Sfogliato da
Categoria: Primaires citoyennes

N’importe lequel pourvu qu’il batte Sarkozy

N’importe lequel pourvu qu’il batte Sarkozy


I socialisti francesi che, in più circostanze, hanno affermato di essersi ispirati alle primarie del PD, ci restituiscono immediatamente una lezione.


N’importe lequel pourvu qu’il batte Sarkozy – l’espressione è tratta da alcune dichiarazioni rese ai seggi nelle banlieues –  che poi sarebbe l’applicazione  del più politichese  Critère de l’efficacité (pour battre Nicolas Sarkozy) che dovrebbe ispirare  la scelta  in ogni doppio turno.


Dunque, non il candidato  ideologicamente più compatibile con l’elettore, ma quello che ha maggiori possibilità di battere l’avversario.


E allora – mentre prendiamo nota – augurare  bon courage a  François Hollande sembra il minimo. Un governo di destra in meno, non può che far del bene all’Europa.


(in alto, l’odierna copertina di Libération)

Le parole per dirlo

Le parole per dirlo


Loro, i socialisti francesi, lo hanno chiamato engagement de reconnainsance dans les valeurs de la Gauche.L’impegno che, a scanso di equivoci, gli elettori delle primarie dovranno firmare prima di ricevere la scheda recita così:


Je me reconnais dans les valeurs de la Gauche et de la République, dans le projet d’une société de liberté, d’égalité, de fraternité, de laïcité, de justice et de progrès solidaire.


Difficile esprimere credibilità in epoca di concetti  sfibrati per abuso di passi indietro, ricette, crescita, alternativa e venti che cambiano ma, come si può vedere, il punto non è tanto cercarne di nuovi, piuttosto di netti e riconoscibili. Qualcuno poi dirà che liberté, égalité,  fraternité,  laïcité, justice et  progrès solidaire non sono appannaggio esclusivo della gauche mentre altri hanno già osservato che la firma di un simile impegno allontanerà dalle primarie gli elettori moderati. Nessuno però potrà affermare con troppa sicurezza che tra questo progetto di società e quello espresso dalla destra non ci sia differenza.In Francia come altrove.