La madre dello sposo

La madre dello sposo

Stamane ho ricevuto un cartoncino  rettangolare :  X e Y sono felici di annunciare il loro matrimonio, Sala Rossa in Campidoglio il giorno tale, RSVP etc etc. Anche se me l’aspettavo – avendo solo da poche ore chiuso con fatica una trattativa/duello, all’ultimo bicchiere di calvados compreso nel prezzo, con un – soi disant –  maître  e una seconda  a colpi di zagare, con un fioraio, roba che Bernocchi mi fa un baffo – l’evento ha prodotto lo stesso un certo effetto, non dico che ho bagnato di lagrime le sparpagliate carte ma insomma…che vogliono ‘sti due da me?

E fu proprio così  che in men che si dica, diventai a tutti gli effetti : la madre dello sposo.

11 pensieri riguardo “La madre dello sposo

  1. Eddai….!!!!!!! Ma che bello…

    Senti, io tremo all’ idea che queste attuali convivenze si trasformino in qualcosa di formale, perché non mi fido di me.

    Potrei versare lacrime dal Manzanarre al Reno e sarebbe imbarazzante….

    Ma per il momento sono eventi lontani!

    Un abbraccio, Sed, a te e agli sposi e, quando avrò l’ occasione di ritornare nella Capitale, voglio vedere le foto!! ;-)))

    A quando un “blog segreto” su cui raccontare, con il tuo umorismo, i retroscena della cerimonia? ;-)

  2. Ovviamente quella di sotto ero io, Liana !

    Ma che stress non riuscire più a fare la verifica della password……. >:-((

  3. Sed, non oso immaginare che tipo di calvado normano latita a Roma, se fai un saltino in Emilia ti farò venire io le lacrime agli con la mia riserva extra controllata all’origine…effettivamente deve fare strano questa cosa di diventare suocera ufficialmente…

  4. Le mie incombenze non andranno oltre la trattativa col fioraio e con il maitre per sventare il rischio del menù malassortito o irrispettoso del melting pot che è diventata la nostra famiglia con relativo cotè, nel frattempo.

    Abbiamo esigenze differenziate tra l’altro, per via degli ospiti.

    Tra kasher, musulmani, vegetariani e allergici ci è voluta la mano del cielo e uno chef presumibilmente cresciuto nella striscia di Gaza.

    Per il resto c’ho un’agenda di lavoro di qui a giugno, schifosa, per cui dovranno fare da soli.

    Vedrai che ti verrà da piangere per quello che sono diventati i matrimoni, tra voli di farfalle, bomboniere provenienti direttamente da Las Vegas, carrozze con tiro a quattro, automobili, orchestre spettacolo e torte nuziali a pois.

    Per questo si è optato per una cerimonia trasgressiva : in bianco con i fiori d’arancio.

    Andiamo sul tranquillo, evitando di convocare l’unità coronarica mobile per gli anziani ad ogni stranezza.

    Per il resto facciamo tutti un atto di fede, i tempi sono quelli che sono, gli sposi sono rigorosamente precari e noi siamo qui…pronti ad “alimentare” la speranza.

  5. Dizzy alla fine con un piccolo ritocco nel prezzo ho strappato anche lo

    Château d’Yquem con la torta.

    Accanto ai bicchieri metteranno un ditale, poi passa il sommellier con il contagocce.

    Suocera? Io sono nata suocera..lo sanno tutti.

  6. Magari. Il ristorante non fa entrare una spilla che non provenga dalle sue dispense o cantine o forzieri o quel che è.

    Puoi ordinare anche patè di fegato di formiche della Papuasia, te lo fa avere, ma provvede la loro organizzazione e allora…ogni beneficio economico se ne va.

    Tra i miei amici ho importatori di vino, magari avessi potuto servirmi di loro.

    Comunque io prendo nota eh Dizzy ,il quarts de chaumes lo conosco ma questo Baume de Venise non credo, colmerò la lacuna quanto prima.

    ( e comunque per i vini…viva la Francia!!!…shhht)

  7. Ho capito che all’est devono affrancarsi da decenni di frittelle ( peraltro buonissime) e di torte sabbiose, ma tutta insieme la vogliono ‘sta catarsi?

    E quei pasticceri? Artisti prestati all’Ignominia….ma pur sempre artisti

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