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Fede pigliatutto

Fede pigliatutto

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Quello di Federica non è stato precisamente un tragitto da favola bella in cui l’happy end end è parte integrante della trama, ma una corsa a ostacoli – anche se la specialità è un’altra – in cui  trionfi e sconfitte si sono alternati con cadenza estenuante. 

Forse una norma nello schema generale delle cose, salvo che a sedici anni  – tanti ne aveva quando ha cominciato con le gare importanti – l’andamento discontinuo di prestazioni cui si sono investiti tempo, energie ed aspettative, può diventare un handicap dagli esiti disastrosi. Lei però – e questa probabilmente è la chiave della sua forza – ha subito capito che il suo  problema era nella testa e con disinvoltura racconta di essersi avvalsa di un sostegno psicologico. Un’ esperienza non lieve da aggiungere alla fatica dell’allenamento e a quella di crescere.

Tralascio ogni retorica sull’esempio che Fede può incarnare in epoca di scorciatoie per ottenere il successo, la sua storia parla chiaro e non c’è bisogno di aggiungere altro. Val la pena, tuttavia, di
festeggiare Federica Pellegrini per il suo bel risultato, esito di un efficace e faticoso combinato di  intelligenza, impegno ed ambizione. Merita tutto perchè ha dato tutto. Ha ragione sua madre.

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Federica Pellegrini oro e record mondiali nei 400 stile libero. Prima donna a scendere sotto i quattro minuti.Le foto sono prese dal Corriere della Sera.

Libera

Libera

 

La vicenda  di Ingrid chiudeva i post dello scorso anno nel momento stesso in cui , per il fallimento di una serie di tentativi dell’intelligence e delle diplomazie , le speranze sembravano affievolirsi. Molte cose sono successe da allora, grazie soprattutto alla tenacia della sua famiglia che non ha mai smesso di sollecitare e di tener desta l’attenzione, animando le iniziative di un vasto movimento a carattere internazionale e di numerosi tra governi e istituzioni. Qualche tempo addietro poi, il ritratto della sua rassegnazione, più che della sua prevedibile fragilità fisica, pubblicato dai giornali  di tutto il mondo aveva inflitto  un altro duro colpo alla Speranza di riaverla viva. In modo inatteso, invece, ieri Ingrid è ritornata all’affetto dei suoi cari e del suo paese che di lei ha ancora molto bisogno. Nell’illustrazione, la più bella prima pagina di oggi nel mondo. Sei anni.. ma per dirla con un poeta che lei stessa conosceva assai bene per questa volta lasciatemi essere felice.

Ore 17.45 : Il boia che molla

Ore 17.45 : Il boia che molla

 

Alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia, dopo le dichiarazioni di voto contrarie di Antigua e Barbuda, Barbados, Singapore e Nigeria e quella favorevole del rappresentante del Messico,l’assemblea generale dell’ONU ha approvato la moratoria contro la pena di morte nel mondo. Alla fine i voti a favore sono stati cinque in più rispetto alle previsioni più ottimistiche Soprattutto, è stata superata agevolmente la soglia «psicologica» dei cento sì che conferisce al provvedimento maggiore forza .(E per festeggiare, noi qui abbiamo acceso il Colosseo)

 

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Mettersi a fare

Mettersi a fare

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Il risultato  supera largamente la somma tra gl’iscritti della Margherita e quelli dei DS. Tre volte tanto. Questa inattesa partecipazione  spiazza, e se  fino a ieri sembrava doversi profilare per la sinistra tutta, lo spauracchio dell’ astensionismo , questi tre milioni e passa di cittadini (ma anche, qualche giorno fa, i cinque milioni della consultazione sindacale sul protocollo d’intesa del welfare) oltre che rassicurare sulla credibilità dell’operazione Partito Democratico , mitigano le preoccupazioni rispetto all’altro spauracchio , il disgregante ( e diffuso ) sentimento a-politico, obbligando ad una differente analisi. Stanchi e in parte delusi,forse, ma ancora intenzionati a cambiare  utilizzando gli  strumenti  democratici. Non poco, in epoca di assalto alla casta e di idiosincrasia nei confronti del sostantivo Partito .Dalla ricognizione dei seggi compiuta ieri tra Centro e Periferie di Roma, più che speranze ed aspettative emergevano richieste , prima tra tutte, quella di unità e chiarezza, dopo un anno e più di litigi nella coalizione, spesso incomprensibili e vissuti con vero fastidio dai cittadini , a seguire, fortissime volontà riformatrici .Rispetto a questo, sembrano obsolete ed oziose le discussioni , se svolgerà il PD il ruolo di governo ombra, se significherà definitivo indebolimento di Prodi o se ne determinerà il rafforzamento. Ancor più improbabili, le accuse di democraticismo o giovanilismo (per aver ammesso i sedicenni al voto) quando non di contributo del PD alla fine della politica. Ancora più incredibili poichè provenienti da pulpiti che sono l’esito di scissioni e scissioni delle scissioni, laddove dividersi , viene ritenuto sintomo di purezza e non di frantumante operazione d’Apparato . Senza trionfalismi , nelle mani dell’Assemblea Nazionale e di Walter Veltroni direttamente eletti , come è nelle migliori tradizioni, ora c’è un patrimonio di Richieste da tradurre  in Politiche e di consensi da mettere a profitto. Stamane tutti dicono staremo a vedere ma forse l’atteggiamento migliore è quello di mettersi a fare