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Mese: Settembre 2010

Dreams feel real while we’re in them…..

Dreams feel real while we’re in them…..

.…………….It’s only when we wake up that we realize something was actually strange.

Solo il cinema avrebbe potuto rappresentare  degnamente quel continuo avvicendarsi  veglia –  sogno – realtà di Inception, action movie psicolisergico, diretto da Cristopher Nolan, regista  che col gioco del comporre e ricomporre il sistema labirintico mentale si era già cimentato  in Memento,  incantevole lavoro degli esordi.



Banda di incursori, esploratori, scippatori e manipolatori  si appropria dei sogni di alcuni manager  per carpirne i segreti (industriali), poi li mette in relazione  sbrogliando bizzarre matasse dell’inconscio  e  recuperando infine un bandolo logico, prima del risveglio.



Scopo ultimo  è l’innesto di un’ Idea – cosa c’è di più pericoloso di un’idea ? – in altre menti attraverso altre incursioni esplorazioni etc etc



Tra Freud e  James Bond, (ampie citazioni da)  Kubrik,  e Matrix  senza tralasciare Blade Runner e La sottile linea rossa, la trama evolve  senza che l’Onirico venga mai risolto in  chiave simbolico surrealista. Troppo facile.



Un invito  dunque esplicito per lo spettatore ansioso di capire all’unico approccio conveniente :  resistere alla tentazione delle letture per godersi  direttamente il Meglio.  Cioè la Visione.



Che è fatta di peripezie mirabolanti tra città che si accartocciano e passeggiate sui soffitti, incendi al fosforo – c’è poco digitale e molto set, il budget stratosferico è stato investito in cinema, piuttosto che in computer  – interpreti in stato di grazia, sceneggiatura in sintonia col resto.

Difficile pensare ad una visione domestica di questo film, per quanto si possano avere impianti e tecnologie avanzate, questo è il classico lavoro da guardare con la massima concentrazione.Insieme al resto del pubblico, nel miglior cinema reperibile, con lo schermo da cascarci dentro, sempre più convincendosi che la materia prima con la quale sono fatti i sogni è la realtà.


Inception è un film di Christopher Nolan del 2010, con Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Cillian Murphy, Ellen Page, Michael Caine, Tom Hardy, Ken Watanabe, Pete Postlethwaite, Tom Berenger. Prodotto in USA. Durata: 148 minuti. Distribuito in Italia da Warner Bros.

Prima che il gatto canti

Prima che il gatto canti

Crisi creativa del cinquantenne  regista emergente che se continua con l’inattività rischia di non schiodare mai più dall’emergenza – corroborata dall’unica proposta che passa il convento : una storia da cucire intorno ad una insulsa diva della tivvù desiderosa di passare al cinema.


Ovvio che con questi presupposti la crisi diventi blocco e il blocco, con annesse frustrazioni e senso d’inadeguatezza, un macigno inamovibile. Ma i guai non vengono mai soli.


L’essere accidentalmente obbligato dalle autorità  – Sandrelli e Messeri – di un paesino toscano a mettere in scena la tradizionale rappresentazione di Pasqua, in cambio del pagamento di una pesante multa, aumenta quel senso di frustrazione mentre il baratro dei come sono caduto in basso si spalanca innanzi a lui.


Cinque giorni per trasformare la più sgangherata delle comunità – il metereologo locale ( Gesù) che legge le previsioni alla maniera di Carmelo Bene,  è un Corrado Guzzanti imperdibile – in qualcosa che vagamente rassomigli ad una Rappresentazione, è l’impresa che è, ma alla fine l’ Insieme maldestro e intruppone  porta a termine l’impresa risultando sin commovente.

Il regista resterà con tutte le sue emergenze ma un qualche  bandolo smarrito – prima che il gatto canti – sarà ritrovato . La Passione come tema chiave, nel duplice senso di morte (e resurrezione) di Gesù ma anche d’impegno ed entusiasmo da mettere nelle cose.


Certo che se il regista Mazzacurati avesse ascoltato i suggerimenti  (fortunatamente ) postumi del giurato Salvatores per un Cinema Italiano Vincente ai Concorsi –  liberarsi dei padri neorealismo e commedia all’italiana ( che  casomai sarebbe madre) noi non avremmo avuto il bene di questa piacevole, pur nell’andamento discontinuo ed altanenante – si ride molto e un po’ ci si dilunga – visione.

Ma i giurati, al contrario dei film, passano. Come del resto i presidenti di giuria, le polemiche e i ministri. Mentre a questa Passione realizzata senza ammazzamenti di mamme e di papà o altre efferatezze metaforiche, non mancava proprio nulla per essere all’altezza di Premi e Concorso.


La passione è un film di Carlo Mazzacurati del 2010, con Silvio Orlando, Marco Messeri, Stefania Sandrelli, Giuseppe Battiston, Corrado Guzzanti, Maria Paiato, Kasia Smutniak, Cristiana Capotondi, Giovanni Mascherini, Fausto Russo Alesi. Prodotto in Italia. Durata: 106 minuti. Distribuito in Italia da 01 Distribution


Merci pour le chocolat

Merci pour le chocolat

Avant, j’avais tendance à me rapprocher de plus en plus des acteurs. Je finissais par me dire: Tu ne vas tout de même pas faire que des gros plans, c’est du téléfilm ou bien il faut t’appeler Dreyer ! Bref, je passais mon temps à chercher ma place. Maintenant, je suis tout de suite où je veux.

Claude Chabrol

La vita senza Cleo

La vita senza Cleo

La vita di Johnny Marco, prototipo azzeccato del divazzo hollywoodiano, è presto detta : appartamento  allo Chateau Marmont sul Sunset Strip  – copia  conforme del castello di Amboise, un luogo a dir poco  terrificante –  ragazze,  feste, Ferrari nera, incontri, e manco a dirlo, noia mortale.

Tant’è che oramai nemmeno lo spettacolino  a domicilio  di lap dance gemellare riesce a strappargli  – e  ce ne vuole di crudeltà  – un sorriso, mentre sul più bello di prestazioni varie, regolarmente si addormenta.


Ovvio che in questo tran tran da privilegiati sull’ orlo della neuro, l’irruzione di una figlia adolescente – Cleo –  della quale prendersi cura qualche tempo, generi vivificanti (ed era ora ) scombiccheramenti esistenziali. Lui è impacciato, non sa da che parte incominciare ma sarà Cleo stessa a dirigere il rapporto, attraverso un recupero di gesti normali, quotidiani, in direzione di un’ affettività più vera.


Come fare un bel film – meritevole oltretutto di essere premiato – da una storia probabilmente già vista ( o vissuta), ce lo dice Sofia Coppola con la grazia che la contraddistingue e che invariabilmente  riesce a trasferire in tutto ciò che realizza  : rappresentare lo spaesamento attraverso sceneggiature asciutte ed immagini quasi minimaliste, ricorrendo, quando serve, alla inquadratura fissa all’interno della quale, pur  senza dialogo o azione, riesce a far succedere egualmente tantissimo .Comunque non interferendo mai nella storia con giudizi di qualsiasi natura.


Persino la sequenza che riguarda il mondo volgare, inutilmente variopinto e smargiassone dei Telegatti da cui padre e figlia  scapperanno a gambe levate, ci viene offerta in una visione  a distanza,priva di sbavature. Tanto bastano gli strilli della conduttrice, le onnipresenti nudità e lo sfavillio delle paillettes a mettere in rilievo come è ridotto il mondo dello spettacolo dalle nostre parti.


E anche se la beneducata Sofia, per non recarci troppa sofferenza, avverte che spettacoli trash sono anche in America – si certo, a Las Vegas – il confronto  tra i due diversi star system è talmente  stridente da far sembrare il castello d’Amboise rifatto, un cottage per le vacanze.


Dunque, un film nel solco della filmografia dell’autrice che diciottenne, s’era cimentata con argomento analogo, sceneggiando il divertente episodio di New York stories diretto dal padre Francis Coppola :  La vita senza Zoe . Come dire un precedente.


Lì però c’era un genitore musicista, una madre fotografa di moda e una bimbetta vestita Chanel spesso lasciata alle cure delle governanti e del personale del Plaza Hotel. Ancora solitudine nel lusso  ma con molta meno disperazione. I tempi sono cambiati.



Somewhere è un  film di Sofia Coppola. Con Stephen Dorff, Elle Fanning, Chris Pontius, Karissa Shannon, Kristina Shannon.Jo Champa, Alexander Nevsky, Laura Chiatti, Simona Ventura, Philip Pavel, Julia Melim, Brian Gattas, Nino Frassica, Taylor Locke, Alexandra Williams, Rich Delia, Valeria Marini, Alden Ehrenreich, Susanna Musotto, Paul Greene, Paul Vasquez, Robert Schwartzman, Caitlin Keats, Benicio Del Toro, Michelle Monaghan

Drammatico, durata 98 min. – USA 2010. – Medusa 



Da Venezia si vede Napoli

Da Venezia si vede Napoli

C’è il ragazzino del Vomero che vuole assolutamente  incontrare  i Roca Luce, gruppo Hip hop di Piscinola –  periferia nord della città ma come dire.. un altro mondo –


C’è il cassiere di Poggioreale – Carcere con una grossa voglia  sulla fronte e il  vizio del gioco, unica passione, almeno  fino all’incontro fatale con una ragazza cinese.


C’è il detenuto per stupro a Nisida che intrattiene una relazione epistolare con la sua giovane vittima nei confronti della quale ha  maturato, nel tempo, una sorta di ossessione amorosa.


C’è il ricercatore ovviamente precario che una volta licenziato cerca la raccomandazione di un politico e si trova coinvolto nell’inferno di una resa dei conti malavitosa.


Ci sono le donne dei carcerati che sperano in un permesso di Natale per i propri cari


C’è la storia di amicizia al femminile tra un’immigrata rumena e un ‘operaia di Melfi

C’è l’omaggio del regista Corsicato  all’arte di Luigi Ontani, punto riferimento ed ispirazione per la sua filmografia


E infine c’è  John Turturro che celebra la canzone napoletana come mai prima d’ora  – domanda (del giornalista) : perchè non ha incluso i neomelodici nel suo film? Risposta (di Turturro) perchè non mi piacciono.


Come dire manco per dovere di cronaca o tentazione sociologica.


Tutto qui  – manca solo Martone che merita un discorso a parte – il lavoro dei cineasti napoletani che hanno portato al Lido, tutti indistintamente, un cinema di buona qualità,  laddove per questo s’intendano storie, emozioni, accuratezza, cast al meglio delle proprie prestazioni, eccellenti direttori della fotografia.


Hanno voglia i critici a dire che la città è un’inesauribile fonte d’ispirazione, manco fosse una sorta di caravanserraglio dal quale è impossibile non estrarre bozzetti divertenti o tragici che siano.

Qui siamo invece di fronte a talenti  e sensibilità contraddistinte da forte inclinazione al rinnovamento ovvero a cimentarsi con trame che pur strettamente connesse, per temetiche ed ambientazione  alla città, sono comunque in grado di travalicarne i confini.

Non è un caso che in ossequio alla vera essenza multiculturale di Napoli,  il tema dominante di molti lavori sia l’incontro/ scontro col diverso, in qualche caso rappresentato dallo straniero vero e proprio,  in altri ancora dalla distanza che si genera tra concittadini che vivono in  quartieri diversi tra loro.


E non è ancora un caso che la critica americana si sia particolarmente appassionata a L’Amore buio di Capuano o  al Gorbaciof di Incerti, sin lamentandone l’esclusione dalla Concorso Ufficiale.


E infatti a costo di sembrare autarchici o sciovinisti, valeva la pena di offrire la vetrina internazionale oltre che al bellissimo Noi credevamo, almeno ad uno dei lungometraggi di cui sopra. Ogni Cartellone ha la sua ratio, non si discute, ma forse la missione di una Mostra d’Arte non è precisamente quella di promuovere film che un minuto dopo l’anteprima vanno in circolazione nelle sale con centinaia di copie.

Ciò detto onore al merito della Film Commission Campana che in barba ai pettegolezzi su al Nord, ha ben lavorato finanziando l’uscita de L’Amore buio, di Passione di Vomero Travel e di Into Paradiso.

E se Ascanio Celestini è la rivelazione della Mostra i cineasti campani rappresentano a buon diritto una larga parte del  rinnovamento del Cinema Italiano. Non perdeteli.


Vomero Travel è un film di Guido Lombardi del 2010, con Luigi Vecchiarelli, Roca Luce. Prodotto in Italia.

Gorbaciof è un film di Stefano Incerti del 2010, con Toni Servillo, Nello Mascia, Geppy Geijeses, Salvatore Ruocco. Prodotto in Italia. Durata: 85

minuti. Distribuito in Italia da Lucky Red.

L’amore buio è un film di Antonio Capuano del 2010, con Irene de Angelis, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, Corso Salani, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Anna Ammirati, Alessandro Baricco, Alfio Alessi, Alessandro Sansone. Prodotto in Italia. Durata: 109 minuti. Distribuito in Italia da Fandango

Into Paradiso è un film di Paola Randi del 2010. Con Gianfelice Imparato, Saman Anthony, Peppe Servillo, Gianni Ferreri, Eloma Ran Janz

Shatzi Mosca Commedia, durata 104 min. – Italia 2010. – Cinecittà Luce

Il loro Natale è un film di Gaetano di Vaio del 2010. Prodotto in Italia.

Hai paura del buio è un film di Massimo Coppola del 2010, con Marcello Mazzarella, Alexandra Pirici, Erica Fontana. Prodotto in Italia. Durata: 90minuti. Distribuito in Italia da Bim Distribuzione.

Capo Dio Monte è un documentario  di Pappi Corsicato. Con Luigi Ontani

Passione è un  film di John Turturro. Con Mina, Spakka-Neapolis 55, Avion Travel, Pietra Montecorvino, Massimo Ranieri.