A tale of sex, money, genius, and betrayal

A tale of sex, money, genius, and betrayal

Titolo e sottotitolo del libro di Ben Mezrich erano già perfetti, sembravano studiati apposta per il cinema. Soprattutto per i trailers :


The accidental Billionaire . The founding of Facebook. A tale of sex, money, genius, and betrayal


Alla fine però ha prevalso il meno sensazionale The social network, mentre gl’ingredienti classici della narrazione per tutti i gusti, sono stati sostituiti  da You don’t get to 500 million friends without making a few enemies, tagline che nei manifesti  si sovrappone all’ aria caruccetta e preoccupata di Jesse Eisenberg, uno che più Zuckenberg di così, non avrebbe potuto essere.


Non a caso il vero Zuckenberg, dopo un primo interesse, ha snobbato l’impresa. Troppo romanzata per i suoi gusti. Del resto uno che l’ha sfangata con un semplice esborso ad un processo sui diritti d’autore, ha bisogno di favorevoli certezze, tesi definite, mentre qui il regista sostiene di aver costruito l’impalcatura  del film addirittura su Rashomon, modello affascinante ma che inevitabilmente rivitalizza i torti e le ragioni messi a tacere dalla Penale.

Detto questo, i modelli, sempre secondo regista, non si fermano a Kurosawa, ci sono anche Orson Welles di Quarto potere ,  Animal House e il Grande Gatsby .


La storia dunque c’è, ricca e articolata  e molto american way, tra Harvard, Silicon Valley e studi legali, dove alla faccia del network sociale si confrontano antichi e persistenti rapporti gerarchici e  di classe.


Resta un  mistero : come è potuto accadere che tra un autore, Aaron Sorkin, mago di sceneggiature  molto dialogate  e  un regista David Fincher, artefice di film assai movimentati, si potesse determinare un’amalgama così ben riuscita, ma questo è esattamente il segreto del film  : ritmo frenetico  – si raccomanda il massimo della concentrazione da parte dello spettatore –  sostenuto brillantemente dalla colonna sonora dei Nine Inch Nails, e dialoghi taglienti.


Spunti a volontà, più o meno scontati : dal nerd che inventa la socializzazione a livello planetario – il meno interessante – ad un veritiero ritratto  dell’America – Bush jr, anno 2004  – isterica, vagamente misogina, sempre impegnata in un conflitto ( nel caso, quello bosniaco).


Alla fine un’idea si fa strada, e cioè che da un virtuale concorso di bellezza per studentesse di Harvard, a Facebook, il passo sia meno breve di quel che voglia sembrare.




The Social Network è un film di David Fincher del 2010, con Jesse Eisenberg, Justin Timberlake, Joseph Mazzello, Andrew Garfield, Rashida Jones, Brenda Song, Rooney Mara, Bryan Barter, Joseph Mazzello, Brenda Song. Prodotto in USA. Durata: 120 minuti. Distribuito in Italia da Sony Pictures Releasing Italia






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