Acrobati dello specchio magico

Acrobati dello specchio magico

Dice Karl Mannheim che i ragazzi sono più leggeri degli adulti perchè non hanno la zavorra del senso comune da portarsi dietro.In questa leggerezza è contenuto il rischio della superficialità ma allo stesso tempo abita quella dinamicità propria, per esempio, del multiasking,la qualità che permette di agire su più piani,con più software (sto scrivendo e  mentre controllo la posta, mi collego a skype,scarico un file etc).E’ un’ attitudine,questa, che trova il suo migliore allenamento nelle pratiche di gioco, ecco perchè la comunicazione on line sconfina sempre nella dimensione ludica,attraverso cui si reinventano molte relazioni comprese quelle amorose.E si raggiungono livelli decisamente alti di formalizzzazione, come nei diffusissimi role game tra cui gli straordinari Sims e Second Life dove le pratiche ludiche sperimentano nuove forme di comunicazione sociale, dove i giocatori diventano autori non solo del testo ma anche di se stessi, attivando cioè, quel processo psicologico, tra l’altro già presente da sempre nei giochi infantili,di metamorfosi della propria identità,trasportandola nella rete con funzioni diverse secondo le opportunità.Il gioco dell’identità multipla distribuita, (proprio del role game o della chat attraverso il nickname o l’avatar) può diventare così un procedimento per agire con una nuova consapevolezza.: quella di ambientarsi in quel “non luogo” che è la rete,in cui c’è molto bisogno d’interrelazione umana,ludica e creativa per poter costruire uno spazio socializzabile.

Ed ecco qui una bella iniziativa da segnalare e riproporre,il progetto si chiama Tvttb,  acronimo oramai largamente diffuso negli SMS che sta per “ti voglio tanto bene”: si tratta di un progetto di performing media ,tendente ad attivare una modalità partecipativa attraverso l’uso di nuovi mezzi interattivi,un’attività di animazione culturale che coniuga metodologie di laboratorio teatrale con quelle propie delle arti visive e del brainstorming sulla base di letture e visioni di repertori diversi,per sfociare in una risoluzione multimediale.Come nel blog.

L’attenzione principale è tesa a rilevare la peculiarità della comunicazione digitale,attraverso sms,mmms e chat in particolare per definire un’evoluzione culturale di questi linguaggi in una sorta di digital story telling,la narrazione in ambiente digitale,un modo di raccontarsi attraverso un diario in progress che i ragazzi realizzeranno durante il laboratorio,pubblicandolo sul blog.

Presentato nell’ambito della Fiera del libro di Torino nel maggio scorso,questo progetto, rappresenta una linea di ricerca importante, nel momento in cui i nuovi media stanno condizionando la comunicazione interumana  a partire da quella sentimentale (di cui le reti sono pervase e surriscaldate) ma è molto meno chiaro come riportarlli nell’ambito delle attenzioni culturali.

Anche perchè non si tratta solo di scrittura ma di vere e proprie azioni o comportamenti indotti da pochi caratteri,come ci rivela questo SMS:

Se cancelli questo sms  m ami,se lo salvi m desideri,se lo inoltri m vuoi baciare se me lo rimandi vuoi fare sesso Kn me. Vere e propie istruzioni per l’uso dell’amore che muta on line.

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