Sometimes in order to heal… a few people have to get hurt.

Sometimes in order to heal… a few people have to get hurt.

…o a scelta Everyone gets old. Not everyone grows up, vedete voi.

 

Ritorno a casa – scopo impossibile riappropriazione di un passato da it girl del liceo – di Mavis Gary, autrice, sotto mentite spoglie (e prossimamente disoccupata), di romanzi per adolescenti,  collezionista di numerosi disastri, detestabilmente convinta che nella sicura riconquista del fidanzato di allora – oramai accasato e padre felice – risieda un recupero di serenità.


 

Continua, dopo Bridesmaids e The bad teacher, la – peraltro molto istruttiva –  saga cinematografica delle ragazze con le idee confuse che tra depressione, pratiche autodistruttive e rifiuto di crescere, vivono un rapporto alterato con la realtà. Donne quindi, che provvedono a farsi del male senz’altro contributo che il proprio e malconce al punto di ritenere la sofferenza che ne deriva, indispensabile in un percorso di pretesa guarigione.E poichè senza presa d’atto di se stesse e dello stato delle cose, non c’è riscatto possibile,ulteriormente destinate ad un prosieguo di malessere.

 

A  Jason Reitman  e a Diablo Cody,  rispettivamente regista e sceneggiatrice di questo Young Adult – oltre che del diversissimo Juno –  non mancava che l’incontro con Charlize Theron, maniacale interprete della classica  stronza psicotica e puttana – come viene definita Mavis dalle amiche di allora, astiose e non meno stronze –  alle prese con l’ennesimo disastro.Tutti e tre perfetti nel trasformare un personaggio e una vicenda di per sé insopportabili in un racconto tragicomico di sorprendente efficacia.

 


 

 

Young Adult è un film a colori di genere commedia, drammatico della durata di 94 min. diretto da Jason Reitman e interpretato da Charlize TheronPatton OswaltPatrick WilsonElizabeth ReaserCollette WolfeJill EikenberryRichard BekinsMary Beth HurtKate NowlinJenny Dare Paulin.
Prodotto nel 2011 in USA – uscita originale: 16 dicembre 2011 (USA) – e distribuito in Italia da Universal Pictures il giorno 09 marzo 2012.

5 pensieri riguardo “Sometimes in order to heal… a few people have to get hurt.

  1. Accidenti… un’analisi all’insegna della sintesi! :)

    No… non tutti crescono. Anche se bisogna concordare su cosa si intende per “crescere”. Non sempre è qualcosa di strettamente necessario o positivo. Immagino però che la mia versione del termine “crescita” non sia la stessa che avevi in mente tu, quando hai riassunto il senso del film.

  2. Come vedi c’era dell’altro.
    Dopo “donne che non vogliono crescere” ecco a voi : “donne che non ne vogliono sapere di imparare a usare wordpress” ( non meno caricaturali e disastrose)

  3. Ho così tanti film in lista che purtroppo non so se questo riuscirò mai a vederlo (perlomeno al cinema), però mi prenoto sin da ora per quello sulle insidie di WordPress! Sono sicuro che lancerà una nuova stella nel firmamento cinematografico!!! :)

  4. Questo film del filone “ragazze perdute” è più interessante di quanto possa sembrare, non fosse altro perché dopo molto lavoro sulla donna vittima di ogni tipo di violenza e maltrattamenti ( reali,metaforici,presunti) qui s’inaugura un’era differente : quella della donna vittima di se stessa. Una lettura non peregrina, se solo pensi al panorama di conoscenze femminili che ciascuno annovera e un momento di verità sul malessere che considero un passo cinematograficamente avanti rispetto alle tradizionali visioni.
    Gli altri due film : le amiche della sposa e Bad teacher sono in già in DVD…puoi, se ti va,procedere…

  5. Diablo Cody aveva già dimostrato di poter fare ottime cose con “Juno” e a quanto dici dell’interpretazione della Theron, mi pare che questo film meriti assolutamente di esser visto…
    Anche perchè, come scrivi, il tema della maturazione (in questo caso delle ragazze, ma anche per gli uomini il filone mi pare abbastanza prolifico) è particolarmente importante in questa epoca nella quale nessuno pare davvero riuscire a diventare adulto.

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