Greetings from Sherwood

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Sherwood

Certo la Robin Tax – tassare i ricchi per redistribuire ai poveri – suggestiva e tanto accattivante da essere stata lo spot di parecchie  campagne elettorali  americane, consta di un solo trascurabile inconveniente : quello di essere una tassa che facilmente si ri-trasferisce sui cittadini sotto forma di aumento dei prezzi. Sperare che la Compagnia Petrolifera XYZ, si arrenda al balzello senza rivalersi sui consumatori, appartiene all’area della  leggenda quasi quanto l’arciere di Sherwood. E che l’intera trovata sia invece, in tutto e per tutto, degna di Giovanni il Re Fasullo d’Inghilterra e dello Sceriffo di Nottingham , è indicato dalla scarsa reattività  alle variazioni di prezzo tipica della domanda di carburante. I consumatori per difendersi dovrebbero cambiare radicalmente abitudini, ci vorrebbero anni per spegnere qualche luce e chiudere le macchine in garage, quindi XYZ ha tutto il modo di praticare gli aumenti  che vuole, senza particolari preoccupazioni di  contraccolpi sulle quantità vendute. E’ vero che Tremonti  nel Decreto ha fatto inserire un articolo  in cui espresso è il divieto di traslare le maggiorazioni d’imposta sui consumatori ma è altrettanto vero che ampi settori del mercato energetico, non essendo regolamentati non sono altresì soggetti a prezzi amministrati in virtù di direttive comunitarie….come dire: un cortese invito del Governo ma niente di più. La metà dei proventi di questo prelievo sarà destinato alla copertura finanziaria delle carte prepagate per generi alimentari e bollette. Il resto prenderà altre strade ( ignote al momento) . Nulla è dato sapere dei beneficiari, se non che verrà seguito un criterio anagrafico e anche qui, non è ben chiaro perchè solo agli anziani  e non ai giovani disoccupati per esempio, ma soprattutto perchè lo Stato dovrebbe sobbarcarsi  dell’onere organizzativo – stampa distribuzione gestione amministrativa delle card –   quando potrebbe erogare direttamente i quattrini agli aventi diritto. Nelle pieghe della Robin Tax, ci sono macchinazioni a non finire, dalle royalties per l’estrazione del petrolio su territorio nazionale, al prelievo sulla rivalutazione delle scorte di magazzino ( che non sono tutte su territorio oltre che costituire in gran parte, l’intoccbile riserva strategica )  all’incremento dell’IRES sull’intera filiera petrolifera (dalla produzione alla distribuzione) e sulla stessa generazione e commercializzazione dell’energia elettrica. Ma non sarebbe stato più semplice attingere dai dividendi che lo Stato deve incassare dall’ Enel e che oltretutto sarebbero stati soldi veri già pronti per l’eventuale uso? Evidentemente si, ma allora avrebbe dovuto davvero pagare lo Stato.  Alla fine della fiera nessuno conosce l’importo del gettito ma una cosa è certa : che nonostante tutti i marchingegni non sarà elevatissimo e che  le card saranno finanziate dall’aumento dei prezzi. Altro che socialismo reale tremontiano. Da noi agli anziani insomma,  non senza l’importante mediazione pubblicitaria di Tremonti Nottingham. E con questo il governo ha messo a posto anche  i poveri. Va a dir male della creatività  e della sveltezza ( nove minuti di consiglio dei ministri) che qui a Sherwood – per chi non se ne fosse ancora accorto – è tornato a splendere il sole.

Nell’illustrazione la foresta di Sherwood.Quella vera.

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