Il segno della Vergine

Il segno della Vergine

Accantonata la lettura femminista, pleonastica, non fosse altro perchè è  di tutta evidenza che la regina Elisabetta I fu davvero l’artefice dell’età dell’oro per l’Inghilterra del suo tempo,il regista indiano Shekhar Kapur (simpaticissimo) punta sul tema dell’integralismo religioso incarnato dal cattolicesimo pervicace e fondamentalista di Filippo II di Spagna,sconfitto insieme all’ Invincible Armada nelle acque della Manica dalla determinazione della sovrana e dalla lucida strategia di Sir Francis Drake in compartecipazione con i pirati e gli olandesi.E infatti l’illustrazione mostra Elizabeth in inedita versione guerriera, un secondo prima di gridare “Non passeranno!!”, espressione destinata in futuro a portare malissimo a tutti coloro che ne faranno il proprio slogan (ma questo Sua Maestà ;non poteva saperlo).Per il resto a questo Kolossal non manca nulla : la storia  romanzata,un sacco e una sporta di facile simbolistica ,l’intrigo,gli amori,la cospirazione il cast adeguato,i bei costumi ma in epoca digitale tutto ciò non può che rincorrere la fiction e somigliarle terribilmente. Così,nonostante gli sforzi  combinati di tutti quanti, tra cast,costumisti,tecnici sceneggiatori e regia, questo prodotto magnificamente confezionato sfiora in più punti la soap.Bisogna comunque dire che le presenze fantasmatiche di Bette Davis e Joan Simmons entrambe Elisabetta in altrettante  ,storicamente improbabili, pellicole del passato,non hanno impedito a Cate Blanchett  di essere un’interprete all’altezza del ruolo : bella,ieratica, teatrale, intensa, presta il suo fascino e la sua arte per immortalare una regina sicuramente capace ma decisamente meno bella e laica. Da segnalarsi – fuori scena –  i tentativi di nobilitare il polpettone paragonando Elizabeth a Hillary, Filippo II a Bin Laden, nonchè  le esilaranti lamentele del regista per l’esiguità del budget.Ristrettezze nelle quali si è dovuto arrangiare riciclando le onde del mare utilizzate nella Figlia di Ryan.Del resto, quando cinque minuti dei Pirati dei Caraibi – polemizza ovunque si trovi Shekhar Kapur  – costano quanto l’intera produzione di Elizabeth,the Golden Age  bisogna fare di necessità virtù e sopperire col mestiere e con l’astuzia

Elizabeth: The Golden Age è un film a colori di genere drammatico, storico della durata di 115 min. diretto da Shekhar Kapur e interpretato da Jordi MollàAimee KingCate BlanchettJohn Shrapnel,Geoffrey RushSusan LynchElise McCaveSamantha Morton,Abbie CornishPenelope McGhie.
Prodotto nel 2007 in Gran Bretagna, Francia e distribuito in Italia daUniversal Pictures

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