, cuore del piano strategico per restituire l’onore a Papi, debba essere non contraddetta  ma delegittimata, screditata, calunniata, punita.

Così il giovane che ha rilasciato interviste mai smentite, è prezzolato – poi si scopre che a pagare è stato solo il Giornale e non certo Repubblica –   la sinistra non ha idee o è invidiosa, la stampa nazionale ed estera è insufflata dall’opposizione o ne è lo scendiletto ed infine la consorte rea di aver aperto la crisi, oltre che una  sciocca plagiata, sempre, dalla cattiva stampa, è pure una poco di buono che se la intende con la servitù.

Il  resto del piano strategico non brilla ne’ per logica ne' per attendibilità : Berlusconi che è tra le altre, editore di testate dichiaratamente dedite al gossip, lamenta la violazione della privacy, dopo aver per anni sfinito il pubblico, sventolando, oltre che le altrui,   le sue storie, le sue ricchezze, i suoi figli, le sue fidanzate, sua madre e una sua vecchia zia scarsamente avvenente seppur compiaciuta davanti allo specchio.

Dunque come se niente fosse,  ha disposto un ricorso al Garante, chiesto e ottenuto il sequestro di foto, in parte scattate in luogo pubblico, parte nella villa sarda, da Berlusconi stesso definite innocenti – ma allora perchè tanto mistero ? – e nelle quali  sono ritratte ragazze più o meno abbigliate, con i connotati resi irriconoscibili dai pixel, nell’incertezza, dichiarata dal fotografo, che si trattasse di minori di anni diciotto, più un capo di stato straniero nudo e ammollo in piscina – ma non disponiamo più di residenze ufficiali  per ricevere autorità di altri paesi ? –

In attesa che la Procura valuti sulle foto e sull’uso dei voli di Stato, una pletora di ragazzotte si lascia intervistare, parte per rivelare l’offerta di cospicue somme messe a disposizione da taluni giornali allo scopo esclusivo di screditare Papi, parte per conclamarne l’assoluta bontà d’animo e correttezza di modi – potrebbe essere mio nonno – dichiara una . E infatti.

Nell’illustrazione la collina artificiale e la panchina panoramica di Villa Certosa