Un mare di detriti

Un mare di detriti

Strano modo di concepire l’Informazione come indispensabile  e preziosa, nel momento in cui s’incarica di fare da cassa di risonanza  alla Versione Ufficiale,  e irresponsabile – anzi indecente –  quando manifesta un punto di vista differente  rispetto alle martellanti celebrazioni governative con soccorsi e soccorritori  tempestivi, angelici ed efficientissimi.

A dire il vero non se ne può più. In questo paese ogni minimo tentativo di comportarsi come una comunità coesa, responsabile  e pensante,  annega invariabilmente in un mare di retorica. E se sopravvivesse ancora qualche dubbio sulle intenzioni del governo di servirsi del terremoto per trasformare le operazioni di soccorso, nell’ ennesimo miracolo dell’Era Berlusconi ter, basterebbe leggere le reazioni indispettite nei confronti di una trasmissione televisiva che si è solo limitata a denunziare alcune disfunzioni  attraverso le testimonianze dirette di chi ne ha dovuto sopportare i disagi, per tirare le conclusioni del caso. C’è dietro a tutto questo furore , un’idea di pubblico servizio da riconsiderare. O magari  di Pubblico tout court

Ma peggio del consueto ricatto che oppone la generosità dei volontari o lo spirito di servizio delle forze dell’ordine al fatto che, ancora  fino a ieri, mancavano l’acqua e le stufe nell’ospedale da campo di Piazza d’Armi –  come se tra i due eventi ci fosse relazione – c’è solo questa insensata richiesta di silenzio –  taccia la politica, tacciano le voci dissonanti – Godiamoci quest’altra favola bella del paese solidale e unito di fronte alla furia di elementi talmente imperscrutabili da rendere inutile la seppur minima forma di prevenzione.

Centotrenta sono i comuni abruzzesi  colpiti dal sisma, di molti non conosciamo nemmeno il nome, nonostante le numerose troupes e la consistente squadra di inviati di stanza in zona, troppo impegnati a segnalare le mosse del presidente del consiglio che consola gli afflitti e glissa sulle responsabilità. Lui non ha la bacchetta magica ma voi inviate i quattrini e soprattutto  non pensate alla politica. Chissà di che materia sono fatte  le virtù civili  tanto care ai media di questi tempi.

10 pensieri riguardo “Un mare di detriti

  1. Insomma, da quanto capisco ed ho letto hanno sciacallato su questa tragedia per farsi pubblicitá e dire quanto sono buoni e bravi. Quanto mi fanno schifo…

  2. l’ultima è che il gettito fiscale è diminuito (guarda un po’) come dicevano quelle cassandre di sinistra.

    E allora dove pigliare i soldi? Amato (quello dell’esproprio dai c/c nel 2001) consigliava l’una tantum, pare che gli italiani avrebbero gradito.

    Santoro se l’è cavata (dimenticano che sta là per volontà del giudice che lo ha reintegrato), Vauro ha fatto l’agnello sacrificale. Ma a parer mio stavolta l’aveva fatta fuori dal vaso.

  3. A me non è sembrata una trasmissione particolarmente aggressiva, persino Vespa due giorni prima aveva denunziato le disfunzioni e intervistato il tecnico preveggente con il medesimo atteggiamento di relata refero, neutro cioè.

    Vauro appartiene ad altro filone.

    La verità è che quando sono in campagna promozionale costoro non vogliono essere contraddetti.

    E siccome sono SEMPRE in promozione….

  4. La trasmissione è stata quieta, solo che hanno toccato Bertolaso e giammai, si scatena sempre il finimondo.

    Si chiama Protezione Civile ma qualcuno la tratta come la protezione divina.

    Le vignette di Vauro erano molto belle, e lui molto triste davvero: poi negli ultimi mesi è diventato una mammola, rispetto alla simpatica carogna (a volte un po’ esagerata) di qualche anno fa (ricordo sempre una orribile vignetta contro Fassino che il giorno prima era stato preso a bottigliate a Roma sull’Iraq)

    In compenso ci risorbiremo la Guzzanti.

  5. Certo da una parte è un autogol, chiunque abbia visto altre trasmissioni ha potuto apprendere di disservizi.

    Credo ognuno pensando ad una organizzazione complessa, difficile da mettere a punto in poche ore e per 130 tra frazioni e comuni.

    E poi c’era molto da dire su quanto doveva essere predisposto dalle amministrazioni locali ( senza soldi) prima di passare a Bertolaso ( che s’è dovuto inventare le aree e gli attacchi dell’acqua prima di cominciare).

    Questo Santoro lo ha evidenziato.E persino De Magistris ha mantenuto un profilo sobrio.

    Insomma un quadro disastroso ma solo perchè rappresentato come “tutto va ben madama la marchesa”.

    La Guzzanti? Embè quella è difficile sospenderla. Non è nell’organico.

    Peggio per noi comunque

  6. invece la Guzzanti è stata sospesa per parecchio tempo. Non ha caso il commentatore numero 7 dice ci risorbiremo…

  7. A me la Guzzanti non piace, l’ultima volta che l’ho trovata divertente imitava Valeria Marini.

    Dunque qualche anno fa.

    Questo non significa che debba subire ostracismi, dei quali, credo se ne freghi abbondantemente. Una che in tre anni riesce a fare due film in questo paese, o è Pupi Avati vestita da donna o è assai privilegiata. Poi ci sono gli spettacoli etc. Disoccupata non resta.

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