Un libro necessario

Un libro necessario

goliarda

Sono molto felice del successo, ancorchè postumo, del libro di Goliarda Sapienza L’arte della gioia e del fatto che in virtù di questo sussulto editoriale, si sappia di lei, della sua vita, del suo tragitto, in ogni caso, fuori da tutti i tracciati. Goliarda mi aveva interessata all’inizio degli anni ottanta con un libro che poi si rivelò straordinariamente efficace (e vero) sul carcere, titolato L’ Università di Rebibbia,  racconto in presa diretta su una realtà che è condensato e specchio fedele di conflitti e storture sociali ( questo era, è , sarà, se nulla cambia, la reclusione di cui oggi si intenderebbe fare uso indiscriminato ). Ma più di ogni altra cosa, è stata la spina dorsale della sua scrittura ricca e vitale, il suo punto di vista orgoglioso e ostinatamente dalla parte delle donne a determinare in me la voglia di conoscere il resto della sua produzione artistica. Vennero altri libri, egualmente caratterizzati dall’ampio respiro di una visione del mondo straordinaria e differente e infine, nel 1988 l’Arte della gioia, un’opera costata a Goliarda dieci anni di lavoro, rimasta nel cassetto per altri venti  perchè rifiutata dagli editori e infine pubblicata da Stampa Alternativa e, purtroppo, passata quasi inosservata. Solo nel 2005 dopo essere stata tradotta in Francia per l’editore  Viviane Hamy e aver venduto, in meno di tre mesi, 72.000 copie, diventa un caso letterario. Ma Goliarda è oramai morta. Un epilogo classico. Un tipico nella sua vicenda umana.   Ora, qui da noi, grazie alla pubblicazione con Einaudi, c’è una gara entusiastica a definire il romanzo un Gattopardo o un Horcynus Orca al femminile. Ma non bisogna dar retta :  sono vezzi della critica che lasciano il tempo che trovano. Il fatto vero è che l’Arte della gioia è un’opera come nessun’ altra, talmente originale da rendere inopportuno qualsiasi paragone. Protagonisti  la grande ansia di vita e una commisurata curiosità verso il mondo di Modesta, donna siciliana forte, determinata, consapevole dei suoi desideri e del suo corpo che farà della ricerca del piacere un insostituibile strumento di conoscenza e libertà e una vera e propria Arte. Amerà uomini e donne in un ampliamento del concetto d’amore che ne vede rafforzati i contorni. Mentre sullo sfondo si avvicendano i fatti di cronaca più importanti dell’inizio del secolo scorso – eros e politica sono  connessi e tenuti insieme da un irreprimibile istinto libertario – si materializza anche il raggiungimento della gioia e la difesa della propria libertà; . Un romanzo, com’è stato scritto, che  insegna a desiderare. Dunque : un libro necessario.

Un pensiero su “Un libro necessario

  1. opinione personale ;) dissento sull’Arte della gioia, libro che ho trovato insopportabile, spero però di leggere l’Università di Rebibbia.

    Naturalmente non dissento per nulla da Goliarda Sapienza! gran donna davvero

    ciao

    k

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