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Santa Pazienza (carcerati,finocchi e negri)

Santa Pazienza (carcerati,finocchi e negri)

In principio fu  Claudio Poverini con una torrenziale  lettera a Corrado Augias (Repubblica). Poi venne  il turno del sindacalista ex-Fiom che in distinta circostanza (Manifesto) – confessò a Fabio Mussi   -  Non vi seguo più, vi occupate solo di carcerati, finocchi e negri –  seguito a ruota  dalla "democratica cattolica con passato femminista e comunista" (Espresso) addolorata della personale inclinazione xenofoba, fino ad arrivare  all’elettore ds che ha deciso di partecipare alle ronde notturne di "azione giovani" (La Stampa). Ora è vero che come dicevano Tognazzi – Monicelli in Romanzo Popolare, dobbiamo essere democratici tolleranti e del duemila e che in tale contesto, è bene offrire ai compagni che sbagliano, ogni conforto dialettico,grammaticale e stilistico ma è possibile mai che tra un dibbbbattito un’autocritica ,una spiegazione,una annotazione storico sociologica e un programma di governo delle città, non ci sia nessuno, ma proprio nessuno che  dica loro " ti stai comportando come un imbecille?" Nessuno che sommessamente suggerisca a questi aderenti alla sinistra con tentazione razzistica, di fare i conti con i propri istinti più bassi, senza passare per le vie brevi?Andiamo, il problema è di grande serietà e proprio per questo merita sia affrontato col massimo del rispetto e dei piedi di piombo,rammentando sempre che tra l’ insofferenza xenofoba esibita con civetteria  (invece che con vergogna) e gli squadroni per ripulire i quartieri con o senza cappuccio bianco,il passo è davvero breve.

 

La ronde

La ronde

emblema_attivoBerlusconi vuole incontrare  Napolitano per reclamare nuove elezioni.E anche  se, per sua stessa ammissione, non ricorrono condizioni per lo scioglimento delle camere e la maggioranza c’è,fa niente.Il popolo sovrano vuol votare – dice  – e da Napolitano mi aspetto di conoscere quali interventi fare per reagire a quanto succede.

Giorgio Napolitano raccomanda che sia presto varata la riforma della Giustizia   e viene immantinente bacchettato dall’ex Guardasigilli Castelli titolare, con il precedente governo, oltre che del dicastero, di provvedimenti liberticidi,discutibili e ad personam. Passi sciogliere le camere ove non ne sussista la necessità ma sollecitare il Parlamento a legiferare per ovviare ad una grave emergenza, è un’insopportabile violazione dell’autonomia delle istituzioni, prerogativa alla quale la Lega  ha sempre dimostrato grande attaccamento.

La Lega interrompe i lavori della Camera con sventolii di quotidiani e occupazione da parte dei propri esponenti dei  banchi del governo.Due sono i messaggi che con questo gesto s’intendono far pervenire alla  nazione uno è "Fuori dalle balle" riferito al governo Prodi l’altro concerne il metodo da adottarsi : la rissa e il linciaggio.

Guido Bertolaso rischia davvero il linciaggio ad Ariano Irpino, dove si è recato per conferire con la locale popolazione sulla riapertura dello sversatoio. Esponenti del solito movimento per  il Trasferimento della Monnezza Altrove, dopo aver preso a calci l’auto del commissario, hanno proclamato niente ci fermerà! (cumuli davanti alla porta di casa,a parte)

La Rappresentazione della Crisi che i pochi episodi citati esprimono,si potrebbe riassumere così : Non importa tanto la coerenza o la logicità di quel che si dice o si fa ,purchè si dica o si faccia e possibilmente ci si garantisca una permanenza sui giornali e in tv di almeno giorni tre.Che sia il popolo inferocito con le picche o il capo dell’opposizione poco conta.Quando tutto diventa lecito, sono le Istituzioni a rischiare.Quel che potrebbe accadere al governo Prodi, è solo robetta.

No war – No Bush – No scemi

No war – No Bush – No scemi

George Bush 4

Fortunatamente l’azione di questo contingente di decerebrati non ha coinvolto, nemmeno dal punto di vista emotivo, il corteo, gli ultimi cordoni del quale, entravano in Piazza Navona quando un "commando" s’è staccato per sbertucciare con lancio di oggetti un reparto di poliziotti,prendere a calci la vetrina di una banca,scrivere qualcosa sulla statua di Marco Minghetti .Mezz’ora in tutto per una breve carica ,il lancio di un paio di lacrimogeni, nove feriti lievi e qualche fermo poi divenuto arresto .Un ‘ impresa praticamente irrilevante a fronte del comportamento responsabile  tenuto per tutto il percorso dal grosso dei manifestanti e dagli organizzatori concretamente impegnati ad evitare gli scontri.Più complessa la vicenda di Piazza del Popolo con la rimozione dello striscione pro Talebani per l’autodeterminazione dei popoli del movimento di Massimo Fini  ad opera della polizia, su segnalazione di uno strabiliato servizio d’ordine.La presenza di Cossiga al tavolino di uno dei bar della piazza, ha contribuito a fornire quel tocco di surreale del quale,tuttavia, non si sentiva particolare bisogno.La scelta di scindere la protesta in due distinte iniziative si è rivelata fallimentare.La spola tra le piazze rivelava presenze dei No dal Molin, della Fiom,degli statunitensi contrari a Bush in entrambi i contesti.La sinistra che non trova la sintesi continua a  mietere disastri : da una parte il vuoto e dall’altra una conclusione in termini di scontri indesiderati.Contro Bush, si poteva far di meglio.

Teorema

Teorema

QuirinaleUn cognome così, pare fatto per mandare in sollucchero i titolisti che invero non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Ed ecco che la vicenda del generale, soi disant sempre agli ordini (del capo dell’opposizione) e sempre in favore di camera, tracima anche dalle pagine dei giornali tra un Caso, un Rifiuto un’ Unità..tutta roba definita,in questi giorni, Speciale .Si dovrebbe sorridere e invece di sdrammatizzare non è aria e, se l’ipotesi del complotto e del ritorno della P2 argomentata da Repubblica domenica scorsa, può sembrare inverosibilmente fantasiosa ,di sicuro tutta la vicenda sembra far parte di un disegno architettato dal  Principe ovvero da uno dei condottieri del taoista Arte della Guerra.Si scredita il Ministro delle Finanze, Archetipo della Persecuzione – il bersaglio più facile,l’uomo più inviso a coloro che si ostinano a pensare che in un paese con i conti in disordine,si possa andare tranquillamente avanti cone meno tasse di quelle scritte in Finanziaria e agli evasori – si colpisce il Governo di cui quel Ministro è esponente,il maggior partito che lo sostiene , si chiede al Capo dello Stato un intervento che istituzionalmente si sa già, non potrebbe in alcun modo,fornire.Si utilizzano infine  i giornali e le televisioni di famiglia per pubblicare oltre che il pubblicabile,le interviste rivelatrici, gli articoli e gli elzeviri che, tra l’anatema e l’oscuro presagio,completano l’opera.Tutto questo mentre dalle urne non è emersa la spallata nella quale si era sperato,gl’interessi corporativi tornano alla ribalta tramite le relative proteste dei titolari e la Lega ,rinfrancata dai risultati delle amministrative, torna a Pontida a sollecitare il popol suo.Il ritorno del Figliol Prodigo,a questo punto diventa d’uopo e infatti Casini non si fa attendere con il suo bagaglio di preoccupazioni e ipotesi ricostituenti il Centro. Grande è la confusione sotto il cielo,la situazione è dunque eccellente.Speriamo che il teorema del generale ribelle e del governo alle corde sia solo un espediente per tornare dalla ggggente, cioè nuovamente alle urne sfruttando l’ondata emotiva, il  bilancio del resto è quasi risanato,accenni di crescita s’intravedono,perchè attendere oltre?.Non fa una piega.Si parlava di antipolitica tempo addietro, legando il concetto a quello degli sprechi della politica.Qui invece siamo ad un esplosione di effetti collaterali, data da confusione soprattutto sul ruolo delle istituzioni. – Può un generale?Può un ministro?Può la magistratura,può il Capo dello Stato? – Se ce la dovessimo bere, meriteremmo di tornare a votare senza una legge elettorale adeguata e senza che il governo abbia potuto dare altra prova di sè che un  oneroso risanamento.Vedremo in senato cosa capiterà.

Non sono stata a riepilogare gli eventi ,lo hanno già fatto brillantemente Eugenio Scalfari su Repubblica e Furio Colombo sull’Unità.

Die Autonomen

Die Autonomen

Rostock

Poichè la stampa è molto attiva a mostrare foto di devastazioni a Rostock ,non mi posso esimere dal pubblicare l’immagine di uno spezzone del corteo assai meno belligerante.Il resto è il deja-vu dei soliti ingredienti.C’è il G8,il filo spinato a delimitare la zona rossa e i black block a guastare la festa.Dunque arresti :

Rostock

e violenze a piacere…

Rockstock4