Il libro dei libri persi o mai scritti

Il libro dei libri persi o mai scritti

 

Sofocle scrisse centoventi drammi.Ne restano solo sette.L’opera di Celso è andata completamente perduta, se ne trovano tracce nel discorso di Origene Contro Celso  (che è la confutazione di Discorso Veritiero, un’opera anticristiana) ma dello stesso Origene, considerato uno dei maggiori esegeti di sacre scritture, mancano ben otto volumi di Omelie sulla Genesi.Agatone era un poeta e un raffinato e discusso autore di tragedie,Platone lo cita nel Simposio dove lo troviamo a discettare di Eros  con Socrate e Aristofane, tanto per dire il livello.Aristofane lo sfotte nelle sue "Donne alla festa di Demetra, a forza di spulciare le citazioni, molto possiamo dire di Agatone,della sua omosessualità e della sua preferenza per gli abiti femminili ma di lui rimangono solo due frammenti L’arte ama il caso e il caso ama l’arte e “Solo questo è negato anche ad un dio : cancellare il passato entrambi tramandati da Aristotele ma ce n’è di che farsene a malapena due mattonelle ammonitrici da appendere in cucina.Ancora Aristofane nelle Rane fa parlare un Eschilo che è consolato di essere nell’Ade dal fatto che tanto le sue opere gli sopravviveranno ma, a parte l’Orestea,nient’altro possiamo leggere di lui.Gli eredi,l’editore e il biografo di Byron bruciarono le sue Memorie con la benedizione dell’esecutore testamentario perchè ritenute adatte solo per il bordello.

Ma perchè i libri si perdono?Stuart Kelly dedica a questo interrogativo un vivacissimo saggio,il Libro dei libri perduti sostenendo che,talvolta è per insoddisfazione dell’Autore che le fiamme hanno la meglio sulla produzione letteraria,poi c’è il cambiamento di gusto e di mode che si avvicendano, ma più in generale gran parte della produzione letteraria è fatalmente destinata al macero e al dimenticatoio,lo vediamo ancor di più oggi, sommersi come siamo da migliaia di libri che durano un attimo.Per questo si compilano le Storie letterarie : regesti o mappe,di opere che sfideranno il tempo.Il libro di Stuart Kelly dunque è una curiosa contro-storia dei libri che non si potranno mai leggere.E se alle biblioteche mancano chilometri di scaffali dell’opera di questo o di quell’altro autore anche gli spazi privi  dei libri mai scritti non scherzano.Melville e Hawtorne si contesero la storia di Agata  Hatch (naufragi,bigamie, abbandoni, il tutto molto in 800 style) Ma anche se Melville infine  cedette all’idea che l’autore della Lettera Scarlatta fosse più adatto a scrivere una simile storia, non se ne fece nulla lo stesso.Flaubert annunciò in più d’una delle sue lettere,l’intenzione di scrivere un romanzo “prolisso metafisico eccentrico” su come nasce la follia, titolo previsto : La Spirale. ma anche questo non vide mai la luce.In compenso Flaubert nei momenti di depressione dichiarava di voler essere sepolto con tutti i suoi inediti,il che avrebbe significato un bel grattacapo, visto il volume della fluviale corrispondenza.Le opere perdute emanano il fascino sottile delle cose che avrebbero potuto essere e non sono state ma con buona pace di Borges e dell’Universo Biblioteca,ci sono moltissime opere che potremmo leggere e che non leggiamo,cosicchè dall’Universo si passa facilmente al Cimitero dei Libri Dimenticati.Zafon docet.

Il libro dei libri perduti è un libro di Stuart Kelly tradotto  da Roberto Zuppet per  Rizzoli Editore

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