PARITA' – DIGNITA' – LAICITA'
Le persone omosessuali bisessuali,transgender o quel che è, ricordano quotidianamente alle nostre coscienze distratte, il tema dei Diritti, del Rispetto, e della presa d’atto dell’Altro da sè, come principio base della Cultura delle Differenze e lo fanno nella maniera più naturale : vivendo la propria condizione con dignità.Il nostro compito è sostenere il loro impegno con una legislazione e con strutture adeguate.Non facciamo tutto questo in uno slancio di generosità o di correttezza politica, tantomeno per tacitare le nostre coscienze di democratici feriti.Lo facciamo perchè il riconoscimento dei loro diritti, è l’unica Garanzia per ognuno di concreta convivenza civile, allo stesso modo dev’essere a ognuno chiaro che in questi casi, è la Legge che doverosamente rincorre quanto la pratica quotidiana ha già assorbito.Alla luce di quanto detto e vista l’inoppugnabilità del documento politico e delle parole d’ordine – PARITA’ – DIGNITA’ – LAICITA’ di Roma Pride 2007, appaiono ridicoli e pretestuosi gl’inviti, di questi giorni ,a limitare la manifestazione dell’ Orgoglio con paternalistici e moralistici richiami al buon gusto e alla sobrietà,per non parlare dei sottili distinguo,dei se e dei ma che invariabilmente accompagnano l’adesione ufficiale a queste manifestazioni, all’interno delle quali, si dovrebbe esprimere solidarietà incondizionata, qualunque sia l’abito,il carro,la parrucca o i tacchi utilizzati per partecipare alla parata. PARITA’ – DIGNITA’ – LAICITA’ non sono temi negoziabili in un paese civile.Se ci sono dubbi su tali concetti, meglio stare a casa.

Berlusconi vuole incontrare Napolitano per reclamare nuove elezioni.E anche se, per sua stessa ammissione, non ricorrono condizioni per lo scioglimento delle camere e la maggioranza c’è,fa niente.Il popolo sovrano vuol votare – dice – e da Napolitano mi aspetto di conoscere quali interventi fare per reagire a quanto succede.
La probabile fine dell’identità palestinese si consuma a Gaza nel bilancio disastroso di uno scontro brutale e largamente annunciato.Al di là dei bollettini militari che danno vittoriosa Hamas, la sensazione è che sia l’idea stessa di Futuro ad essere sacrificata in nome di un’ inutile lotta per il potere.Responsabilità storiche ed immediate ,possono essere individuate: da Abu Mazen alla comunità internazionale che gli ha offerto una sponda sicura nella politica d’interdizione verso Hamas, legittimamente vittoriosa alle elezioni,dalla politica sconsiderata della Casa Bianca,all’integralismo, al mai abbandonato ricorso al terrorismo: il resto è il solito incrocio devastante che tra embargo e isolamento politico,Muro e Nuovi Insediamenti, ha creato quel caos che è il terreno naturale di ogni guerra civile.Una guerra tra poveri, tenuti in vita in gran parte dagli aiuti umanitari quelli dell’Onu che ieri ha chiuso ogni attività, è riuscito fin qui a distribuire.Ieri sono scesi in piazza simpatizzanti della Jihad islamica e del Fronte Popolare per chiedere ad entrambi i contendenti il cessate il fuoco – Basta con la guerra civile – Siamo fratelli – recitavano gli striscioni.Sul corteo hanno fatto fuoco le due fazioni provocando due morti. Al Jazeera ha rimandato le immagini della coraggiosa reazione popolare.Se ne è potuta ricavare la netta sensazione che ne’ Fatah ne’Hamas rappresentino più
Riuscendo,l’operazione condotta da Unipol per l’acquisizione di BNL, avrebbe garantito risorse al sistema cooperativo,un insieme fatto di realtà economiche spesso sottoposte a ricatti governativi e bancari.Nessuno ha mai avuto da ridire sulla pletora di banche popolari targate ex DC che oggi annoverano al proprio interno anche la destra.Sull’operazione che avrebbe creato un polo bancario assicurativo di tutto rispetto, rompendo monopoli e accerchiamenti,invece si è sparato a zero con lo stesso spirito con cui Tremonti e Berlusconi avevano posto al centro delle loro attenzioni le cooperative.Consorte ha sbagliato metodo e frequentato cattive compagnie mostrando ancor di più il fianco ai fucili spianati ma quell’operazione era valida.Ogni tanto fate sognare anche noi e oltre che sguazzare nei pettegolezzi,raccontateci fino in fondo,le cose come stanno.E già che non potete proprio fare a meno di sprofferire trascrizioni telefoniche,due paroline proprio due, di commento su Fiorani che ringrazia Berlusconi per l’appoggio ricevuto nella scalata dell’Antonveneta, non farebbero male alla libbbbertà d’informazzzione.A dirla col poeta, quella, non era precisamente roba fatta dello stesso materiale di cui son fatti i sogni.