Gino e l'alfetta

Vado di fretta
vado di fretta
non ho più tempo
datemi retta
Gino mi aspetta
dentro un’Alfetta
piena di muffa
Vado di corsa
vado a una festa
piena di gente
molto entusiasta
ora non posso
vado di prescia
forse ritorno
ma non è una promessa
Vado di fretta
vado di corsa
quello che serve è tutto dentro alla borsa
e per adesso mi basta
Maria sei sempre mia
sei l’unica possibile
ma di Gino io mi fido un po’ di più
lui mi conquista
e mi rilassa
Gino ha i miei stessi punti di vista
e per adesso mi basta
Ehi ehi
sono gay sono gay
non sono gay, no non sono gay
sono gay sono come vuoi
oggi sono lui
da domani poi se lo vuoi
sarò lei
sarò solo lei
mi dirai: come fai
come mai non lo sai cosa sei
sei diverso da noi
ma che vuoi, sono gay fatti miei
che disturbo ne hai
quale enorme disagio ne trai
sono gay sono gay
si sono gay
No non sono gay, ma vorrei
ma lo sai quanti geni ed eroi sono gay
non lo sai?
o non vuoi ricordare
preferisci pensare
che un gay sia una sorta di errore
una cosa immorale
o nel caso migliore
un giullare, un fenomeno da baraccone
e lo tollererai solo in quanto eccezione
e lo tollererai solo in televisione
lo chiamano gay
e tu pensi ricchione
Maria sei sempre mia
sei l’unica possibile
ma di Gino io mi fido un po’ di più
lui mi conquista
e mi rilassa
Gino ha i miei stessi punti di vista
e per adesso mi basta
Berlusconi vuole incontrare Napolitano per reclamare nuove elezioni.E anche se, per sua stessa ammissione, non ricorrono condizioni per lo scioglimento delle camere e la maggioranza c’è,fa niente.Il popolo sovrano vuol votare – dice – e da Napolitano mi aspetto di conoscere quali interventi fare per reagire a quanto succede.
La probabile fine dell’identità palestinese si consuma a Gaza nel bilancio disastroso di uno scontro brutale e largamente annunciato.Al di là dei bollettini militari che danno vittoriosa Hamas, la sensazione è che sia l’idea stessa di Futuro ad essere sacrificata in nome di un’ inutile lotta per il potere.Responsabilità storiche ed immediate ,possono essere individuate: da Abu Mazen alla comunità internazionale che gli ha offerto una sponda sicura nella politica d’interdizione verso Hamas, legittimamente vittoriosa alle elezioni,dalla politica sconsiderata della Casa Bianca,all’integralismo, al mai abbandonato ricorso al terrorismo: il resto è il solito incrocio devastante che tra embargo e isolamento politico,Muro e Nuovi Insediamenti, ha creato quel caos che è il terreno naturale di ogni guerra civile.Una guerra tra poveri, tenuti in vita in gran parte dagli aiuti umanitari quelli dell’Onu che ieri ha chiuso ogni attività, è riuscito fin qui a distribuire.Ieri sono scesi in piazza simpatizzanti della Jihad islamica e del Fronte Popolare per chiedere ad entrambi i contendenti il cessate il fuoco – Basta con la guerra civile – Siamo fratelli – recitavano gli striscioni.Sul corteo hanno fatto fuoco le due fazioni provocando due morti. Al Jazeera ha rimandato le immagini della coraggiosa reazione popolare.Se ne è potuta ricavare la netta sensazione che ne’ Fatah ne’Hamas rappresentino più
Riuscendo,l’operazione condotta da Unipol per l’acquisizione di BNL, avrebbe garantito risorse al sistema cooperativo,un insieme fatto di realtà economiche spesso sottoposte a ricatti governativi e bancari.Nessuno ha mai avuto da ridire sulla pletora di banche popolari targate ex DC che oggi annoverano al proprio interno anche la destra.Sull’operazione che avrebbe creato un polo bancario assicurativo di tutto rispetto, rompendo monopoli e accerchiamenti,invece si è sparato a zero con lo stesso spirito con cui Tremonti e Berlusconi avevano posto al centro delle loro attenzioni le cooperative.Consorte ha sbagliato metodo e frequentato cattive compagnie mostrando ancor di più il fianco ai fucili spianati ma quell’operazione era valida.Ogni tanto fate sognare anche noi e oltre che sguazzare nei pettegolezzi,raccontateci fino in fondo,le cose come stanno.E già che non potete proprio fare a meno di sprofferire trascrizioni telefoniche,due paroline proprio due, di commento su Fiorani che ringrazia Berlusconi per l’appoggio ricevuto nella scalata dell’Antonveneta, non farebbero male alla libbbbertà d’informazzzione.A dirla col poeta, quella, non era precisamente roba fatta dello stesso materiale di cui son fatti i sogni.