Soirée extrême au FN (l’esprit de la France)

Soirée extrême au FN (l’esprit de la France)

Quattro elettori su cinque hanno preferito un candidato diverso dal presidente uscente che pertanto arriva al secondo turno in posizione di svantaggio. Primo inedito ed epocale dato nella storia della V Repubblica. E bocciatura secca di una politica di grandi annunci, grandi aspettative e scarsi risultati.

 

Il Secondo dato  assegna una consistente percentuale a Marine Le Pen, meritevole di aver dato una ripulita al vecchio Front e a se medesima da vecchi orpelli e parole d’ordine  estreme  e di aver infine scoperto il welfare –  Attention! Solo per i francesi – di aver intercettato la protesta,la disillusione e il malcontento e forse anche lo spleen,  ponendosi  come un classicissimo  candidato anti-sistema del tipo dopo di me niente sarà come prima. Il suo quasi 20% in termini di voti assoluti vale più del risultato del 2002 quando papà si posizionò al secondo turno seminando il panico e costringendo tutti a votare Chirac.

 

Marine pesca voti nelle banlieus,  miete consensi da nord a sud, spopola  nella nerissima Gard, la  lingua d’oca, e ha ragione quando rivendica essere il suo un voto eminentemente popolare.Niente di nuovo sotto il sole, qui la protesta contro tutto e contro tutti spesso pende a destra.

 

Una campagna fortemente antisarkozy – vendicando così l’affronto di un’operazione di ridimensionamento della destra estrema condotta nella scorsa tornata e con successo dal futuro Presidente – non lascerebbe spazio ad apparentamenti ufficiali. Papà del resto,tra le prime dichiarazioni rese, ha tenuto a precisare che Sarkozy è già finito.Non dovrebbero dunque esserci sorprese del primo maggio, data in cui il Front organizza il suo tradizionale defilee di nostalgici e nazionalisti in omaggio a Jeanne d’Arc in Place – mummia più, mummia meno- des Pyramides. In quella occasione Marine ha promesso che parlerà, si presume per un rompete le righe che sarà letto in chiave astensionista solo in parte.Non si escludono percentuali di antisarkozismi estremi in favore di Hollande e viceversa,questo secondo molti analisti, in evidente ossequio alla regola aurea del doppio turno ( al primo si vota per, al secondo contro)

 

Escluso dal Parlamento in virtù dei meccanismi elettorali, il Front coglierà, credo   l’occasione per tentare di entrarvi,le legislative di giugno potrebbero essere il momento giusto.In attesa di incontrare Jeanne D’Arc prima e di entrare in Parlamento,(forse),poi, militanti del front si scatenano nel loro quartier generale.L’ampia documentazione titolata da Libé  Quelle ambiance hier soir, au Front national à votre disposition 

 

Nell’illustrazione una delle più brutte raffigurazioni  di Jeanne d’Arc, quella di  place de Piramydes  (foto di Iain Mc Lauchlan)

16 pensieri riguardo “Soirée extrême au FN (l’esprit de la France)

  1. Non sono un esperto di cose francesi, ma – al netto delle tue sacrosante riflessioni – il divario di soli 1,5 punti percentuali fra il Presidente uscente e Hollande, non mi fa stare tranquillo. E se è vero che il preoccupante exploit della Le Pen è in buona parte di protesta contro Sarkozy, non è certo così matematico prevedere dove andranno i voti di chi al primo turno non si è espresso a favore dei primi due candidati…

  2. Le due incognite – Bayrou e LePen,- secondo i sondaggi di cui i francesi sono veri patiti,dicono che le intenzioni di voto delle rispettive forze politiche sono esattamente divise in tre parti più o meno uguali, tra le soluzioni : Hollande, Sarkozy,Astensione.E nessun istituto da Sarkozy vincente.Almeno fin qui.
    Mentre incassando l’apparentamento “senza condizioni” (è importante,vuol dire mano libera nella ricerca dei consensi moderati) della sinistra, Hollande si porterebbe in vantaggio.
    Questo non significa ovviamente che sarà matematicamente presidente.
    Ma il dato politico – che non è la Le Pen – ma il fatto che Sarkozy sia in svantaggio al primo turno,ha un suo rilievo.
    Per il resto anche la Francia è un paese di destra,non credere,solo che da quelle parte le istituzioni funzionano un po’ meglio.

  3. Hai ragione Dizzy, Niko non è più benvoluto perchè oltre al resto,come dice Ferrara, è un gran burino e la nation ha bisogno di essere rappresentata ben altrimenti.
    Visto che foto?Meno male che c’è Libé che ci tiene sempre informate sugli ambienti che contano.

  4. Un Presidente del Consiglio di destra e burino ed i francesi non lo vogliono più dopo soltanto 5 anni??? Ma che prendessero lezioni da noi, che il nostro ce lo siam tenuti (tra alti e bassi) per quasi 20 anni ed oggi è ancora lì che pensa a nuove formazioni politiche!!!

  5. Ma noi non siamo eleganti come i francesi,anzi la nostra sensibilità al bling bling è prossima all’essere…istituzionale come da cene a base di pesci rari,vini pregiati, investimenti in diamanti e lingotti, più vacanze in barca e case panoramiche.
    Mancano solo la collana con i puntali della regina, D’Artagnan, Maria Antonietta, le brioches e il conte Fersen.

  6. e la legge dell'”alternance” ? Ferrara ha ragione, peccato averla avuta dopo 5 anni – io lo sapevo già – e comunque bastava guardare cos’aveva combinato bling bling quando gli avevano regalato un ministero sotto Chichi.

  7. Mi ricordo il disprezzo che dimostrava nei confronti dei politici che si erano formati all’École nationale d’administration(lui non l’ha frequentata) diceva che quelli che s’incontrano lì continuano a farsi piaceri tutta la vita…invece lui che favorisce i suoi amici ricchi?
    (Hollande ha frequentato l’École,almeno ha studiato)

  8. Si è laureato in diritto privato (famiglia patrimonio, lavoro,successioni etc)loro più che parlare scrivono…è un “parafangaro” insomma

  9. In realtà a guardare la cartina pubblicata da Le Monde non prende proprio consensi ovunque: il suo elettorato forte si concentra nel nord-ovest, mentre e debole in tutto il sud….

    Molto probabilmente, ed è questo il vero dato inquietante, il FN potrà riuscire ad entrare all’Assemblea Nazionale alle prossime legislative. Di nuovo spazio per le destre estreme in europa occidentale…
    Per le presidenziali, certo un buon risultato e certo un voto al secondo turno un pò contro tutti: Marine non può, né vuole dare indicazioni ed i suoi elettori sceglieranno chi detestano meno.
    Comunque il trend è inquietante.

    Ma allo stesso tempo una domanda: dopo Le Pen padre, Le Pen figlia, esportiamo anche i partiti familiari adesso?

  10. “Miete consensi da nord a sud e spopola nella Gard” non mi pare contraddica la cartina di Le Monde.
    Le Front comunque raccoglie il voto tradizionale di destra estrema e quello di protesta (il loro pacchetto vanta un 27% di voto operaio):Crescono e decrescono a seconda degli umori,della crisi,del malcontento ma per avere successo,come si è visto,devono smorzare i toni e ripulire il corredo ideologico.
    Per quello che è il sistema parlamentare francese potranno forse aggiungere qualche seggio ma conteranno sempre quanto il due di coppe.
    Poi non è nemmeno detto,le legislative non seguono sempre gli andamenti delle presidenziali.La volta scorsa i socialisti guadagnarono seggi pur avendo perso le presidenziali.Staremo a vedere.
    Credo che Marine abbia figli,li starà crescendo per la successione..

  11. …e adesso per i francesi si apre una stagione di possibilità, sostenuti da una buona scelta e da un miracolo di istituzioni comunque funzionanti.
    A seguire ma non per celebrare i fasti del presidenzialismo (improponibile da noi per i noti motivi) se fossi Bersani, un pensierino sul maggioritario secco col doppio turno lo farei,visto che stiamo per sottoscrivere una riforma elettorale non precisamente in questa direzione.

  12. ehm…. forse dovrei controllare dov’è la Gard!
    Concordo sul tipo di voti che il Front raccoglie, ovviamente larga parte della crescita dipende dallo scontento. In fondo è stato così anche per Hitler…
    Trovo tuttavia che se anche contassero il due di coppe in parlamento, il mero fatto del loro ingresso sarebbe grave. Ovviamente non è detto… ma il rischio, c’è.

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