La mossa del cavallo (vien di notte)

La mossa del cavallo (vien di notte)

 

 

 

 

 

Qualcosa di nuovo – si diceva – ma soprattutto qualcosa d’altro. E così, dopo elaborate trattative finite in overdose di tristissime schede bianche, nottetempo è arrivata la mossa del cavallo che spiazza, crea quel tanto di  scompiglio nelle fila dell’ avversario e infine si rivela vincente soprattutto per il tramite di due candidature che, al di là di ogni aggettivo – nuove, non d’apparato e, ahimè, fresche  –  hanno entrambe il pregio del particolarmente significativo.

 

E adesso che la strategia orgogliosa dell’arrocco –  non c’interessa, noisolopresidentedellarepubblica (a destra) e di  votiamo solo i nostri (su, tra i controllori in piccionaia) – con riproposizione last minute di antichi personaggi, ha prodotto risultati pari a zero, gli appassionati dell’arrampicata sugli specchi  scatenino pure l’inferno dell’occupazione militare, delle quote, dell’equilibrio tra le cariche istituzionali ,dei tradimenti,delle epurazioni e dello sconcio – questa è la più carina – del voto segreto.E la Boldrini comunista? Non può mancare.E Grasso che non s’intende di politica? Ma prego.E Bersani che se continua così va a sbattere? Un must.

 

I toni trionfalistici non si addicono a questa stagione che rimane problematica, è vero, ma che la lunga teoria degli strepiti,appartenga ad altre e più remote ere geologiche, è un fatto.Se ne faccia una ragione chi deve.

 

 

Tutti gli altri comincino a ragionare in termini di condivisione di obiettivi.Se hanno davvero voglia di combinare qualcosa sfruttando l’occasione di un  parlamento diversamente composto e l’opportunità di mettere a profitto volontà dialoganti e numeri.O così oppure ogni santo proposito di rinnovamento si trasformerà magicamente in nobile quanto inutile testimonianza.E questa, c’insegnano, è pure politica ma solo a metà.

 

(Intanto Laura c’è  e Pietro pure)

 

4 pensieri riguardo “La mossa del cavallo (vien di notte)

  1. D’accordissimo con te. Finalmente qualcuno del M5S ha scelto di non restare a guardare e ha fatto la scelta giusta!

  2. Due scelte eccellenti che tengono conto di quel bisogno di rinnovamento espresso dalla gente nello scorso turno elettorale. Due figure non riconducibili direttamente alle gerarchie di partito, con una storia personale importante e condivisibile alle spalle. E proprio intorno a questi aggettivi che si deve giocare il futuro di un ipotetico governo PD-SeL / M5S. Si è visto cioè che quando il centrosinistra opera scelte che vanno in questo senso, i diktat di Grillo non vengono accettati da tutti, nè presso l’elettorato pentastellato, nè presso i suoi parlamentari.

  3. un bel risultato, non c’è che dire, e contro tutti i pronostici.
    ovviamente, come dici tu stessa, ora si levano le solite voci dal coro delle proteste. ma il risultato è stato portato a casa.
    soprattutto al Senato, l’alternativa Grasso-Schifani dovrebbe aver aperto gli occhi ai grillini, che non c’è una perfetta uguaglianza fra gli schieramenti.
    ma non voglio esagerare l’ottimismo, Grillo passa già alle purghe.

    “la strada è stretta” continuano a scrivere, vero. ma forse dopo il weekend si è leggermente allargata…. almeno per quelle 2/3 riforme necessarie

  4. diversamente cito: hanno davvero voglia di combinare qualcosa sfruttando l’occasione di un parlamento diversamente composto e l’opportunità di mettere a profitto volontà dialoganti e numeri?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.