…e vai con Wagner

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Bryan Singer, regista di rango alla prova di thriller emozionanti – The Usual Suspects, Legal Eagles, X Men – qui si cimenta con il filone sempreverde dei film sul nazismo, mentre dello stesso Genere stanno per arrivare qui da noi anche altri esemplari  – Good, Ingloriosous Basterd, The Reader – avendo il pubblico italiano già visto DefianceIl bambino dal pigiama a righe. Tutta colpa dell’11 settembre –  dicono – e del ritorno di quel senso di smarrimento e di morte per niente che l’idea delle stragi naziste implica.

Film preceduto e seguito da polemiche a non finire – germaniche specialmente – circa l’opportunità che un esponente di Scientology interpretasse il ruolo di un eroe nazionale ovvero gran preoccupazione per la lunga teoria di disgrazie, contrattempi e abbandoni  durante la lavorazione. Tutto questo fino alle varie Première europee, allorquando al consueto repertorio di rumors  si è aggiunta – nonostante la pignoleria degli sceneggiatori –  la Madre di tutte le Querelles, quella sull’attendibilità storica, sui buoni e sui cattivi etc etc etc

Ciò che invece non è per niente chiaro e che nemmeno William Shirer, storico del Terzo Reich,  rivela, è come fu  possibile che nell’ambito dell’operazione Valchiaria – uno dei dieci o dodici tentativi, purtroppo andati a male, di putsch contro Hitler – l’innesco dei due ordigni da sistemare nella Wolfsschanze, sia stato affidato ad un orbo, con una mano sola e due dita mancanti da quella cosidetta buona. Tale era la condizione di Herr Kolonnel von Stauffenberg – il protagonista – all’epoca dei fatti.

Per il resto su Claus Philipp Maria Schenk Graf von Stauffenberg,  Shirer scrive che il ripensamento sul nazismo fu un po’ troppo tardivo e il complotto fortemente sospetto di voler semplicemente sostiruire un gruppo di potere ad un altro, volendo i congiurati eliminare da quel regime solo gli stermini, tenendosi però tutto il resto. Cioè l’idea della Grande Santa Germania.

Mentre altri invece sono convinti che la congiura fu ordita per instaurare una sorta di  regime liberaldemocratico e che il colonnello Claus fosse un eroe. Coraggioso invero lo fu, ma sfortunato oltrechè obiettivamente impedito da quelle sue menomazioni. Ragion per cui, non riuscì ad innescare la seconda delle due cariche previste. Inoltre la riunione presieduta da Hitler non si tenne in quella stanza  ma altrove, poichè era luglio e faceva caldo. L’esplosione ci fu, ma il Führer se la cavò con qualche graffio. I congiurati invece furono passati per le armi il giorno stesso.

Ma qualunque sia la valutazione su Von Stauffenberg e su Cruise, legnoso & assorto, del resto come sempre –  atteso che un conte tedesco elegante ed austero, appartenente alle alte sfere militari, non è che esprima tanto di più - sarebbe un errore pensare a questo film come un prodotto scontatamente hollywoodiano. Molto perchè risente della documentata ed elegante regia, molto perchè il racconto poggia su di una ricostruzione accurata e su ipotesi razionali  in cui i personaggi non risultano, tutto sommato, centrali, col risultato che il rischio retorico santificante sfuma nella storia o nelle storie. Che poi è quel che più conta.  

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Operazione Valchiria è un  film di Bryan Singer. Con Tom Cruise, Kenneth Branagh, Bill Nighy, Tom Wilkinson, Carice van Houten Titolo originale Valkyrie. Thriller, durata 120 min. – USA, Germania 2008. – 01 Distribution

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