State of the Union (in casa repubblicana)

State of the Union (in casa repubblicana)

Mc CainGeorge W. Bush pronunzia il suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione in coincidenza con le primarie repubblicane in Florida. – Pazienza in economia e costanza in guerra! – ha raccomandato al futuro presidente. Come dire : beccatevi la recessione che avanza e continuate a inviare truppe in Iraq . L’intero discorso ha funzionato da assist per Mac Cain che, ad urne aperte (ma in America si può), ne ha riannodato i fili con i temi classici della propria campagna soprattutto nei numerosi passaggi dedicati alla speranza (che altro sennò?) Poi, incassato il risultato del 36%,  ha annunciato l’intenzione di ispirare il proprio mandato presidenziale alla rivoluzione di Ronald Reagan, il che è indubbiamente musica per le orecchie dell’anziano e repubblicanissimo elettorato locale. Dunque McCain vince le primarie in Florida onorando i sondaggi, un po’ meno le aspettative del Partito,  più propenso a sostenere Romney. Questo potrebbe essere il momento per Rudolph Giuliani che molto aveva puntato su queste primarie della e su quelle della California, di tirare i remi in barca per entrare in squadra con Romney (e quindi presumibilmente in eventuale staff presidenziale) ma sono illazioni che qua e là spuntano sui giornali. Giuliani, che porta a casa un risultato assai deludente, ha già dichiarato ai propri sostenitori  che continuerà a battersi fino alla fine : The responsibility of leadership doesn’t end with a single campaign. If you believe in a cause, it goes on and you continue to fight for it, and we will. I’m proud that we chose to stay positive and to run a campaign of ideas. Rudolph finoinfondo come direbbero negli States.Ma è ancora tutto da vedere.

Tabelle del New York Times  (le primarie erano solo repubblicane ma i democratici hanno votato lo stesso pur non potendo eleggere in Florida alcun delegato.Vince Hillary Clinton) Foto di John McCain trionfante con immancabile famiglia.

8 pensieri riguardo “State of the Union (in casa repubblicana)

  1. Il che è bene,mi piace l’entusiasmo che suscitano i candidati democratici e mi piace anche Obama, retorica del cambiamento e guai con i finanziatori a parte.

    E non posso credere che da quelle parti gli elettori democratici abbiano da scegliere tra una donna e un candidato di colore…la trovo una cosa straordinaria per loro.

  2. fuor di retorica, “straordinaria” per loro? Non è che in America sono più liberi e in fondo, democratici, di noi che tanto li critichiamo?

    Sam

  3. Non so rispondere, però noi siamo sempre più spesso in situazioni in cui la scelta è limitata quando non obbligata.Anche da quelle parti saranno perplessi, magari perchè Obama non incarna il black power e Hillary non è esattamente una femminista oppure perchè entrambi sono troppo oltranzisti per altri o troppo ricchi e colti per altri ancora

    Ma ce li hanno,porca miseria.Sono una donna di incredibile capacità ed esperienza e un uomo brillante coraggioso che sa ispirare entusiasmo.E noi chi abbiamo?

  4. Ricordo perfettamente Asterix 1968 ed hai decisamente ragione la trasposizione è improponibile,nemmeno Benigni e la Casta sono riusciti nell’impresa di migliorare l’operazione

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