Difficile trovare una buona notizia

Difficile trovare una buona notizia

Difficile trovare una buona notizia che identifichi l’anno 2011.Persino l’immagine di piazza Tahrir,  colta nel momento in cui vengono annunciate le dimissioni di Hosni Moubarak,  avverte quanto sia dolorosa la battaglia se all’idea di Progresso si vuol conferire il senso di uguaglianza,giustizia, diritti.Vale per la  difficile transizione del nord Africa e per la nostra che mostra connotati differenti mentre siamo alle prese con scenari inediti e soluzioni che appaiono parziali, inadeguate,inservibili finanche per i rappezzi.


Avendo solo da poco smesso di credere ai miracoli, paghiamo un elevato prezzo all’Incertezza : tra i sacrifici che ci saranno richiesti ci sono un cambio di visione e forse di approccio alle cose.La mutazione in atto non può richiedere le solite risposte. Il coraggio delle scelte che da più parti viene evocato, probabilmente consiste nel cercare rimedi differenti.Che non compromettano,declinandoli al netto delle ideologie, i Principi.

Se alla fine di tutto avremo salvato quelli, sconfiggendo l’idea di Progresso che genera ineluttabilmente diseguaglianza,avremo vinto la guerra. Risanare, crescere, ottimizzare, sono un gioco da ragazzi, rispetto al compito che ci attende.

Gli auguri per il 2012 sono tutti rivolti al successo di questa impresa,

(Foto Reuters)


8 pensieri riguardo “Difficile trovare una buona notizia

  1. Sicuramente è stato un anno difficile, portatore di diversi importanti cambiamenti. Un cambiamento è sempre un enigma, perchè non si ancora bene cosa arrivi dopo. Però, tutto sommato, per quello che riguarda noi, essersi messi nella condizione di operare questo cambiamento è di per sè una buona notizia, almeno così l’interpreto io.

  2. E anch’io.Ho solo paura che invece di investire energie nella ricerca della soluzione “giusta” per la riforma del mercato del lavoro, le sprechiamo tutte in liti sanguinose tra di noi, aprendo così spaccature a solo vantaggio dell’avversario.

  3. E’ stato l’anno della crisi, nel senso di difficoltà.
    Speriamo che le difficoltà, nel 2012, lascino il posto alle scelte.
    E’ questo quello che in fondo vuol dire crisi: scelta.
    Buon Anno

  4. Sono frastornata da tutto quello che accade nel mondo e spesso non sono in grado di darmi spiegazioni su quello che accade in casa nostra. Ripongo però le migliori speranze nell’operato di questo governo, anche a costo di lacrime e sangue. Con lo stesso spirito con cui accogliemmo i sacrifici del governo Prodi. Ed io, speriamo che me la cavo.

  5. Ripasso per questi lidi…condividendo le comuni speranze per il 2012! Le condivido dal mio “privilegiato” status di …pensionata ( beh, insomma, io 42 anni me li sono fatti e la pensione di insegnante, pur niente affatto disprezzabile, non so se può essere annoverata tra i “privilegi” !!! ;-))

    Al momento mi accontento di stare nel Campo dei Miracoli…e mi riferisco al fatto che non so come, né dove, né perché, ma da sola alla fine ce l’ ho fatta a trasportare tutte le mie ciabfrusaglie scolastiche e non dalle quasi-macerie di splinder ad uno pseudosconosciuto sito, che mi ha regalato un template “urendo”…che sembra tratto da un film squilibrato sui monaci medioevali ( calcola che io non amo il marron…) ma che non smetterò mai di ringraziare, visto che mi ha permesso il trasbordo , tutto sommato in nemmeno mezz’ora!! E mi ha persino mantenuto il mio “Quartier e i miei Lillà”.

    Bene, auguroni Sed!!! :-D

  6. Cari tutti,
    Monti ha cambiato molte cose con la sola presenza.Vedi ripristino di autorevolezza smarrita e buone maniere politiche (che poi significano : basi giuste per lavorare).Ergo: ogni speranza è autorizzata, con avvertenza però che se ciò dovesse significare mettersi ciascuno nella propria cameretta…a “sperare” saremmo punto e daccapo.
    Come diceva Monicelli? La speranza è una trappola. E io in questo caso mi sento assai monicelliana.
    Grazie di tutto,per la vostra presenza e il vostro spirito attento.
    Abbraccio di buon prosieguo a tutti.Con affetto.

  7. Uh Lilas la privilegiata.Ma qui quando si parla di privilegi si allude a ben altro che un pensionato, tardivo o precoce, della pubblica amministrazione, ramo docente.
    Mi nascondi qualcosa?
    Sei la ricca vedova di un generale con sei pensioni di reversibilità? (una da generale,una perché ha insegnato,una perché è stato parlamentare,ministro,funzionario della Real casa?) più la tua ?
    No? Allora niente privilegi,almeno per questa vita.
    E comunque siccome io in pensione non vado manco se mi offrono la luna, lascio i miei contributi alla Patria.E che buon pro le faccia.

  8. Monicelli va tenuto seriamente in considerazione perchè raramente ha detto delle stupidaggini. La guardia va tenuta altissima. Da parte nostra abbiamo il dovere di riappropriarci della politica, così svilita. Dobbiamo far sentire la nostra voce di dissenso (o nel caso di consenso), utilizzando anche gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Internet ha avuto un bel ruolo nel crescente senso di indignazione che ha attraversato la gente nel 2011 e che ha portato alla fine del governo. “Scegliamo” (come dice Tommaso) di essere partecipi. Non potremmo farci auguri di buon anno migliori :)

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