No diritti No voti

No diritti No voti

No diritti No votiE’ lo slogan più tosto del Pride,quello più difficile.E’ scritto in calce ad un volantino dell’ArciLesbica,lo distribuiscono alcune ragazzette dall’aria risoluta ma a me lo passa ripiegato un amico con  cenno – che ne pensi , vorrebbe significare – d’implicita richiesta.Che posso dire di uno scritto appuntito sul bullismo omofobo,sulle discriminazioni,sul riconoscimento delle coppie omosessuali ? – No diritti No voti – è la logica conclusione delle speranze disilluse. Hanno ragione – cos’altro? – son io che  sento scaduta ogni  considerazione di buon senso.No diritti No voti. Ho paura,o forse spero,  diventi il tema del futuro.Così non rincorro le ragazzette, non le fermo – parliamone ! - Le seguo con lo sguardo ,ne osservo le schiene dritte.E penso con fastidio al potere di chi sta loro contro.No diritti No voti è un ricatto contro altri ricatti .Temo di non poter essere loro utile .Siano allora quelli che hanno deluso quest’altra generazione di strafottenti con i quali è impossibile trattare,intolleranti di autorità, partiti e voti,siano loro a recuperarne la fiducia ed il consenso.Io, con le mie piazze bruciate e le mie linee di scontro, con la mia addomesticata protervia è meglio che taccia . Anche se rimarrò lì. Che altro non so fare.

angeli in parata

3 pensieri riguardo “No diritti No voti

  1. Lo so.Anche la rabbia dovremmo mettere a profitto.Come se non bastasse il resto (ma l’impegno civile è un bene prezioso Cap,bisogna continuare)

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