Riflessi

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Imma«La piazza era nostra» dicono le organizzatrici, che sottolineano il fatto che ad essere intervistate «erano due esponenti politici che, tra le altre cose, hanno votato il pacchetto sicurezza che a noi non è mai piaciuto». Una vera e propria «prevaricazione», secondo le organizzatrici, che «non è rispettosa dello spirito stesso della manifestazione. Se poi a questo si aggiunge l’intervista su un palco dove non avrebbe dovuto salire nessuno, allora – spiegano – è comprensibile quello che è successo oggi». da Stampa.it

Tutto avrei pensato fuori che ieri pomeriggio oltre che la nostra determinazione e la nostra rabbia, avremmo dovuto esibire anche tutta la nostra Purezza di donne che non hanno bisogno di nulla : ne’ della Politica, ne’ di un patto con gli uomini, ai quali da qualche tempo stiamo  chiedendo una presa di parola, ne’ dei cronisti ai quali invece spesso rimproveriamo di ignorare o non saper raccontare la nostra storia.Così anche noi, non  potendo fare a meno di rifare il verso alle 10 100 1000 Nassiria o ai falò di bandiere, o a tutto il corredo di metafore  inutilmente violente che caratterizzano spezzoni minoritari dei cortei della sinistra da un po’ di tempo in qua, abbiamo guadagnato il nostro quarto d’ora di gloria decidendo CHI tra le donne avrebbe dovuto esserci e CHI no , CHI avrebbe potuto parlare e CHI  tacere. Infine a chi sarebbe toccata la titolarità della manifestazione e quindi le interviste e le dichiarazioni dell’ufficialità. L’Egemonia, si sa , si conquista sul campo a insulti e spintoni . Ma davvero noi pensiamo di andare lontano , interrompendo la diretta dell’unica televisione che ci ha dato spazio? Davvero crediamo che emarginare Stefania Prestigiacomo o aver dato della venduta a Barbara Pollastrini, sia una grande conquista del movimento delle donne ? C’è un solo modo per abbattere la violenza, il femminicidio, l’assalto maschile alla libertà delle donne nel mondo : diventare Soggetti Politici senza smettere mai di interrogarsi, perchè la violenza ci riguarda non solo come vittime ma come riflesso dell’altro che ha lasciato l’impronta. Ne sono state una chiara testimonianza ieri pomeriggio, i comportamenti emulativi delle modalità di gestire i rapporti politici dei maschi. Questa non è e non sarà mai la nostra Storia.

Nell’illustrazione Imma Battaglia che ha difeso la presenza di Stefania Prestigiacomo al corteo

11 pensieri riguardo “Riflessi

  1. Veramente io sono oltre che attenta Presente ( da qualche anno ) e proprio per questo non posso apprezzare l’immagine.

    Occhio al riflesso del modello maschile che lascia l’impronta.

    Occhio alle torturatrici di Abu Graib e alla donna francese che ha accoltellato l’amante per imitare il modello Perugia.

    Occhio.Così non si vince.

  2. secondo me questa immagine ha diverse chiavi di lettura. Quella che salta all’occhio è la denuncia della violenza sulla donna, rappresentata dal disegno insanguinato.

    Qualcuno magari ci vede Lorena Bobbitt, ma non credo sia un’interpretazione giusta.

  3. Infatti, si perde.

    Quanto a Imma Battaglia, ho sentito le sue parole a difesa delle parlamentari di FI e il suo sdegno per quella violenza. Purtroppo su Repubblica, su un articolo alquanto ambiguo (a firma di Marina Cavalleri) è scritto: “L’onorevole di Forza Italia cammina nel corteo con la compagna di partito, Mara Carfagna, ex subrette. Arrivano i fischi, ‘Vattene… vattene’, grida un gruppo di donne, tra loro Imma Battaglia, del movimento delle lesbiche…”

    Così dicendo non solo si sputtana la Battaglia che nulla c’entra con quelle urla e quei modi, ma si connota negativamente anche il suo movimento per colpa di 4 esaltate…

  4. Per questo ho pubblicato la foto di Imma che tra l’altro si è scusata con la Prestigiacomo,perchè nel casino non era chiaro cosa fosse successo.Poi credo che nei prossimi giorni sarà lei stessa a chiarire il suo pensiero.

  5. Sono perfettamente d’ accordo con le tue parole molto lucide e realistiche!

    Ma perchè le persone non pensano, prima di agire?

    Me lo chiederò sempre e a vari livelli….

  6. Io le avrei fatte sfilare con grande tranquillità, comportamenti di quel tipo producono solo danni d’ immagine. Poi però, se devo esprimermi riguardo il ‘meritare’ di sfilare, allora confesso che non le avrei fatte nemmeno avvicinare al corteo. Nemmeno a 1Km di distanza.

  7. Forse quella foto vuol dire che se c’è qualcosa che idealmente unisce le donne è la difesa del beneamato “gioiello”?

    Poi, vorrei capire, (ragionamento per assurdo) se la Prestigiacomo subisse violenza, le starebbe bene, se lo sarebbe voluto? Attenzione, donne che di autogol in autogol, perdiamo partite e campionati.

    Iole

  8. Se l’obiettivo è la violenza ovvero combattere tutte le culture che la istigano,non c’è questione che tenga : è una faccenda che riguarda ogni donna.

    Che mi frega allora di cacciare Stefania Prestigiacomo.Che voglio affermare?Che io sono più titolata di lei a battermi contro il Patriarcato?Mi pare una faccenda di stupida lana caprina,peraltro superata dal fatto che il giorno dopo, una coltre di imbarazzato silenzio è calata sulle organizzatrici ( non tutte d’accordo con gli atteggiamenti da privativa delle lotte di alcune ai danni di altre)

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