Fenomenologia del pidocchietto* e dell’exploitation
Inutile andare al cinema a vedere Grindhouse – A prova di morte – e poi torturarsi con il vecchio interrogativo se sia Tarantino un genio o una sòla, poichè in questo,come in altri casi, la terminologia e le definizioni si sovrappongono sino ad assumere un unico significato.Alla fine un genio è quasi senpre una sòla.Narrano le leggende,numerose intorno alla realizzazione di questa pellicola, che durante il primo week end di programmazione , Quentin abbia attraversato Los Angeles a bordo della sua Mustang gialla e nera, in lungo e in largo per spiare le reazioni del pubblico dislocato in ben otto zone della città.Il film sembra sia piaciuto molto ma ciò non è stato sufficiente a rimpolpare il vorace box office, reso ancor più esigente dai 55 milioni di dollari impiegati per confezionare il film.Cosa che ha indotto Tarantino a tornare alla moviola per rimaneggiare il montaggio, reinserendo una serie di spezzoni scartati in prima battuta.Va subito detto che i Grindhouse sono i cinema in cui negli anni settanta si proiettavano i B e anche C movies a due per volta, abbinando generi quali il catastrofico,l’erotico,l’horror ,il fantascientifico,lo splatter .Tutta la filmografia di Tarantino risente delle visioni di questi giocattoloni senz’arte ne’ pretese,prodotti di pura evasione, totalmente privi di qualsiasi senso e sceneggiatura coerenti e, come se non bastasse, somministrati al pubblico in proiezioni che spesso s’interrompono,saltellanti e con pellicole rovinate, effettacci che il regista addirittura riproduce qua e là combinate ad inserti di biancho e nero.Libero sfrontato ed anarchico assolutamente fuori da ogni schema ,questo film è la storia di uno stuntman, Kurt Russel,grandissimo attore
– ancorchè orgoglioso elettore di Bush – nessuno è perfetto – ma serial killer sui generis di ragazze pettinate e abbigliate come nei 70th, tutte shorts e sandaletti.Nata come opera a quattro mani ,il secondo regista è Rodriguez, se ne sono, alla fine, fatti due film – Death Proof appunto di Tarantino e Planet Terror che sarà proiettato alla fine dell’estate.Tarantino è il più cinefilo dei registi,non c’è cultore o filmofago che si rispetti che non eriga in cuor suo un altarino ai pidocchietti,ai filmacci e alle maratone a perdifiato – Fulci – Corman -Bava – Gordon Lewis senza le quali mancherebbero i Fondamentali,le Basi per comprendere i rocamboleschi snodi narrativi del cinema impropriamente definito “d’autore”
* pidocchietto è il cinema di periferia con poltrone di legno ed altre scomodità
Grindhouse è un film di Quentin Tarantino. Con Kurt Russell, Sydney Tamiia Poitier, Vanessa Ferlito, Jordan Ladd, Tracie Thoms.Titolo originale Grindhouse – Death Proof. Horror, durata 116 min. – USA2007.