Se l’Eden è a ovest

Se l’Eden è a ovest

Il clandestino Scamarcio – accusano con severità e pedanteria, i Soliti  – è troppo bello e levigato per essere vero. E dall’ex fuggiasco Gavras, ci si aspettava uno stile di denunzia più incisivo e  militante. Ovvero come introdurre un film sul Pregiudizio attraverso una serie di Stereotipi.

Ma Costa  – splendido ottantenne, ex fuggiasco dall’orribile dittatura, oramai parigino di adozione – pensa a Omero e a Charlot,  distribuendo ampie citazioni  nel racconto, ma soprattutto affrontando volutamente  un tema drammatico – l’immigrazione –  attraverso l’uso di registri narrativi inconsueti.

Ribaltando, l’ottica abituale,  approfittatori, violenti e  stupratori, appariamo noi, ovvero coloro che, in tutti i modi,  cercheranno di appropriarsi del giovanotto immigrato per sfruttarne le prestazioni e le capacità. Il clandestino così, da detestato intruso, diviene oggetto del desiderio. Nemmeno troppo oscuro.

Tra favola e metafora si snoda la vicenda del balcanico Elias che imbarcatosi per necessità  su una delle tante carrette del mare, sogna di raggiungere quello che per lui rappresenta l’Eden : Parigi, vissuta come luogo di tollerante accoglienza.

Gavras qui è abilissimo nel maneggiare il tema del Pregiudizio che non  limita alla pura  rappresentazione ma che serve sul piatto d’argento a  spettatori inconsapevoli, fabbricando con cura un clima di attesa del Peggio che poi si adopera a risolvere in un modo differente.

Una serie di brillanti trovate – Elias conosce solo una decina di parole in francese, parla pochissimo e quando gli capita, si esprime in un lingua inventata – crea gags divertenti che hanno l’andamento delle comiche.

Nel finale Elias è negli Champs Elysées, ha una bacchetta magica tra le mani,  la polizia alle spalle e davanti a sè la possibilità di accendere le luci della Tour Eiffel…

Omaggio ..agli emigranti gente che affronta mille peripezie per inseguire l’utopia. E’ necessaria grande personalità per lasciare tutto e arrivare in un paese in cui non sei nessuno e io volevo togliere al popolo dei clandestini un po’ di pesantezza, l’alone del pericolo…

Costa Gavras

Verso l’Eden è un film di Constantin Costa Gavras. Con Riccardo Scamarcio, Juliane Köhler, Ulrich Tukur, Anny Duperey, Antoine Monot Jr., Eric Caravaca, Michel Robin, Konstandinos Markoulakis, Florian Martens, Ieroklis Michaelidis, Bruno Lochet, Kristen Ross, Odysseas Papaspiliopoulos, Léa Wiazemsky, Tess Spentzos, Stella-Melina Vasilaki, Gil Alma, Marissa Triandafyllidou, Mona Achache, Alexandre Bancel, Igor Raspopov, Ina Tsolakis. Genere Drammatico, colore 111 minuti. – Produzione Grecia, Francia, Italia 2009. – Distribuzione Medusa –

16 pensieri riguardo “Se l’Eden è a ovest

  1. Boh, si è “decapitato”…dicevo

    che stavolta allora ci si puà dimenticare dello Scamarcio dei film alla Moccia & Co .

    Tra l’ altro ha già fatto altri film interessanti, ma io non riesco a non affiancarlo a quel cliché. Dovrò ricredermi.

    Nons apevo che Costa-Gavras fosse ancora in attività! Bene.

  2. Succede che Gavras vuole assolutamente Emile Hirsch ( quello di Into the wild) per questo ruolo di Elias, ma Hirsch è occupato.

    Guarda “Romanzo criminale” e vede Scamarcio, comincia a cercarlo in Italia ( ma Scamarcio è a Parigi) dopo lunga e penosa malattia lo trova ( si presume dietro casa) e pensa bene di chiedere consiglio alla Golino (ignorando che stanno insieme) lei si barcamena etc etc

    Beh che non si dica che Gavras vive tra le nuvole e comunque Scamarcio continua a fare il sex symbol, non c’è niente da fare.

  3. ma domenica sera a Che tempo che fa, Scamarcio è stato molto spiritoso con la Littizzetto. Un bel siparietto con la Lucianina che stroncava ogni passaggio di Si fossi foco….

    Forse la scamarciaaaa sta crescendo

  4. Comunque …a me Scamarcio non dispiace, non ho visto i suoi film peggiori ma quel che ho visto sembra decente…come disse la Golino a Gavras, se ben diretto, è bravo!

  5. Lui non è proprio uno zero, anzi, in Mio fratello è figlio unico è stato proprio bravo secondo me.

    Forse non è molto versatile, ma questo lo accomuna a colleghi ben più apprezzati e osannati di lui.

  6. è vero, paps

    Mio fratello è figlio unico è stata una bella prova. Peccato che Germano lo abbia oscurato però.

    Lo aspettiamo alla prossima, se è bravo verrà fuori.

  7. Ma non bisogna confondere il ruolo con l’attore, Germano nel film di Lucchetti aveva una parte decisamente più interessante . Ma figurati se il regista, anzi se quel regista, li avrebbe lasciati gareggiare liberamente.

    E poi stronzatine e film sbagliati li ha fatti anche Germano….

  8. Senti, esco un attimo da Scamarcio, per porti una domanda angosciante!!

    Ma non mi dirai che le Desperate sono terminate qui, per quest’ anno…

    E che diavolo ci “azzeccava” quell’ultima puntata sul tuttofare uscito come un fungo dal nulla eterno???? Trattato come se fosse stato l’ amico d’ infanzia?????

    O tu che stai addentro alle secrete cose , non mi dirai che finisce così senza un vero perché….Sic.

    Non mi dirai che gli sceneggiatori sono arrivati alla frutta ( come illaziona mio marito) , vero?

  9. Sky è indietro di tre o quattro puntate rispetto alla ABC americana.

    Dopo il “Tuttofare”, lì ne sono state trasmesse altre, quindi nessuna crisi creativa.

    Posso solo intuire che poichè quella puntata si trova a metà della serie Sky abbia intenzione di mandare la stessa in due tempi..

    Ah questi americani…cosa non farebbero per tenere desta l’attenzione. In effetti il Tuttofare arriva in un momento chiave della saga, è una specie di spartiacque, corrisponde a una specie di manovra di raffreddamento.

    Però la 5 serie non è male, mi piace più della 4.

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