Essere Macron
Non so se possa essere considerato provinciale chi si rallegra per la mancata affermazione della fascistona xenofoba e negazionista Le Pen . Anche se fosse solo per questo, il prevalere di Emmanuel Macron al primo turno dovrebbe essere una buona notizia per tutti. Francesi e non. Ora in attesa che le barrage républicain compia l’opera e che la Ragione continui ad avere la meglio sulla Paura, ci deliziano le domande epocali di casa nostra.
Chi è il Macron italiano?
Gli aspiranti Letta, Calenda, Renzi e, a quanto sembra, anche Parisi, si mettano l’anima in pace : col proporzionale e in totale assenza di spirito repubblicano, vedo difficile la configurazione di qualsivoglia analogia. Come pure queste frettolose esequie ai partiti tradizionali – in crisi certamente – o alla dinamica destra – sinistra in presunta dissoluzione mi sembrano indizio di conclusioni quanto mai superficiali. Tra secondo turno e politiche di giugno vedremo cosa sarà di queste analisi e dei francesi : quanto a noi, provinciali o cosmopoliti, la cosa ci riguarda più da vicino di quanto possa sembrare : siamo in Europa, e lì meno fascisti, sovranisti,nazionalisti, xenofobi e fascisti ci sono, meglio è.
In alto Foto Denis Allard. Réa pour Libération