Ecce Nanni

Ecce Nanni

 Nanni Moretti

 

I

Una costruzione di epoca fascista (ex dopolavoro ferroviario), il giardinetto  di pittosfori con le magnolie  davanti alla porta d'ingresso, l' atrio classico con la cassa anni 60  ,la sala di proiezione ampia e, alle spalle dell'edificio ,l'Arena.Nanni Moretti,nell'immagine, è seduto  proprio sulle scomode poltrone dell'arena.E' il Nuovo Sacher,il suo cinema.Qualche anno fa, tra i critici era diventato molto di moda rimpallarsi una tesi secondo la quale Nanni Moretti , in realtà non facesse "cinema".Manco a dirlo,  lui i critici e i giornalisti ha immaginato più volte di torturarli e un'incauta intervistatrice è stata in un attacco di rabbia, persino schiaffeggiata.Tutta roba che è naturalmente successa in due dei suoi non-film.Ad ogni buon conto in qualunque modo si chiami ciò che fa Nanni Moretti quando prende in mano la macchina da presa, il suo, Ecce Bombo,opera seconda, datata 1978, è tornato nelle sale con copia restaurata di fresco.Quando uscì per la prima volta, al cinema Barberini,  uno dei più belli ed eleganti di Roma,l'autore che aveva venticinque anni, nascosto dietro alle colonne dell'atrio andava a spiare il pubblico che faceva la fila al botteghino,voleva vedere quanti fossero,contarli,ma soprattutto era interessato a capire chi fossero.Questo rituale si ripetè per parecchi giorni, ogni volta che cominciava una proiezione.Il "vizio" di spiare il pubblico a Nanni Moretti non è ancora passato, solo che la postazione odierna, è quella di gran lunga più "comoda" di gestore di un cinema che a Roma, è impegnato a proporre sempre programmazioni di alta qualità.Ecce Bombo a noi contemporanei (e coetanei) era sembrato un film molto ironico sui nostri linguaggi, sulle nostre ossessioni  e sui nostri tic.Femminismo e autocoscienza declinati al maschilei,il "parliamo" del  privato/politico,la collettivizzazione del "tradimento" erano iresistibili.Nessuno pensava alla rappresentazione generazionale ne' alla fine della politica ne' a tutto il resto delle pretese postume che la critica mise in campo anni dopo.Goffredo Parise scrisse "Il piccolo mondo internazionale che Nanni Moretti ha rappresentato con il suo bel film, è la risposta di un intellettuale di ventiquattro anni,assolutamente autentico,ai molti ansiosi e convenzionali e anziani interrogativi "Dove andrà a finire la gioventù"?.

 

No veramente non…non mi va. Ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è? Non è che alle dieci state tutti a ballare i girotondi ed io sto buttato in un angolo…no. Ah no, se si balla non vengo. No, allora non vengo. Che dici vengo?. Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate "Michele vieni di là con noi, dai" ed io "andate, andate, vi raggiungo dopo". Vengo, ci vediamo là. No, non mi va, non vengo

da Ecce Bombo

239 pensieri riguardo “Ecce Nanni

  1. Marais a quest’ra va da una signora che si chiama La Prima,dopo aver confabulato con altri su come trattare questa Prima

  2. Ma no si scervella un po’ poi sistema tutto (shttt quando non c’è si vede…la Prima è a pois..ma non glielo diciamo)

  3. Io ci avrei messo due minuti a farla. Ma non sono io che decido

    (è duro calle lo scendere e salir per l’altrui scale)

  4. Quella è cronaca locale, va di spalla.

    Poi c’è la questione delle coppie di fatto che è l’apertura e poi c’è la marmellata. Bce, Mirafiori, Iraq, Scaramella (seguito), Nigeria, Vallettopoli, la Scala, Prodi-Merkel, ecc.

  5. Consigli per i regali( da Vanity Fair) :

    Orangerie di ferro e policarbonato…cm 375 per 375 per 300

    costa solo 5350 euro e lo voglio vedere quello che ti porta a casa un pacchetto tu apri e dentro c’è l’orangerie

  6. Però dato il clima e l’esposizione, sul mio terrazzo d’estate l’orangerie si trasformerebbe in forno crematorio

  7. beh ci va l’impianto di refrigerazione e umidificazione dentro…ecco vedi?Invece di tricottarti la solita sciarpa,ho trovato il regalo di natale…

  8. Io ho sempre abitato in case grandi

    Nel palazzo, al piano di sotto ci sono tre appartamenti. Io sono nato lì. Solo che prima erano un’unica casa.

    E poi nei 95 mq ci vivevo da solo, poi siamo diventati due e mentre me ne facevo una ragione ci siamo ritrovati in tre.

    Per giunta la terza arrivata, dopo essersi presa la camera da letto (adesso dormiamo su un soppalco) si sta progressivamente appropriando di tutto lo spazio.

  9. Quando andiamo via viene la donna dei mestieri a dare da mangiare a gatti, uccellini e tartaruga oltre che a bagnare le piante.

  10. dove abitavamo prima d’estate era il deserto. Figurati che dovevamo chiamare la ASL perchè i topi uscivano a passeggio la sera indisturbati. Non c’era nessuno che potesse venire e facevamo solo vacanze brevi.

  11. Mica l’ho divisa io. Mio padre l’ha venduta quando è morta mia madre. Io ero piccolo. A malapena me la ricordo.

  12. ma tanto queste torneranno ad essere due quando se ne saranno andati anche Alessio e Arianna,Alessio credo che sia già in dirittura di partenza…per Ari ci vorrà qualche tempo

  13. va bene in attea di marais che ci dice tutto continuiamo con i regali.

    per te jenè avrei pensato ad un cavallo sauro femmina di razza quarter americano euro 5000.Come lo vedi?

  14. davvero jenè?io ho acceso la tv alla fine…quando il giornalista salutando si scusava col pubblico ma non ho capito cosa era successo.

    solo che poi hanno dimenticato il microfono acceso e il giornalista ha detto “pezzo di merda”…

    asietta

  15. il rosso mi dona :)

    a me è sembrata la voce del giornalista…ma magari mi sbaglio!vedrai che domani Striscia ci dice chi è stato!

    però Martinelli è belloccio eh? ;)

    asietta

  16. Questa di ammazzarsi quando io sono di copertura la trovo una cosa assai sconveniente.

    Si ammazzavano domani che ero di riposo…

  17. io vi lascio prima stasera ma vi penserò nei minuti dispari delle ore pari e nei minuti pari delle ore dispari.

    ora fate voi il conto.

    baci a profusione.

    asietta

  18. ma io volevo pensarvi 60 minuti all’ora!

    non so più fare i conti!

    mi mortifico da sola grazie ai tuoi conti e vado.

    asiettachefaclick.

  19. Tanto per cominciare l’hanno ammazzato a Napoli e non a Baiano (a Repubblica non hanno neanche lo stradario) e per la precisione a Forcella, e poi la vittima non era un pentito.

    Anzi, aveva fatto pubblicamente sapere di avere “ripudiato” il padre (che si era effettivamente pentito) e aveva da tempo rifiutato la scorta, quindi non è detto che il movente sia trasversale.

    I killer sono entrati con i caschi integrali nel circolo ricreativo e hanno fatto fuoco.

  20. Il fatto che l’abbiano ucciso proprio a Forcella farebbe propendere per l’ipotesi della vendetta trasversale per “punire” il pentimento del padre.

    Ma non si può escludere un ruolo attivo del figlio di Loigino all’interno della camorra.

  21. Probabilmente vogliono colpire il pentito ma contemporaneamente puntano a eliminare il controllo dei Giuliano e a spostare gli equilibri tra i clan.

  22. sette paia di scarpe ho consumato….al più mi hanno dato la seconda pagina con criminalizzazione,questi sembrano il popolo dei miracoli

  23. …e gli striscioni, e le bandiere, e i cartelli e i ciclostilati…

    mica ci stampava tutto la tipografia di Segrate e ci davano il kit del perfetto comunista!

  24. Vabbè, io vado a disegnare le sagome di gesso attorno ai tipografi caduti sul lavoro.

    Buonanotte e buon fine settimana!

  25. Letto tutto ( mentre cuociono le lasagne al forno…).

    Dunque, niente Magnolia qua. Già ho dato più volte, nel tentativo di far crescere la bouganvillea….Penosa!!

    Invidio i terrazzoni….casa mia è di 100 mq ( che per quattro sono pochi!), ma i due balconi fanno pietà: quello della sala, lungo 7 metri e largo ( nel punto ampio) 120 cm….; quello dalla parte di camera-cuncina, lungo 10 metri e largo… 90 cm .

    Ma vi par logico????>:-((((

  26. Beh ma solo una con i capelli a mucca ,può pensare di far crescere una buganvillea (caldo e acqua, non vuol altro) da quelle parti.Non è questione di terrazza.Manco nella villa di George ce la farebbe la poveretta.Regalerò un’orangerie anche a te (ma quanto mi costate…)

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