La stupida perfezione del cerchio

La stupida perfezione del cerchio

Zmerinka era un grosso villaggio agricolo, in altri tempi luogo di mercato, come si poteva dedurre dalla vasta piazza centrale… ora rigorosamente vuota: solo, in un angolo, all’ombra di una quercia, era accampata una tribù di nomadi, visione scaturita da millenni lontani… Erano più famiglie, una ventina di persone, e la loro casa era un carro enorme…trainato da quattro cavalloni pelosi che si vedevano pascolare poco oltre… Chi erano, donde venivano e dove andavano? Non sapevamo: ma in quei giorni li sentivamo singolarmente vicini a noi, come noi trascinati dal vento, come noi affidati alla mutabilità di un arbitrio lontano e sconosciuto, che trovava simbolo nelle ruote che trasportavano noi e loro, nella stupida perfezione del cerchio senza principio e senza fine…

Primo Levi – La tregua.

Hanno un senso le celebrazioni della giornata della memoria solo se una delle lezioni più forti che l’Olocausto impartisce, continua ad essere la spina dorsale del nostro agire quotidiano : il rispetto per l’ALTRO, per colui o colei che è altro da noi in quanto ha altri connotati,altra storia,altre tradizioni,altri usi, altri costumi, altre religioni, altre opinioni.Solo in questo modo non sarà stato inutile il massacro degli ebrei,dei rom, dei sinti degli oppositori politici, degli handicappati,dei malati di mente e degli omosessuali nei lager nazisti.E’ facile spremere la lacrimuccia davanti ai forni di Auschwitz e Birkenau,è facile commemorare persino il Porrajmos o pubblicare documenti e immagini sulle liste di proscrizione degli omosessuali .E’ così facile che si pensa persino di promulgare leggi contro il negazionismo.Meno facile è riconoscere qui e subito, nel nostro attuale contesto,i diritti del popolo rom,degli omosessuali,degl’immigrati, dei detenuti nei manicomi giudiziari.Allora se si vuol essere credibili bisogna indignarsi davanti ai raid contro i campi nomadi ma bisogna farlo senza i ma e i però (rubano,sporcano o sciupano il panorama con i loro stracci) e da ultimo bisogna tradurre lo scandalo in provvedimenti,leggi, stanziamenti.Bisogna riconoscere agli omosessuali il diritto di essere una coppia legalmente riconosciuta e se lo desiderano di adottare figli.Bisogna chiudere i CPT,abolire la Bossi Fini,indagare sul lavoro nero,concedere cittadinanza e diritto di voto agl’immigrati.Bisogna chiudere i manicomi giudiziari.Solo così la Memoria serve, altrimenti sono film ,celebrazioni,pubblicazioni e convegni di un giorno,qualcosa di buono solo a scaricarsi la coscienza per poi tornare nei giorni successivi,di nuovo liberi di giudicare,emarginare,sorvegliare,punire,allontanare, gli ALTRI

12 pensieri riguardo “La stupida perfezione del cerchio

  1. Ascanio Celestini dice che il giorno della memoria è una bella cosa, perchè così il giorno dopo possiamo dimenticarcene tranquillamente e non pensarci piu’

  2. Chissà perchè poi il diverso va bene solo “not in my back yard” o,se proprio si deve,che almeno,non sporchi,non sia rumoroso e che se ne stia al proprio posto.

    Per quanto mi riguarda, le condizioni che hanno condotto alla segregazione e distruzione dei “diversi”,sono ancora intatte nel frattempo anche la voglia di avere città “ripulite” aumenta.

  3. La migliore celebrazione per questa giornata che si possa fare. Oltre la faccia di culo certi politici, oltre le facili lacrime di altri.

  4. ci sono ma sono giorni in cui mi faccio prendere da altro forse anche superfluo…ma io sono così per certe cose…penso al superfluo e mi sfugge l’essenziale.non mi sto lamentando eh…è solo una considerazione personale!bello il post come sempre!

    asietta

  5. Basterebbe sfogliare le pagine di un libro di Primo Levi: quelle sono lettere dalla Shoah scritte con cenere ed ossa. Scegliere una pagina qualsiasi, leggere qualche riga, così a caso. Chiudere il libro e fare silenzio, un solo minuto di assordante silenzio basterà per onorare, capire e ricordare.

    La signora G.

  6. e sarebbe molto di piu’ di qualsiasi legge che punisce il negazionismo.

    Ricordare, trasmettere i ricordi, ascoltare i testimoni (finchè ce ne saranno), solo questo per non dimenticare.

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