Più Traviate e meno Norme

Più Traviate e meno Norme

gay pride cupcakes

 

 

Un sabato in famiglia.La nostra –  allargata, orgogliosa e festaiola –   si ritrova oggi  a Roma. Concentramento ore 15 (col fresco) a Piazza della Repubblica e partenza ore 16,30.  Arrivo in piazza del Colosseo quando si arriva. Chi c’è c’è. (e chi ha deciso di non esserci farebbe meglio a ripensarci).Dopodichè,ore piccole, ognuno può scegliersi l’happening che più gli aggrada tra i numerosi in programma

 

Vestitevi come vi pare, tanto dal dibattito se sia lecito o meno rivendicare i Diritti in boa di piume o se sia più serio indossare il mezzo tacco, la grisaglia e la gramaglia, non ci salveremo nemmeno quest’anno. Lo slogan ufficiale , avverte il Comitato Organizzatore, non c’è ancora, ci penseremo per strada.Personalmente sono già deliziata da Più Traviate e meno Norme dei Queerlab.  La lirica in questo caso non c’entra anche se il carro che promuove Violetta sempreliberadeggio è tutto palchi, contralti e rideau di velluto rosso.

 

Orgoglio,Festa e un calcio ai pregiudizi.

 

Nell’illustrazione cupcake di un gay pride americano fotografati da Missile.

 

 

 


4 pensieri riguardo “Più Traviate e meno Norme

  1. Ero a Piazza del Popolo a seguire la puntata in diretta del Ruggito del Coniglio (veramente divertentissima, mi ha riconciliato con il mondo) per cui non ho potuto partecipare.
    Credo infatti che a una manifestazione per i diritti debbano partecipare snon solo i diretti interessati, ma tutti coloro che pensano che una Società sia più ricca se ci sono più diritti e che quindi condividono questa battaglia.
    A proposito, pessimo inizio da parte di Marino, speriamo che non mi faccia ricredere per avergli dato voto e fiducia.

  2. A dire il vero i sindaci hanno sempre mandato i vice o gli assessori.Marino che si è fatto una reputazione da tutore dei Diritti era molto atteso.Non è gravissima l’assenza ma se avesse fatto a meno di squadernanare il sabato in famiglia sarebbe stato meglio.
    Hillary Clinton da senatrice dello stato di New York e da candidata alle presidenziali, ha sempre sfilato ai gay pride e con tanto di staff al seguito.Ovviamente a lei non sarebbe mai passato per la testa di assentarsi con la scusa di fare le fettuccine a Bill.Altro stile.

  3. Davvero una strana assenza, quella di Marino.
    Mi chiedo a cosa sia dovuta: ad una svista, ad un calcolo strategico, alla dirigenza del PD o al Cupolone…
    No, perché son sicuro che con la mente era in piazza, visti i suoi trascorsi.

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