Gruppenbild mit Dame(n)

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Superato lo shock da visione d’insieme agli antipodi della precedente, incassate le tre signore super qualificate alla testa di dicasteri chiave, acclarato che ogni definizione –  governo  tecnico, d’emergenza, salute pubblica ,unità nazionale, a tempo, di scopo etc – lascia il tempo che trova e soprattutto mal si  attaglia a questa compagine di esperti cui la distanza  da logiche di partito, non sembra compromettere uno spiccato Senso  Politico e dello Stato, ci si può dichiarare moderatamente ottimisti e attendere la prova dei fatti.



Anche la grande questione detta della democrazia sospesa, in questo caso agitata strumentalmente dagli oppositori,  ma ineludibile e che non si sarebbe potuta risolvere comunque e semplicemente  con una consultazione elettorale, attende un dibattito di differente caratura, soprattutto che travalichi i nostri confini, chiamando in causa il funzionamento delle Istituzioni europee,i poteri dello stesso Parlamento di Strasburgo e il ruolo della Banca Centrale.


In attesa, i nostri partiti potrebbero cominciare con il salutare esercizio di Responsabilità e di ripresa della dialettica parlamentare, quella sì accantonata da tempo e in qualche caso persino considerata inutile. Tra le molte o poche cose che si possono realizzare nel breve tempo concesso a Mario Monti, il recupero della centralità del Parlamento è una di quelle che non farebbe rimpiangere il tentativo – non santificato dal voto popolare ma egualmente e convintamente sostenuto da gran parte dell’opinione pubblica – di rimettere in moto l’intero sistema.


Poi è ovvio,al momento, abbiamo solo osservato l’immagine di una classe dirigente sorprendentemente diversa e ascoltato le (appropriate) parole di un discorso programmatico.Tuttavia l’allontanamento dai luoghi comuni,il garbato rifiuto di certe espressioni gergali da classe politica finto consumata, è sembrato un bell’inizio.Quasi quanto il ricorrere del termine equità.Dopo essersi sorbiti per un’intera stagione l’annuncio propagandistico di un vento che prometteva di cambiare e non cambiava mai,sembra essersi levato il soffio, certamente fuori stagione, del Ponentino. Un’aria gradevole che arriva di sera a stemperare la pesantezza del clima.


6 pensieri riguardo “Gruppenbild mit Dame(n)

  1. Avanti il golpe tecnico ! :-) Anch’io nutro speranza nel mio piccolo. Il neo-ministro dell’ambiente ahimé favorevole agli OGM ed ad un dibattito sulla ripresa del nucleare, forse avrà almeno la presenza di spirito di avviarsi verso un dialogo (per orà inesistente) con le imprese e le associazioni per quanto riguarda il Caso (magari la parola scandalo è più azzeccata) Sistri…

  2. Tu pensi che ci sarà tempo di occuparsi di queste raffinatezze?
    Un tavolinetto (da bar) per avviare qualche bel dibattito,sarà tutto quello che sarà concesso.
    Meglio di niente.Visto anche che la parola “concertazione” o semplicemente “interlocuzione” era sparita dal vocabolario dei nostri ex governanti.
    Diciassette anni e i risultati si vedono.Poi strillano alla sospensione democratica.Proprio loro.
    Stiamo a vedere,fino a qualche anno fa,cioè prima di Ciampi,i governi tecnici mi avrebbero fatto sussultare,ora ho semplicemente smesso di credere ai governi con l’aggettivo e penso che gira che ti rigira tutto poi diventa “scelta politica”.
    E comunque siamo ben lungi dai capolavori istituzionali francesi.Altro che dichiarare guerra a Parigi, i lasciti del generale De Gaulle ancora fanno funzionare la baracca.Ahimè.

  3. sempre sull’argomento Sistri (tematica cara) è stato inserito nei reati ambientali…bene, ormai sono due anni di contributi da parte delle aziende, un sistema con un sacco di problemi (oltre alla ditta fornitrice Selex che anche essa dei problemi ne ha), che non è ancora partito neanche in prova…ed è già reato ambientale…questa cosa non mi va giù

    ben vengano i tecnici per mettere un po’ di ordine…speriamo

  4. Selex non è la controllata di Finmeccanica?Nel caso,voglio ridere.
    A me quella della tracciabilità dei rifiuti pareva una cosa ben fatta.
    Non credo comunque che lo Stato sua sponte restituisca i contributi versati anche se un giorno o l’altro dovrà farlo.
    Se ne dovrebbero occupare le associazioni di categoria che,immagino,hanno già fissato date per futuri incontri con il nuovo governo.

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