Conoscere i propri polli

Conoscere i propri polli

deborah devonshire

 

Se qualcuno volesse  cercare nell’Italicum elementi di criticità ne troverebbe di sicuro parecchi  e non solo perché nessun sistema è perfetto ma perché dovendosi scrivere le regole del gioco tra forze politiche differenti e comprensibilmente intenzionate a cucirsi  addosso il metodo più conveniente per smazzare le poltrone, non tutte le istanze possono essere recepite in pieno.

Tuttavia per essere l’esito di un necessario compromesso, la stesura in questione presenta qualche punto di merito rispetto all’originaria  e nessuno può dire che tali modifiche siano a vantaggio dell’interlocutore Forza Italia.Come pure non si può affermare che non siano state recepite molte delle obiezioni dei dissidenti.In particolare quelli del PD.

Restano aperte diverse questioni tra le quali  rapporto tra il numero dei capilista bloccati nei cento collegi e quello dei candidati eletti con le preferenze, incongruo secondo gli oppositori e che l’emendamento Gotor ha cercato di modificare senza successo.

Successo che invece è costato al governo il soccorso dei voti dell’opposizione. A Londra o a Washington e persino ad Atene  direbbero…embè? Ma qui siamo a Roma e lo psicodramma è sempre lì lì per essere servito a suon di rimbombi mediatici a riportare zuffe interne, riunioni segrete e accuse irriferibili. Per cui una votazione trasversale dell’aula evoca immediatamente cambi di maggioranza,probabili fusioni,patti scellerati e presunzione di complotti a piacere.


Non starò qui ad annoiare con la tiritera delle preferenze mai troppo gradite alla sinistra – e non soltanto per questioni di voto di scambio – né con quella del ruolo comunque ineludibile dei partiti nella designazione delle candidature. Dirò solo che dopo dieci anni di mancanza di una legge elettorale attendibile e con tutte le nefaste ricadute che ciò ha prodotto alla vita politica di questo paese,la legge che si va ad approvare non è poi così esiziale per la sopravvivenza della democrazia.E siccome ove mai restasse così com’è la si andrebbe a pubblicare in Gazzetta e non a scolpire nella pietra,può essere sempre modificata.Magari in seguito.

Dunque appare assolutamente sproporzionata la reazione della minoranza PD che forse avrebbe fatto bene a destinare il proprio spirito belligerante a cause migliori.Atteso che non ci sono cause tanto migliori da giustificare lo spettacolo che è stato sotto i nostri occhi la settimana scorsa.E se risulta inspiegabile l’adesione di Berlusconi ad una legge elettorale per lui penalizzante, altrettanto lo è il chiasso che si è sviluppato intorno alla faccenda dei nominati.

Inspiegabile per l’elettore qualsiasi, quello che non s’è ancora stancato mentre cerca di capire,quello che vorrebbe informarsi per magari tornare a votare – quando sarà – con un minimo di idee chiare.

Certo tra chi pensa che il vantaggio berlusconiano stia in una futura  vendita di Mediaset ovvero in un ingresso nel Partito della Nazione e chi auspica l’elezione di un Presidente della Repubblica che sciolga le camere tre secondi dopo avere giurato sulla Costituzione,le chiavi di lettura non mancano ma c’è ancora chi vorrebbe fondare i propri giudizi sui fatti e magari anche con il conforto di un briciolo di senso della realtà.A costoro comincio a guardare con un senso di pena misto a solidarietà.

Poiché a meno di conoscere i propri polli, quelli che macinano segretari e premier nella misura di tre all’anno,quelli che si schiantano in una lotta di potere costi quel che costi – dalla fine del governo che il proprio stesso partito presiede alla perdita di consensi al disgusto con allontanamento dei propri iscritti – la definizione di Rino Formica che la politica altro non sia se non sangue e merda chioserebbe con efficacia questa stagione di congiure,colpi bassi,pugnalate alle spalle e tradimenti.

Poi al cospetto dell’ennesima consultazione in cui l’elettore preferisce starsene a casa ce ne domandiamo preoccupatissimi la ragione.

Al sangue e merda, per quanto possa aver ritenuto le trovate di Rino Formica estremamente brillanti, non ho mai voluto credere del tutto.Un po’ perché le visioni drammatiche e splatter – escatologiche non mi convincono  ma molto  perché penso che modelli di politica più virtuosi possano migliorare la vita di noi tutti e che l’evolversi di uno scontro anche aspro sia,purché se ne riconoscano i contorni e gli scopi, cento volte più auspicabile, funzionale ed interessante del pianerottolo cui spesso capita di assistere.

Di tutto ciò forse ha colpa una classe dirigente venuta su e messa lì per caso e che, non a caso, ha smarrito il senso comune o magari di un’Informazione sempre più versata alla narrazione che all’analisi dei fatti e di sicuro di una sopraggiunta pigrizia intellettuale che ci spinge a preferire visioni precotte piuttosto che ad attivare ragionamenti originali e che magari  includano le nostre esperienze dirette.

Così nell’attesa delle ventuno salve di cannone,io spero che torni la ragione e prevalga l’idea di eleggere un Presidente della Repubblica così come descritto dalle belle parole della Carta Costituzionale.

Nella convinzione che il conflitto è oro ma solo a patto che generi idee e soluzioni a vantaggio del bene comune,mi piace pensare ad un Capo dello Stato capace, autorevole,preparato e che rappresenti l’Unità della Nazione.Gli adoratori della Carta Fondamentale sanno già che in essa ogni singola parola è soppesata e mai casuale. E siccome è proprio questo tratto di precisione ed esattezza a renderla apprezzabile,non abbiamo che da perdere le nostre catene – come diceva quello – e procedere diretti allo scopo.Ce la possiamo fare.E ce la faremo.

 

Nell’illustrazione Her Grace – di nome e di fatto –  the duchess of Devonshire, Deborah Mitford di recente scomparsa, che in abito da cerimonia nutre i suoi polli di razza pregiata.Fotografia di Bruce Weber

13 pensieri riguardo “Conoscere i propri polli

  1. Bellissima l’immagine!!!
    E sulle tue considerazioni, totale adesione.
    La cosiddetta “minoranza” e le sue perenni fibrillazioni mi hanno davvero stancata.
    Non parliamo poi del mio vicino di casa, il brianzolo Civati, a cui non va mai bene nulla, ma che se ne sta ben avvitato al suo scranno.

    Morale, Sed for President !! ;-)

    1. Her Grace Deborah e le sue sorelle hanno una storia interessante, in particolare Nancy (Mitford) è stata scrittrice sopraffina e autrice di libri davvero particolari.
      Deborah,l’ultima, quella della foto, ha amministrato brillantemente il proprio castello, del tutto simile a quello di Downton Habbey pieno di opere d’arte e bei mobili mantenendo la baracca con un negozio di regali, uno di prodotti della tenuta e una scuola di cucina tutt’ora ospitate nel castello.Una vera manager!
      Unico neo : parte delle sorelle Mitford come parte della nobiltà inglese furono affascinate da Hitler – vedi Quel che resta del giorno,non è la storia della loro famiglia ma racconta bene il fenomeno – mentre una sola si trasferì in Spagna per combattere Franco.
      La visita alla magione nel Devonshire abbisogna di un’automobile – è mal collegata – ma vale la pena. Se ti trovi…è un bell’itinerario.Altrimenti puoi sempre recuperare uno dei libri di Nancy.Per quanto riguarda Deborah ai suoi funerali campestri c’erano addirittura Carlo d’Inghilterra e consorte.La bara era in vimini.Mai vista una cosa così.

      1. Che storia affascinante!! ( Adoro Downton Abbey e il suo mondo..).
        Del resto, una che si affacciava così, a nutrire i polli, non poteva non avere un retroscena particolare…;-)

        Nancy Midford, mettiamola in lista.

        1. Downton è una storia ben scritta ed interpretata ironica e romantica.
          Con Nancy siamo spesso all’acido muriatico e talvolta alle nefandezze ma…si ristabilisce l’autentico concetto di glamour che le sciocchezze del bling bling hanno deviato su altri territori.
          Sarebbe una serie televisiva fantastica.
          L’amore in un clima freddo Adelphi
          Inseguendo l’amore Giunti
          Sono i due tradotti in Italia
          Deborah che alleva i polli non in abito da semplice sera ma pronta per essere ricevuta a corte, si trova solo in inglese.
          Ti divertirai

      2. Avevo già delle sorelle Mitford, trovando molto interessante come potessero convivere nella stessa famiglia aristocratica filo-naziste e comuniste…

        1. In questo caso bisognerebbe calarsi nell’universo delle infinite stramberie aristocratico- britanniche.E non è facilissimo.
          Meno difficile è pensare che per le sorelle Mitford abbia prevalso un legame affettivo profondo coltivato fin da bambine nelle 175 stanze, 21 cucine e 17 scale della loro casa e probabilmente suggellato da un comune spirito anticonformista e versato alla disobbedienza.

  2. Personalmente credo che la legge elettorale approvata al senato sia una buona legge. Certo, se dovessi scrivere io la legge elettorale che trovassi perfetta, vi apporterei più di qualche modifica (3% è una soglia di sbarramento francamente bassina; la distribuzione dei seggi a livello nazionale è un peccato, dopo aver introdotto circoscrizioni piccole). Ma questo è normale.
    Trovo anzi francamente ridicole le affermazioni di incostituzionalità per questo (preferenze) o quel motivo (premio di maggioranza), affermazioni fatte da chi -a mio giudizio- non ha ben chiaro il ruolo della Corte Costituzionale.
    Così, concordo con te che la nostra sinistra PD avrebbe potuto trovare battaglie migliori per le quali battersi.

    1. Eccoti! Eri finito nello spam ma se può consolarti c’ero anch’io e allora….se captcha non riconosce manco la padrona di casa che captcha è?

      1. Madonna, non credo sarà possibile…. però mi segnava di averlo già inviato in precedenza, non è che lo trovi fra quelli cestinati o in attesa di moderazione?

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