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Categoria: Election day 2012

Despite differences

Despite differences

 

Combinati come siamo – due scandali a settimana, Parlamento sostanzialmente incapace di venire a capo di alcunché, dibattito politico ridotto a minimi autoreferenziali termini, più tutto un resto fatto di crisi e frantumazione sociale senza che se ne percepisca, in tempi brevi, l’ esito, quel che abbiamo visto la notte scorsa tra Chicago e Boston, ci sembra un irraggiungibile modello e ogni passaggio,dal sistema elettorale, alle dirette televisive, ai rituali della proclamazione, realizzato nel segno di una Grande Democrazia. Quello che, pur con inevitabili zone oscure e laceranti contraddizioni, gli USA effettivamente sono.

 

Ma al termine di una notte di incertezze e  fiato sospeso, Obama non ci ha regalato solo un legittimo momento d’entusiasmo. Nel discorso di ringraziamento – forse il migliore mai ascoltato negli ultimi anni –  ha racchiuso il senso da dare al futuro in un semplice proposito : lavorare insieme per il bene comune. Despite differences. Nonostante le differenze.

 

Al cospetto di un risultato elettorale che disegna un  paese diviso  a metà, a nulla vale inasprire le fratture, men che meno consegnarsi mani e piedi alla stagnazione, l’unica cosa da fare è coinvolgere l’ avversario nella costruzione dei programmi di governo.Come si conviene ad una democrazia compiuta.

Così e solo così può acquistare significato quel The best is yet to come che è piaciuto tanto da essere sulle prime pagine di molti giornali nel mondo.

Buona sorte a lui che ne ha bisogno e a noi che ne apprezziamo l’esempio.

 

(foto da Libération)