Stormy Cannes (vincono Emma & Adele)
Out of the blue E così mentre a Parigi la polizia sgomberava la piazza dagli ultimi partecipanti alla manif pour tous contro i matrimoni gay, a Cannes una giuria presieduta da Steven Spielberg – a torto ritenuto troppo bacchettone per apprezzare film dalle tematiche forti – incoronava l’incantevole Vie d’Adéle chapitre 1 et 2 lunghissimo metraggio d’amore lesbico diretto dal franco tunisino Abdellatif Kechiche.Ce ne sarebbe di che far impazzire una per una le sigle d’adesione alla sconcertante adunata della Destra francese con tutta questa celebrazione di amori irregolari e naturalizzazioni di immigrati.Ma se è vero che l’amore vince su tutto dovrebbe vincere pure sull’ottusità,l’egoismo, l’arretratezza e l’insensatezza degli stendardi celtici in orgogliosa parata a les Invalides. Ergo:palma meritata per questa storia d’amore normale raccontata con toni poetico-realistici di grande impatto e gran mestiere :
Je m’en allais avec un cœur à qui il manquait quelque chose, et qui ne savait pas ce que c’était.Il senso è tutto qui nella frase da La vie de Marianne di Marivaux che si sta commentando a scuola all’inizio del film.La domanda dell’insegante Mais qu’est-ce que cela peut bien vouloir dire, qu’il “manque quelque chose au cœur” ? Rimane sospesa.La risposta va ricercata probabilmente nelle tre ore successive in cui dominano la curiosità e la passione di innumerevoli prime volte scrutate da una macchina da presa talmente vicina da insinuare in qualcuno il sospetto di voyerismo (ma va?) da parte di Kechiche. Invece Abdetallif sa dove fermarsi, avrebbe potuto sfruttare meglio il rapporto non precisamente idilliaco con e tra le due attrici o i di loro – dicono – imbarazzi,invece la concitazione che ne è derivata è assai normal e aggraziata soprattutto assai simile a quella di qualsiasi rapporto amoroso.E se al cuore di Adele mancava di essere se stesso, alle nostre attese mancava il film autenticamente differente in un cartellone di lavori buoni e ottimi ma decisamente più convenzionali.
Qualcuno meritevole di interesse:
L’invité envahissant – Sorrentino, secondo i Cahiers, cui non è piaciuta La Grande Bellezza – cala l’asso del talento italiano in concorso con un film sulla Capitale, tormento ed estasi di provinciali in cerca di successo. Intanto non manca di lamentare la scarsa considerazione che il nostro cinema ha in patria il che è vero, anche quando le storie che vengono raccontate sono,a dispetto dei rilievi di localismo, in grado di varcare le frontiere ed essere comprese in paesi dalle culture più disparate e lontane.Chi avrebbe mai detto che il Divo sarebbe stato apprezzato in luoghi in cui Andreotti era un emerito sconosciuto?
Fellini e Scola certo, ma per essere un film già visto ci vorrebbero realtà e contesti identici a quelli raccontati dalla Dolce vita o dalla Terrazza. Così non è più. Molto tempo è passato e anche la vacuità o le illusioni perdute non sono più le stesse.Resta la Grande Bellezza che deconcentra, scombina i progetti e qualche volta, come nel caso del turista giapponese sulla terrazza de Gianicolo, uccide.E all’indefinito felliniano si sostituisce una grande esattezza d’immagini e atmosfere. Rappel letterari e del grande cinema ma remoti e distanti e comunque per guardare questo film bisognerebbe lasciarli lì sullo sfondo e a tratti dimenticarsene. (Per una volta tanto chissene frega dei Cahiers)
Ultimo tango sul Tigri The movie business is the worst girlfriend in the world. You are seduced and abandoned over and over again.
Metti un film erotico e d’azione da ambientare in Iraq e la ricerca di un produttore che finanzi l’impresa, con la coppia Toback & Baldwin in pellegrinaggio – l’anno scorso a Cannes – da tycoon – veri – della produzione internazionale che tirano sul prezzo fregandosene dell’arte o che in cambio dei milioni richiesti pretendono di dire la loro mettendosi sotto ai tacchi l’indipendenza dell’artista. Esilarante con note tragicomiche il tutto a confermare la riflessione di Orson Welles “trascorrere il 95% del tempo a cercare soldi per fare film, il 5% a fare film. Così non si può vivere” mentre venerati maestri – Scorsese, Bertolucci, Coppola,Polanski etc – confessano tra peripezie finanziarie e poetiche il senso di un’esperienza amorosa – fare cinema lo è, per molti – spesso umiliante. Seduced and abandoned : Sicuramente non vedremo Ultimo tango sul Tigri ma speriamo di ri-vedere questo incredibile documentario.
Dietro al candelabro ovvero dietro mise en scene mirabolanti non c’è solo lo stile di vita – in ogni direzione – eccessivo ma l’inevitabile fragilità di una coppia gay, lui pop star virtuosa del pianoforte e l’altro aspirante veterinario, negli anni 70, epoca in cui era improponibile dichiarare ai quattro venti la propria omosessualità e le morti per AIDS venivano spacciate con morti per anemia.Tutto sembra troppo in questo film trionfo del kitch gay classico ma niente stroppia nonostante il delirio di swaroski,piume, specchi, parrucche e ritocchi dal chirurgo plastico ovvero niente degenera nel ridicolo.Come possano Soderbergh, Douglas, Dammon aver compiuto il miracolo di non scadere nel grottesco è un mistero.Storia vera di Liberace, esordiente a vent’anni con la Chicago Symphony Orchestra, protagonista televisivo del The Liberace Show e successivamente idolo di spettacoli a Las Vegas.Film televisivo prodotto dalla HBO e in programma negli Stati Uniti tra qualche giorno.Nessun distributore italiano al momento.
Behind the Candelabra è un film di genere drammatico della durata di . diretto da Steven Soderbergh e interpretato da Michael Douglas, Matt Damon, Rob Lowe, Dan Aykroyd, Caroline Jaden Stussi, Boyd Holbrook, Max Napolitano, Scott Bakula, Debbie Reynolds, Paul Reiser.
E’ anche noto con gli altri titoli “Liberace”.
Prodotto nel 2013 in USA.
La grande bellezza è un film di genere drammatico della durata di . diretto da Paolo Sorrentino e interpretato da Toni Servillo, Carlo Verdone,Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Giovanna Vignola, Roberto Herlitzka.
E’ anche noto con gli altri titoli “Apparato umano”.
Prodotto nel 2013 in Italia e distribuito in Italia da Medusa il giorno .
Seduced And Abandoned è un film di genere documentario della durata di. diretto da James Toback e interpretato da Martin Scorsese, Alec Baldwin, Roman Polanski, Bernardo Bertolucci, Ryan Gosling, Jessica Chastain, Bérénice Bejo, Diane Kruger, James Caan, Francis Ford Coppola.
Prodotto nel 2013 in USA.