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Tag: la madre dello sposo

Questo son io per te

Questo son io per te

Lo sposo non uscì da casa  sua bensì, dopo avervi trascorso la notte, da quella di suo fratello, non essendo opportuno, ai fini scaramantici, dormire, la sera prima, sotto lo stesso tetto con la sposa e parimenti disdicevole il rientro, seppur temporaneo, nella casa natale.

Incontrò dunque la propria madre solo venti minuti prima della cerimonia. Il tempo di un’ aggiustatina e di un fazzoletto pulito cacciato in tasca alla bruttiddio, nascosti  dietro le colonne. Non essendo la cravatta ne’ i gemelli un’abitudine consolidata, si erano resi necessari piccoli interventi qua e là, onde riparare al mezzo disastro. E il fazzoletto di stoffa, si sa, qualcuno, al bisogno, te lo porge ed è subito Gentilezza (e buone maniere).

Un paio d’ore dopo lo sposalizio, in una sala gremita di ospiti, lo sposo con il consueto piglio da procedura d’urgenza, gridò da un capo all’altro – Mammaaaa !! Dov’è che si siede l’uomo? Destra o sinistra? –

Mentre la sera prima in vena di domande fondamentali e solenni sulla vita, le aveva chiesto – Mamma, com’è che tu non sei diventata terrorista? –

Donna Letizia, la capocolonna ( mancata) Questo son io per te?

(il figlio si è sposato la scorsa settimana, la cerimonia sarà replicata a Las Vegas tra dieci giorni. Così, per allegria. Idea brillante. Ma noi non ci saremo. Noi, non-ci sa-re-mo. Pfui )

Nell’illustrazione le colonne del Campidoglio che fecero da boudoir.

La madre dello sposo

La madre dello sposo

Stamane ho ricevuto un cartoncino  rettangolare :  X e Y sono felici di annunciare il loro matrimonio, Sala Rossa in Campidoglio il giorno tale, RSVP etc etc. Anche se me l’aspettavo – avendo solo da poche ore chiuso con fatica una trattativa/duello, all’ultimo bicchiere di calvados compreso nel prezzo, con un – soi disant –  maître  e una seconda  a colpi di zagare, con un fioraio, roba che Bernocchi mi fa un baffo – l’evento ha prodotto lo stesso un certo effetto, non dico che ho bagnato di lagrime le sparpagliate carte ma insomma…che vogliono ‘sti due da me?

E fu proprio così  che in men che si dica, diventai a tutti gli effetti : la madre dello sposo.