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Non si capisce bene perchè

Non si capisce bene perchè

….si debbano ritenere degne di nota le osservazioni  a tutto campo (sul Papa o su Clio Napolitano) di stilisti che disegnano (e ahimè producono) scarpe come queste : 

 

o abiti come questo :

E non sto qui a rimpiangere la noia dei Valentino, la ripetitività di Chanel, o la finta essenzialità  Armani, stereotipi di un’eleganza scritta e prescritta dall’abito al mouchoir. Incrementare il PIL tacendo, quantomeno se si è ignoranti come capre. Ci vuole molto?

 

Taglie di Stato (bulimia mediatica)

Taglie di Stato (bulimia mediatica)

 

 

Un comunicato annuncia con  inutile trionfalismo l’alleanza strategica contro l’anoressia stipulata tra il Governo nella persona di Giovanna Melandri e l’industria della moda Eccolo

Il Governo e le associazioni della Moda hanno stretto un’alleanza strategica per avviare un percorso comune di lotta all’anoressia. C’e’ da esserne orgogliosi e desidero esprimere il mio ringraziamento per la disponibilita’ con cui gli operatori della moda hanno risposto all’appello del Governo. Ci auguriamo ora che anche altri operatori del settore (fotografi, agenzie di modelle, riviste specializzate, etc.) si possano unire a questa importante iniziativa che fa parte di un piano piu’ complessivo del Governo teso a intervenire sul livello sanitario e educativo nella prevenzione delle malattie legate ai disturbi dell’alimentazione’.

Incompetente e approssimativa è la parola della politica spalleggiata dai media che nei giorni scorsi sull’argomento “anoressia", hanno imbandito una tavola in cui c’è stato da mangiare per tutti, dagli esperti improvvisati,ai conduttori più moralisti che ci fossero, tutti a interrogare star e starlette con le rotondità rifatte, piene di buoni consigli per le magre con la diagnosi più pret à porter reperibile su piazza: è colpa della moda,delle modelle,del canone vincente,del culto dell’immagine e di conseguenza  è colpa della subalternità femminile alla Moda. Non ce la siamo cavati meglio con quanti hanno invece tentato l’analisi psicosociologica del fenomeno, colpevolizzando le malate e le loro famiglie. L’ anoressia è un fenomeno complesso in cui la moda o le modelle, se intervengono, non sono che l’ultimo anello della catena. Si tratta di un trauma dell’esistenza affettiva che nessuna offerta di alleanze strategiche governative o massmedialogiche può alleviare., di un disturbo dell’amore e della sessualità più che dell’alimentazione, di  un  sintomo  afferente al cibo ma che nasce altrove.Il rifiuto di mangiare segnala una resistenza estrema e silenziosa, un desiderio d’altro, di qualcosa di non consumabile che restituisca a chi soffre di questo problema, il senso dell’essere. Segnale di una richiesta all’altro o di un rifiuto dell’altro,manovra talvolta di anestetizzazione fisica o psicologica  dai dolori o dalla caduta di difese che la relazione con l’altro può provocare.

Mentre la politica non ha risposte per la sofferenza di Piergiorgio Welby,è invece subito pronta a offrire norme  estetiche, sanitarie, commerciali,protocolli d’intesa sul corpo delle ragazze magre,divenute esemplari di una specie da sorvegliare,medicalizzare e infine,  come sempre, colpevolizzare e punire ne’ più ne meno come ai tempi dell’isteria , che incorpora un secolo di mutamento della soggettività femminile.  Il mondo della moda che da tutta questa bagarre e con la piccola spesa dell’immissione in passerella di qualche taglia 48 in più,avrà  solo che da guadagnare, non c’entra proprio.

Spie come noi (Character Assassination)

Spie come noi (Character Assassination)

Lui si prepara  a quello che, ha già annunciato, si rivelerà il  processo del secolo, scrivendo articoli intitolati J’accuse, Io nel mirino, Fabbrica di fango e , quello che preferisco, Il Fronte degli sciacalli,  tutti pubblicati su "Il Giornale", quotidiano di cui è vicedirettore e tutti in stile rigorosamente fallaciano, concioni, invettive, immagini da tregenda ma soprattutto tesi strampalate, improbabili, come quella che sia stato Romano Prodi ,addirittura coinvolto nel rapimento e nell’omicidio di Aldo Moro. Paolo Guzzanti, (chi se non lui), va detto, ha in genere un rapporto con la realtà piuttosto alterato. Per esempio è uno di quelli che ha scritto che i Democratici  non hanno vinto le elezioni di mid term, che la tregua tra Libano Israele non si sarebbe mai fatta e tutto ciò sarebbe solo indizio di scarsa perspicacia, se queste sue considerazioni non fossero contenute in articoli dati alle stampe, nello stesso istante in cui, rispettivamente Nancy Pelosi s’insediava come speaker del Congresso o Unifil schierava le  truppe lungo il confine libanese, esito questo, di un intervento ONU e di una soluzione ampiamente negoziata .Insomma  Guzzanti è uno di quelli che se le cose non vanno come dice lui ,non esita a inventarsele tirando per i capelli le interpretazioni e negando meticolosamente ogni evidenza. Quale migliore occasione, dunque, di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta, la Mitrokhin, tutta a sua disposizione, per reperire elementi che possano diventare, una volta resi pubblici, la tomba politica dell’antagonista di Silvio Berlusconi, Romano Prodi. Certo deve essere stata una corvè defatigante, un intenso calvario, perchè su Prodi (ma anche Pecoraro Scanio e Bassolino) ha trovato ben poco e così a tre mesi dalla campagna elettorale, a Guzzanti non rimane che commissionare al suo consulente privilegiato, Mario Scaramella, di costruire a tavolino il carteggio, la pratica, la prova provata che Prodi sia da lunga pezza  l’uomo di fiducia del Kgb in Italia, ipotesi da suffragare con racconti di conti in banca a San Marino sui quali far affluire  i rubli e i copechi provenienti da Santa Madre Russia, testimonianze di agenti del KGB sparsi in Europa o da andare ad  acquisire  direttamente in Russia, previa autorizzazione del Ministero degli Esteri e dietro presentazione di cospicua nota spese. Tutti i salmi,si sa finiscono in gloria. Ma se tutto ciò non dovesse bastare, perchè non far saltare fuori dal cappello anche un’evidenza del legame tra Cooperative rosse e criminalità organizzata ,una convergenza che si consuma nell’indifferenza tutta politica delle "toghe rosse" di Napoli? Il resto delle pretese delle invocazioni delle richieste di Guzzanti a Scaramella è contenuto nelle solite intercettazioni telefoniche pubblicate dal solito giornale,in cui si evidenzia,tanto per cambiare,soprattutto la follia di chi, appena disponga di un briciolo di potere si sente autorizzato a farne uso  improprio,il gran dispendio di denaro pubblico e il coinvolgimento disinvolto in affari loschi, di personaggi dal curriculum discutibile, chiamati in qualche modo a servire lo Stato con i risultati che sono oggi sotto gli occhi di tutti.I costi per la democrazia sono enormi e non sono solo quelli economici. Il Character Assassination,la distruzione della reputazione ,l’annientamento della credibilità dell’avversario politico,l’assassinio della sua identità morale sono una pratica ignobile, se fatta ai fini d’inquinare il voto ancora di più.Se questi sono i metodi  di acquisizione della tanto sbandierata Libertà, da parte della Casa omonima, non c’è di che stare allegri.E poco importa se Guzzanti col suo vaniloquio  fintamente appassionato, alla fine riesce pure a far ridere. Avendo perso fiducia nel fatto che qualunque procedimento più o meno "storico" possa, allo stato attuale, rendere giustizia, non ci rimane che aspettare l’inevitabile fine di questa vicenda nella classica bolla d’aria nonchè l’uscita dell’inevitabile memoriale, Guzzanti o Scaramella è indifferente, sui "veleni" sulle congiure e  sulle ingiustizie di Palazzo.

Le botteghe e le pasticcerie

Le botteghe e le pasticcerie

Berlusconi, fin da ieri ritratto, resuscitato e sorridente, en robe de combat, berretto di loden e visiera, si prepara a ricevere i Suoi dal palco di San Giovanni, nel giorno che piuttosto che della spallata sembra più quello della chiusura di una fase e contestuale apertura della successiva .Il dopo – Silvio ( il cognome è improvvisamente sparito dall’armamentario della comunicazione politica di FI) , va preparato con attenzione e da qui in poi ,il nodo centrale,c’è da scommetterci, sarà il  trasferimento dell’eredità politica, e il  delfinato. La chiamata è avvenuta in stile classico “Siamo gente perbene,”preferiremmo passeggiare tra botteghe e pasticcerie” recitava un primo appello sul quodidiano Libero.Poche evocative espressioni sono sufficienti perchè si materializzino innanzi agli occhi, i destinatari del messaggio,il popol suo, i titolari di una cultura radicata nel paese, quella degli interessi corporativi,dell’egoismo e della competitività sociale, del consumo,dell’odio per le tasse.Che poi passeggino davvero il sabato tra botteghe e pasticcerie o desiderino semplicemente di farlo,poco conta.E mentre i manifesti rappresentano Prodi come una vecchia gallina romana che ruba le uova d’oro al ricco nord o come una specie di  Suss l’ebreo viscido che deruba il TFR agl’Italiani con sotto la scritta “TFR per Prodi significa Ti Frego i Risparmi”,viene in mente la vecchia satira anticomunista anni 50 legata alle fotografie o alle vignette del Borghese che puntava a ridicolizzare l’avversario per la sua fisicità.Anche lì i borghesi buoni e belli venivano rappresentati come gente perbene famigliole pulitine in visita di sabato a botteghe e pasticcerie.Ma qui, come si diceva, è in gioco l’eredità e Berlusconi pensa di avviarne il trasferimento in uno scenario simile a quello “della marcia dei 40.000 quadri Fiat” del 1980 quando “l’Italia che lavora e produce volle far sentire la sua voce” quando cioè l’eterna zona grigia del paese prese la parola e cominciò a conquistare l’egemonia.La prosecuzione del berlusconismo con altri mezzi e nel suo spirito è la sfida del futuro.Staremo a vedere come questa sfida raccoglieranno i numerosi eredi.