Quale distanza
La giusta distanza, oltre che essere il suggerimento professionale che nel film , un aspirante giornalista riceve da un vecchio redattore di cronaca locale, è anche, secondo Mazzacurati, lo spirito giusto (ne’ coinvolgimento ne’ freddezza) per affrontare il disagio e il senso di inquietudine che invariabilmente ci procura la complessità di certi eventi.Suggerimento saggio che il regista per primo elude infilandosi mani e piedi nella dinamica della storia e spargendo empatia per ogni dove (e infatti così si fa). Il ritorno ai paesaggi della provincia veneta (gli stessi di Ossessione di Visconti) più una fotografia talmente bella, da vincere la competizione col resto, si rivelano ingredienti chiave dei quali lo spettatore può godere a piacimento.Tuttavia dai tempi del Prete bello o di Notte italiana non tanto i luoghi sono cambiati ma sicuramente i personaggi.Così attraverso una galleria , dalla maestra all’avvocato,all’immigrato,all’arricchito si snoda una storia di ordinaria violenza proposta senza l’ausilio di effettacci, serial killer e sangue a fiotti: un film che lavora sotterraneamente fino a insinuare nell’affresco poderoso quel senso di solitudine che tutti attanaglia.Tutti .Spettatori compresi.
La giusta distanza è un film a colori di genere drammatico, noir della durata di 110 min. diretto da Carlo Mazzacurati e interpretato daValentina Lodovini, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston,Giovanni Capovilla, Ahmed Hefiane, Roberto Abbiati, Natalino Balasso, Stefano Scandaletti, Mirko Artuso, Marina Rocco.
Prodotto nel 2007