Armamentari per critici letterari e dilettanti

Armamentari per critici letterari e dilettanti

TextArc è un software strabiliante che trasforma il libri in dipinti interattivi.L’idea è semplice, a suo modo.L’opera letteraria viene trasferita  in un’ellisse,riga per riga, e poi parola per parola.Il software legge il testo e dispone le varie parole nei pressi delle righe in cui appaiono.ogni volta che la parola viene ripetuta va apiazzarsi in un punto mediano tra le varie apparizioni,come se fosse aggrappata con elastici alle righe in cui compare..Se un certo termine ricorre in tutta l’opera diventa sempre più evidente e centrale nell’ellissi.Non solo.Mentre carica il libro TextArc evidenzia con linee che variano dal viola al giallo le molteplici e spesso segrete relazioni che le parole intrattengono con il testo.Rapporti non solo spaziali o lessicali ma anche in qualche modo semantici (dita rosate ed aurora nell’Odissea formano una specie di grumo e persino psicologici quando riguardano i nomi dei personaggi,il nome father  appare per esempiomeno brillante ma assai legato ad Amleto che occupa la posizione centrale.Oltre a trasformare il libro in una specie di dipinto digitale e quindi offrire un contraltare visuale all’analisi letteraria,il software ha il merito di preservare le caratteristiche tipografiche e strutturali dell’opera in questione.Analizzando Alice nel Paese delle Meraviglie per esempio,ci si accorge che la struttura è analoga a quella del Satyricon di Petronio Arbitro.Il personaggio centrale fa alcuni incontri con altri personaggi e poi li abbandona per incontrarne altri.Un nugolo di altre funzioni possibilità di vedere concordanze,frequenze e di leggere normalmente il testo completano il software.Oltre all’Amleto e Alice che sono testi “finiti” del sito sono migliaia le opere disponibili alle consultazioni,TextArc pesca direttamente nel database Project Gutemberg,il più grande archivio digitale di libri presente in rete.La lingua italiana presenzia con la Divina Commedia e l’Orlando Furioso.Tutto il sistema è  interessantissimo resta solo da capire se alla spettacolarità corrisponda un effettiva utilità, cioè se la base lessicografica lasci intravedere possibilità di costruire reti semantiche vere e proprie.In Italia si sono sviluppati  analoghi strumenti,uno su tutti Liz ,La letteratura Italiana Zanichelli che è un programma di concordanze e frequenze molto duttile,ricorda TextArc ma senza la grafica.L’informatica oramai più che aprire nuove prospettive alla critica, fa parte del suo armamentario e anche se dati e statistiche suscitano ancora perplessità tra gli addetti, in un recente convegno a Lione l’immissione della parola “mare” nella Liz ha portato a conclusioni inattese e cioè che al di là del mare retorico o poetico il mare quello vero se si eccettua il  “Marco Polo” è assente dalla letteratura Italiana.Tuttavia il problema è che la conoscenza non è riducibile a dati e informazioni e che gli strumenti non sono mai neutri.Nel momento in cui si costruisce uno strumento per analizzare qualcosa si costruisce anche l’accesso a quella cosa.la vera prospettiva nuova perciò non è filologica,ne’ critica è cognitiva.Ridefinisce i confini tra  vedere e capire ,tra immagine e idea : due concetti che filologicamente hanno la stessa radice “L’intrecciarsi di arte e scienza di vedere e pensare si esprime nella fisiologia dell’occhio : la retina è fatta di cellule cerebrali,il cervello inizia nella parte posteriore dell’occhio.E’ lì che vedere diventa pensare” Edward Tuften  guru  dell’analitical design

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