Gruppenbild mit Dame(n)
Superato lo shock da visione d’insieme agli antipodi della precedente, incassate le tre signore super qualificate alla testa di dicasteri chiave, acclarato che ogni definizione – governo tecnico, d’emergenza, salute pubblica ,unità nazionale, a tempo, di scopo etc – lascia il tempo che trova e soprattutto mal si attaglia a questa compagine di esperti cui la distanza da logiche di partito, non sembra compromettere uno spiccato Senso Politico e dello Stato, ci si può dichiarare moderatamente ottimisti e attendere la prova dei fatti.
Anche la grande questione detta della democrazia sospesa, in questo caso agitata strumentalmente dagli oppositori, ma ineludibile e che non si sarebbe potuta risolvere comunque e semplicemente con una consultazione elettorale, attende un dibattito di differente caratura, soprattutto che travalichi i nostri confini, chiamando in causa il funzionamento delle Istituzioni europee,i poteri dello stesso Parlamento di Strasburgo e il ruolo della Banca Centrale.
In attesa, i nostri partiti potrebbero cominciare con il salutare esercizio di Responsabilità e di ripresa della dialettica parlamentare, quella sì accantonata da tempo e in qualche caso persino considerata inutile. Tra le molte o poche cose che si possono realizzare nel breve tempo concesso a Mario Monti, il recupero della centralità del Parlamento è una di quelle che non farebbe rimpiangere il tentativo – non santificato dal voto popolare ma egualmente e convintamente sostenuto da gran parte dell’opinione pubblica – di rimettere in moto l’intero sistema.
Poi è ovvio,al momento, abbiamo solo osservato l’immagine di una classe dirigente sorprendentemente diversa e ascoltato le (appropriate) parole di un discorso programmatico.Tuttavia l’allontanamento dai luoghi comuni,il garbato rifiuto di certe espressioni gergali da classe politica finto consumata, è sembrato un bell’inizio.Quasi quanto il ricorrere del termine equità.Dopo essersi sorbiti per un’intera stagione l’annuncio propagandistico di un vento che prometteva di cambiare e non cambiava mai,sembra essersi levato il soffio, certamente fuori stagione, del Ponentino. Un’aria gradevole che arriva di sera a stemperare la pesantezza del clima.