Barbasprechi

Barbasprechi

Inutile ogni questione di attendibilità storica – anche se sbertucciare un medievista di rango come Franco Cardini, non è stato il massimo del fair play – Niente di strano che il cinema rimaneggi la realtà. E nel momento in cui lo ammette, niente di male.

Non c’è  bisogno di aggiungere molto altro al Barbarossa di Martinelli, il film è stato già abbondantemente strapazzato dalla critica – tranne – cela va sans dire mais ça va mieux en le disant, da quella de Il Giornale che l’ha trovato uno dei migliori film italiani contemporanei.

Solo ci sarebbe capire con quale faccia tosta  si parla di sprechi, cinema assistito, culturame e sciopero del canone, quando RAI Cinema ha investito insieme al Ministero della Cultura, trenta milioni di dollari per un’opera così priva di dramma da non poter nemmeno essere definita di regime.

Senza scomodare la Riefenstal, mai visto Ettore Fieramosca, Scipione l’Africano e Luciano Serra pilota? Anche le celebrazioni sperticate richiedono originalità e mestiere. (Nell’illustrazione Angela Molina con un’espressione in cui lo spettatore potrà, guardando il film, facilmente rispecchiarsi)

6 pensieri riguardo “Barbasprechi

  1. tempo fa si parlò di Martinelli in modo non molto lusinghiero durante le intercettazioni telefoniche in cui si parlava di fanciulle e di raccomandazioni. Mi pare proprio quello con Saccà. E’ venuto alla luce quindi il capolavoro. Non credo che lo vedrò

  2. O.T.
    serve aiuto per spiegare al pargolo in maniera acconcia (lo stavo menando) perchè e come il nostro premier non è stato eletto dagli italiani.

  3. Oramai mi faccio battere sui tempi da Diamanti.
    Ma ieri non c’ero e così sarà oggi e con ogni probabilità domani, meno male che le risposte si trovano lo stesso.
    Per il resto tutto è nel marasma più completo, il genitore è stato dimesso ma il futuro non si prospetta roseo, mentre il resto incalza –  tutto urgente, indifferibile, irrinunziabile –  come se niente fosse.
    Sto per brevettare la scoperta dell’ubiquità. Mentre per i sensi di colpa in ogni direzione, mi hanno già  assegnato una prestigiosa cattedra ad Harvard.

  4. è quella che chiamerei una vita piena, sed.
    Il punto è che tutto passa, per poi ricominciare daccapo da un altro verso.
    Anche qua c’è un po’ di macelli. Finito col marito si ricomincia col fratello.

  5. Vedrò, prima o poi, Barbarossa, se non altro per contiguità geografica con i luoghi da lui calpestati! ;-)
    Per il resto, spero che le situazioni casalinghe non siano pesanti…

    Sai che ieri scrivendo una mail ad una mia amica, mi sono resa conto che almeno metà era occupata da notizie sulla salute e di Tizio e di Caio e su visite ecc ecc, ! E, per fortuna, si sta tutti mediamente bene…..
    Se questa è la prospettiva, immagino in un futuro prossimo…

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