Grandezza dell’anima russa

Grandezza dell’anima russa

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I vostri romanzi sembrano scritti contro i rivoluzionari, ma in realtà sono più incendiari dei proclami terroristi. L’ispettore di polizia Pavlovich non lo sa, ma sta esprimendo, con largo anticipo, tutto il controverso sentimento che la critica marxista sviluppò nei confronti di Fedor Dostoevskij, l’opera del quale ammirò, senza mai riuscire ad amarla. Uno fra tutti Lukacs,  seppur nell’ammissione che quel modo in cui i personaggi si consumavano o si disintegravano costituiva la protesta più ardita che mai si sia pronunziata contro l’ordine sociale dell’epoca. Il che già rende immediatamente  comprensibile perchè l’epoca staliniana appena tollerasse Dostoevskij. Meno motivati continuano ad apparire i detrattori  Nabokov e Kundera, quest’ultimo in particolar modo offeso dagli eccessi del mondo dostoevskiano fatto  di cupi abissi e di sentimentalismo aggressivo. Ma uno si vantava di essere il nipote del comandante della Fortezza di San Pietro e Paolo in cui fu recluso lo scrittore e quell’altro è ben distante dalla comprensione della grandezza dell’anima russa. Entrambi poi, sono scrittori della contemporaneità al cospetto del Monumento e pertanto lontani da una visione seppur vagamente obiettiva.

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Ma, controversie a parte, vale comunque la pena di cogliere l’offerta contenuta nelle intenzioni  di Giuliano Montaldo di fare un film su Dostoevskij  per chi non sa nulla di lui, non fosse altro perchè, aggirati i rischi connessi, nulla viene sacrificato al movente didattico che qui si traduce in una esaustiva definizione della visione del mondo dello scrittore e dei suoi contemporanei, resa attraverso la narrazione, frammentata da flashback, di alcuni episodi della sua biografia e non soltanto nelle puntualizzazioni e nelle spiegazioni alle quali pure il racconto fa ampio ricorso.  Nella Russia di un secolo e mezzo fa, con i fallimenti di ogni istanza rivoluzionaria proiettati in una triste realtà, Montaldo ravvede analogie col presente. Dostoevskij è, in effetti, un buon tramite, con l’adesione ai petraševcy, il carcere, la condanna a morte tramutata in extremis (sai che delusione per lo zio di Nabokov) e il carcere siberiano, resterà per tutta la vita l’uomo capace di aderire  alle inclinazioni opposte e di darne una rappresentazione trascinante soprattutto nel caso in cui  se ne proponga una condanna, perchè in realtà, più che dover scegliere se stare dalla parte dello Zar o da quella dei terroristi, lui semplicemente opta per stare dalla parte della condizione umana a qualunque costo e di qualunque rango.Tante le cose belle di questo film dall’allestimento sontuoso, al cast di attori e tecnici incredibilmente bravi, alla frenesia dell’attentato imminente, assimilata alla frenesia della consegna del nuovo romanzo. Il giocatore. Da un’idea mai realizzata di Konchalovsky, cinquanta giorni di lavorazione e vent’anni di riflessione per il ritorno di Giuliano Montaldo alle sale e tra di noi. 

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I Demoni di San Pietroburgo è un film di Giuliano Montaldo. Con Miki Manojlovic, Carolina Crescentini, Roberto Herlitzka, Anita Caprioli, Filippo Timi, Patrizia Sacchi, Sandra Ceccarelli, Giovanni Martorana. Genere Drammatico, colore 118 minuti. – Produzione Italia 2007. – Distribuzione 01 Distribution

33 pensieri riguardo “Grandezza dell’anima russa

  1. ‘con questo uoltercapolavoro non si è battuto Silvio e in cambio si rischia di perdere Roma……GENIALE!’

    Di chi era questo commento illuminato? Ah…mi sa che era mio…..

  2. L’ho detto a febbraio, Cap.

    Poi la speranza mi ha iniziato ad annebbiare…

    Queste elezioni mi devono insegnare una cosa: che la prima sensazione che provo è al 90 % quella giusta.

  3. Io francamente avevo previsto il rischio, ma non pensavo si potesse realmente perdere…e invece ennesima cancellata sui denti….

    Cmq ho sentito appena adesso un portavoce del PD che affermava che la colpa della sconfitta è della sinistra radicale che non ha fatto approvare il pacchetto sicurezza….certo….ora che siamo fuori dalle istituzioni non avranno più problemi…..voglio vedere se sarà colpa nostra anche alle prossime elezioni. Se ci saranno. Secondo me qualcuno a destra prossimamente potrebbe chiedere di essere eletto per acclamazione…

  4. Candidatevi per le suppletive… chessò…il mago di Arcella,Merlino,la sensitiva di Roccasecca.

    Fate anche un altro esercizio :

    Immaginate la fine del governo Prodi (dopo tre giorni,quattro,cinque) senza alternative possibili.

    Prodi capo del governo?Con Arcobaleno e Dini e Mastella al seguito?

    Mi sarei astenuta io.

  5. Ci sarebbe molto da dire sulla fedeltà delle liste di rutelli: come candidato ha preso meno voti che con le liste (-1,3 %)… Mentre ad Alemanno è successo il contrario, + 1,0 %.

    Onestamente non me la vedo la sinistra radicale a votare disgiunto.

    Qualche franco tiratore si aggira anche dalle parti del loft.

    In realtà, contando i voti dell’altra destra Rutelli era dietro già al primo turno e ora scatteranno le peggiori dietrologie possibili.

    Anche se in fatto di sicurezza ci sono molti tabu criticabili sui quali abbiamo avuto delle posizioni sbagliate, credo che questa sconfitta dipenda molto ma molto dal Pd.

  6. Semplicemente un altro a caso, lasciando Veltroni al governo della città.

    Ma è un ragionamento un po’ dietrologico, perché a parte il convincimento iniziale (corretto, ahime’) ho cominciato a illudermi che avrebbe potuto vincere anche Rutelli.

    Non mi sto riferendo alla scelta di correre da soli, rispetto pienamente quella scelta del Pd e lo sai… Difficilmente da quel punto di vista si poteva fare diversamente.

    Mancano all’appello molti voti del primo turno: il colpo l’ha assestato la sinistra radicale o le liste civiche?

  7. Un altro a caso…e il problema della coalizione come lo risolvevi ( a parte che Veltroni è stato designato da un’elezione)

  8. Personalmente il dato del primo turno mi fa pensare (numeri alla mano) che il colpo non sia venuto dalla sola sinistra radicale.

    (Che se davvero ha giocato sporco ha segnato oggi, e non due settimane fa, la sua morte politica)

    Correggetemi se sbaglio, perché poi i Romani siete voi!

  9. Aspe’ Sed, mo non capisco più.

    Veltroni è stato designato Segretario politico del Partito Democratico a Governo Prodi agonizzante ma vivente, non automaticamente candidato alle (non previste, ma imminenti) elezioni politiche.

    E quale sarebbe stato il problema di un Veltroni che, richiamato dal senso del dovere del Governo di una delle città più importanti d’Europa, tira la volata a un altro esponente del Partito?

    Sempre mantenendo quella coalizione eh, non la sto minimamente contestando quella scelta.

    Mi stai mica dicendo che Veltroni era l’unico che non voleva la Sinistra Radicale coalizzata? Per me ce n’erano a decine che potevano fare la stessa scelta, e poi la scelta la doveva fare il Partito con il suo Segretario, non soltanto l’altro eventuale candidato.

    Il senso di responsabilità è sempre lodevole: non è sbagliato che si candidi il leader del Partito, anzi.

    Solo che mi pare assurdo che sia assiomatico che lo faccia.

  10. Preferisco parlare di responsabilità, perché non c’è niente di colpevole nell’essere coerenti e Veltroni in questi mesi lo è stato, bisogna riconoscerglielo, che ci sia piaciuto o no il frutto e il contenuto di questa coerenza.

    Però si può anche essere coerenti rischiando qualcosa meno, tutto qui.

  11. Rutelli (che lo ripeto sino all’ossessione è stato un buon sindaco ) peraltro designato con l’accordo dell’Arcobaleno,non piaceva.. per i soliti motivi del cavolo : chi diceva che era clericale,chi piacione e chi fanatico… vatti a leggere qualche numero di Liberazione arretrato e poi mi sai dire.La chiamata al voto si faceva sul trafiletto e poi in prima pagina si dava addosso ai braccialetti o ai discorsi securitari.

    Siccome il problema origina dal governo Prodi e dalla fragilità numerica del senato connessa al fatto che NESSUNO e dico nessuno ha mai considerato seriamente l’ipotesi di un caduta,quel che è successo dopo è stato tutto un correre ai ripari…nessuno avrebbe portato il PD al 33%, ( poi c’è Di Pietro) solo Veltroni avrebbe potuto.Eravamo a meno 22 in partenza….nel momento di peggior gradimento del centro sinistra…Lor signori sono in politica da qualche anno di meno,non voglio qui richiamare il vantaggio dell’esperienza : ma un sistema di connessioni è utile ad una valutazione complessiva.Qui come altrove,vendette a parte,si paga lo scotto dell’aver risanato il paese a costo di sacrifici,ciò significando un complessivo impoverimento.Se a perso Illy in friuli….

  12. Capè ma che voi? l’ho scelto io Rutelli? Io non lo avrei scelto se tanto lo voi sapè,e voglio pure vedere quando cazzo viene l’ora che due parole di critica le faccio pure io, visto l’incalzare.

    Ma altrettanto dico : se è stato scelto non sarà stato l’istinto suicida a guidare la gente.Ci saranno stati problemi….o so’ tutti diventati scemi?

  13. La sconfitta di Rutelli ha molte radici, che vanno in tante direzioni diverse.

    Ce n’è una che va nella direzione delle responsabilità del governo nazionale e ce n’è una che va nella direzione del rapporto con la sinistra.

    Mi sembra che il Partito (una volta lo chiamavamo così) non capisca più cosa vuole il suo elettorato e cerca di convincerlo che è meglio fare cose diverse.

    La gente di sinistra non ha votato Rutelli, mentre quelli di destra hanno votato Alemanno. E’ stata una vittoria al ribasso e noi abbiamo ribassato di più, ma perchè molti si sono rifiutati di fare la stampella a qualunque condizione.

  14. Il pacchetto di sicurezza ( che non è passato per un errore materiale) non c’entra…ma la sicurezza si ( anche se non siamo una città insicura).Secondo me questo è uno scoglio.Un altro è rappresentato dalle condizioni materiali ( che c’entra Roma non si sa, ma tant’è) e un altro dal candidato poco gradito…però credo pure che se ce ne mettevamo un altro non cambiava di molto e se fosse rimasto Veltroni avrebbe consumato il secondo mandato con un governo ostile ed una destra ringalluzzita.

    Morale : ce vole la ciccia.I voti, la gente convinta,non si governa il paese con poco scarto se la coalizione non è coesa ( senza dare colpa ad alcuno) e non si governa una città preoccupata come la nostra. Era fatale.

  15. Stanotte ho sognato che casa mia era diventata una trincea.Avevano divelto pavimenti e intonaco e sparavano dalle finestre.Io uscivo dalla stanza con la calibro 38 e dicevo a questi sconosciuti guastatori: ma qual’è il piano? Mica staremo aspettando che ricomincino a sparare…attacchiamo no?

    Il genio militare….Poi dice che uno va a farsi un bel sonno la notte…per riposare.

  16. aho e piantala…Rutelli è una scelta collettiva o qualcuno ha puntato la pistola a qualcuno?E allora…non giochiamo agli orfani diseredati…e poi ripeto, grandi scelte non c’erano.

  17. io non so piu’ che pensare. E neanche me la sento di dare addosso al Rutello, che magari sapeva pure d’andà a fà il capro espiatorio.

    Hanno pagato le azioni di guerriglia advertising, le incursioni nelle caserme, sbattere le donne violentate in prima pagina senza scrupolo alcuno. Noi non siamo capaci di fare robe simili.

  18. Che ne sai.Da ragazzino frequentava la casa di Julius Evola a Corso Vittorio dove tutti insieme si davano all’esoterismo….i camerati romani hanno questo vezzo.Poi Evola morì e loro continuarono con un discepolo…potrei riempire un centinaio di post con la storia della destra romana…magari la tosse te l’ha fatta venire il discepolo di Evola

  19. Ma il problema sicurezza sta in televisione, non nella città.

    E comunque se per vincere le elezioni bisogna militarizzare le città, fare il muro intorno ai ghetti, con tanto di cancello da chiudere dopo una certa ora, allora preferisco perderle le elezioni.

    E’ vero, per vincere bisogna avere i voti, ma per avere i voti bisogna avere le idee. In campo sono stati messi progetti elettorali e non idee.

    Comunque serve tutto, anche un bel calcio negli stinchi e togliersi dalle palle qualcuno che non ha capito che non ha più la capacità di elaborare idee nuove.

  20. A Roma con tutti gli stranieri che abbiamo ce la siamo cavata bene attivando una serie di misure serie…assai più che a Milano, ma se qualcuno fa leva sul sentimento xenofobo non è un problema di progetti,è un problema di minare la sicurezza della gente..francamente l’unica cura è omeopatica,siccome Alemanno non ha la bacchetta magica e le cose rimarranno come sono e anche peggio..forse questa è un’occasione per capire …nei quartieri ha mandato gente a dire basta con gli zingari…è un progetto questo?E come gli si risponde?Come piazzi una parola ti danno del buonista…

  21. magari va a lezione dal sindaco Tosi a Verona. Quello ci ha saputo fare, con la lista leghista mascherata da lista civica. E tutti a votarlo, era mica la lega.

    E come portavoce ha persino un giornalista ex dell’Unità.

    Qua la gente studia e noi si dorme.

  22. La spiegazione l’ho dovuta prendere da un giornalista di Mediaset e rileggerla da sinistra.

    Il dato di fatto è che la gente si sente insicura. Ma è una insicurezza composita che riguarda la sicurezza in senso stretto, il lavoro, la casa, il mutuo.

    Il giornalista di cui sopra faceva notare che in tutto il mondo la globalizzazione ha avuto l’effetto di annullare quasi il ceto medio e schiacciarlo verso chi è ricco o chi è ai limiti della povertà.

    Rileggendolo da sinistra si è formato una nuova forma di proletariato che non ha consapevolezza di classe e non ha rappresentanza sociale (tutti i politici di sinistra vengono da ceti medio-alti).

    Non si è riusciti a far accettare alla gente che questo nuovo stato di povertà (proletariato) non è incidentale, ma strutturale.

    Su questo dovremo lavorare nei prossimi anni a sinistra, far accettare che ci sarà una inevitabile contrazione del benessere nel nostro paese (e in gran parte del mondo occidentale). D’altra parte questo avviene secondo la logica della ridistribuzione della ricchezza…

  23. Ma questo Guerr. è un problema reale che però non ha riguardato in particolare il voto di Roma .Insomma non è che Zingaretti ,sconosciuto ai più nella mia città, possedesse requisiti di rappresentanza sociale più di quelli che possedeva Rutelli. Noi sappiamo però le difficoltà incontrate nel proporre Rutelli ai cittadini, per motivi da una parte superficialmente ideologici dall’altra di poco appeal per i desiderosi di discontinuità.Molti fattori concorrono all’insuccesso ma c’è di bello che a parte la discontinuità ( quella ci sarà eccome) che andrà ad abbattersi sempre sui ceti deboli,l’alternativa Alemanno non offre grandi prospettive.In parte è Guazzaloca…voi sapete bene…

  24. Khinna stamane ci si accusa di essere salottieri…e vabbè ..ma seppure fosse,non è che certe inclinazioni dipendono dal governo. La cicoria la lasciamo ad Alemanno e soprattutto a suo suocero,noi si continuerà a fare la solita vita.Con buona pace di quelli che pensano che chi in salotto ci è nato possa un giorno spostarsi in cucina.

  25. Purtroppo tanta gente assimila distrattamente ciò che martellano i media; se il problema questo semestre è la sicurezza, tutti si vive nell’insicurezza generale..anche se il numero degli omicidi è quasi dimezzato. Lo so che è semplicistica, ma essendo il voto collettivo, bisogna aver presente che la collettività spesso ragiona in maniera semplicistica…no?

    La sinistra ha ideologie che non proprio si sposano con il bene privato concepito come arricchimento del proprio orticello.

    ps: il mio compagno ad aprile zerosei fece una scommessa con un collega sostenendo che il gov.prodi sarebbe caduto entro 2 anni… vedete voi quanta sf**a ha portato..

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