Butta la chiave (dei delitti e della tele)

Butta la chiave (dei delitti e della tele)

A sentire certi, le modifiche da apportare alla legge Gozzini, dovrebbero essere tali da conferire una sorta d’ infallibilità alla Magistratura di Sorveglianza, il che ovviamente non è possibile, tanto più che occupandosi tale provedimento di Benefici e non di Diritti, nessun automatismo può essere previsto.Il ruolo del magistrato che ha il compito di decidere se il detenuto sia meritevole o meno di accedere ai Benefici di Legge, rimarrebbe centrale ed irrinunziabile, qualunque modifica si voglia apportare. Il Giudice si potrà far assistitere, nel suo difficile compito da Periti e Giuristi (come del resto è stato anche nel disgraziato caso di Piancone) ma al dunque – Perito dei Periti – Scienza e Coscienza rimarranno, i suoi unici strumenti di valutazione. Lo spirito della Gozzini è tutto inscritto nel Principio Costituzionale  di Rieducazione della Pena approvata dal Parlamento nel ’75 e modificata nell’86 sulla scorta di una precisa indicazione della Corte Costituzionale, la quale aveva dichiarato come, il legislatore fosse obbligato a prevedere norme che, a fronte di una lunga condanna, rendessero possibile rivedere col passare del tempo se la condanna era ancora utile e necessaria oppure no, o se addirittura non contrastava col principio di rieducazione della pena.Ora,a fronte del Dettato Costituzionale e di risultati soddisfacenti – le cifre indicano che la commissione di reati durante la misura è stata ben al di sotto dell’ 1% – non si capisce bene perchè si debba mettere in discussione l’intero impianto della Legge  che già contiene sufficienti tutele ed esclusioni E ciò sia detto nel pieno rispetto delle vittime ma anche di quel 99% di detenuti ( e delle loro famiglie) che hanno potuto riabilitarsi proprio grazie alla Gozzini.Indigna che la discussione sui Benefici di Legge in televisione, incroci quella sulla insufficienza delle carceri,manco lo Stato spedisse al lavoro i detenuti perchè negl’istituti di pena non c’è posto.Spiace che l’Informazione carente, incompleta e faziosa, taccia sull’alta percentuale di rifiuti delle richieste di Benefici magari approfittando della presenza in studio ( o dell’assenza) del Guardasigilli in difficoltà per motivi che con la Giustizia hanno ben poco a che vedere.

14 pensieri riguardo “Butta la chiave (dei delitti e della tele)

  1. Siamo un popolo di emotivi. Inizio seriamente a pensarlo. Ci si scalda sull’onda dell’emozione, ci si incapriccia, meglio se scaldati dai vari Vespa-Santoro-Mentana-politici e lacché. E poi, in un attimo… sbrang, tutto scema, tutto cade, come un soufflé se si apre il forno, per fare un paragone degno di me…

  2. Basta.Io non guarderò più ne’ Santoro ne’ Mentana ne’ Vespa.Solo Corrado Augias che non si tinge i capelli,veste correttamente,non gigioneggia e parla italiano.Che vogliamo di più?

  3. Io so’ un bamboccione…guardo quello che guarda mia mamma….

    P.S.: se trovo il modo di non farmi querelare ce devo fa un discorsetto su Padoa Schioppa….

  4. ma lascia stare ..secondo me Padoa non voleva essere offensivo,figurati.. quello non è abituato alla parola, figurati alla battuta.E’ stata una gaffe senza cattiveria da imbranatone qual’è.

    E comunque Augias stasera se li è magnati tutti con una trasmissione su Hitler con tanto di filmati e psichiatri.Invece da Santoro tra piazze e piazzette non si capiva un piffero.

  5. E’ il prezzo da pagare alla logica dei ministri non tecnici.

    Oltre che il prezzo da pagare alla sciocchezza e alla povertà morale di aennini, piddini e sceriffini dell’ultim’ora che se la prendono, come sempre, con i più deboli.

    Magari dopo aver anche votato la Cirielli.

  6. Io ieri ho visto un comizio della Forleo a inizio trasmissione e poi mi sono allontanato…

    Cos’altro è successo di rilevante, sed?

    Noto delle polemiche molto forti stamattina…

  7. A me non è dispiaciuto Annozero ieri….Esclusa la solita antipatia per Santoro, che trovo arrogante….

  8. Certamente il fatto sussiste ed è importante discuterne, ma sai, temo che le forme di certa comunicazione siano abbastanza esagerate e sensazionalistiche… E’ sempre vero che se non si fa sensazione non si comunica un bel niente in un Paese del genere, ma dovremmo prima o poi anche uscirne.

    Non entro nel merito della questione che devo ancora capire per bene (e in questo confido in sed), ma il tono della Forleo è stato quantomeno fastidioso, e anche la scelta di abbinare a una trasmissione su una questione così delicata una Assemblea pubblica non aiuta secondo me a fare chiarezza.

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