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Mese: Maggio 2008

Il finto barocco (malgré moi)

Il finto barocco (malgré moi)

Non è tanto perchè voglia trasferire l’Ara Pacis, teca di Meier inclusa, in periferia per un motivo, a suo dire, puramente estetico – di gusto personale ? –  Anche se considerare le periferie come il ricettacolo di tutto ciò che non ci aggrada in centro, non è rivelatore di una grande idea di città democratica. Oltretutto verrebbe da chiedersi quanto un giudizio soggettivo possa giustificare un tale dispendio di quattrini pubblici, ma sorvoliamo anche su questo. Il vero problema, è che ieri sera Alemanno, Primo Cittadino di Roma MioMalgrado®, dopo aver ripetuto il mantra del sindaco di tutti – manco non rientrasse nei suoi obblighi istituzionali esserlo – ha declinato, mentre era ospite del solito Vespa, la sua visione piuttosto singolare del modo in cui  dovrebbero articolarsi, sviluppo e crescita di una città . Prima di tutto …armonia & concordanza, che tradotto in altri termini, per esempio tecnici, starebbe per ambientamento – borsa e scarpe, pochette e cravatta uguali, come dire  e ha citato il contesto dell’Ara Pacis e di largo Augusto Imperatore definendolo barocco ( non è tutto barocco a parte qualche  chiesa un po’ più in là, ma non è questo il punto) dunque secondo l’Alemannopensiero, nel terzo millennio, dovendosi edificare una teca per un monumento romano in un ambiente barocco, si dovrebbe osservare il medesimo stile. Cioè a dire : un bel presunto barocco che realizzato con tecniche e materiali da costruzione moderni, ci precipiterebbe immediatamente nel pieno del Las Vegas style,  Caesars Palace, insomma. Non una grande soluzione, soprattutto se il punto di vista prevalente dev’essere  quello estetico. In realtà il rispetto di quanto è stato costruito prima di noi, non importa affatto l’omologazione dei nuovi edifici. Basti pensare alle Olimpiadi del 1960 che furono l’occasione per il recupero e l’annessione alla città delle incompiute del regime fascista – Foro Italico, Eur – il che dimostra come i concetti di recupero e inglobamento funzionino assai di più di quelli di demolizione e rimozione – non solo materiale – dei monumenti. C’è, dentro questa storia, tutta intera l’idea di cultura di destra orgogliosamente rivendicata in campagna elettorale : Anche noi abbiamo intellettuali, non solo la sinistra,anche noi possiamo promuovere eventi culturali in città. Ma, a parte il terzetto Montesano, Barbarossa, Squitieri quest’ultimo seriamente intenzionato a ridimensionare in chiave nazionalistica la Festa del Cinema, non si sono visti altri volenterosi. S’è visto invece un proposito arrogantello di erigersi ad esperto di architettura ed estetica, prerogative che abitualmente non sono comprese nella semplice investitura a Sindaco.