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Mese: Novembre 2015

Liberté

Liberté

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La folle corsa di Anna, Sami e Claude nel tentativo di visitare il Louvre in meno di 9 minuti e 45 secondi, il madison improvvisato dai tre amici  in un bistrot, Parigi (coprotagonista) con la nebbia e infine il cuore del film : l’ inquadratura fissa  di Anna nel metrò mentre sullo sfondo passa casualmente l’indicazione di una fermata : Libertè.

Inutile tirare in ballo i Rafale,i droni, la religione, lo stile di vita e non so più cos’altro.I nostri autodichiaratisi  nemici hanno in odio proprio la conquista più difficile e impegnativa : la libertà.

Definendone il concetto con sostantivi prelevati dal vocabolario dell’oscurantismo più sinistro : blasfemia,idolatria, perversione, abominio, hanno colpito i luoghi del divertimento più innocente : lo stadio, un teatro, alcuni ristoranti.Obiettivi non casuali di una strategia precisa.

Che dire. Centoventisei morti impongono sobrietà e non starò qui a scomodare i costruttori di cattedrali o i maestri del libero pensiero per opporre l’importanza dell’opera loro alla barbarie distruttrice.

Tuttavia, se il lascito di maestri e costruttori preoccupa al punto di dichiarare una guerra  a mezzo mondo, significa che la forza di quell’eredità è ancora viva. Non farne tesoro significherebbe consegnarsi mani e piedi al Terrore e quindi al Ricatto.

La libertà di decidere come essere,come vivere e da chi farsi governare non è il trascurabile orticello  che non vale la pena di una strenua tutela. E’ gran parte di tutto quello che abbiamo e in cui dobbiamo tornare a credere qualora  avessimo smarrito, persi nei  distinguo e nelle nostre digressioni geo-politiche, il senso di un Bene da trasferire intatto a chi verrà dopo.

 

 

 

Bande à parte è un film del 1964 regia di Jean Luc Godard con Anna Karina, Sami Frey, Claude Brasseur

 

 

 

Il cinematografo è una malattia ! (tre : certified fresh of 92%)

Il cinematografo è una malattia ! (tre : certified fresh of 92%)

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I conti non tornano se la nipote scambia la Mistique Feminine della nonna con la mercenaria blu della Confraternita dei Mutanti Malvagi. Paul Weitz, regista di giocattoloni ben messi, lo sa e convoca Lily Tomlin – finalmente un ruolo da protagonista –  per raccontare una storia in cui si muovono  tre generazioni di donne da orlo della crisi di nervi. Tutta colpa della rivoluzione fallita o incompiuta o interrotta forse dall’ottenimento appagante delle piccole cose. Oppure da un testimone difficile da trasferire, con i tempi in continuo cambiamento e la necessità di reinventare formule e modi di essere

E anche se la giovane Sage, ingravidata dall’imbecille di turno, si affida alla nonna escludendo la madre, non c’è da compiacersi.L’ improvvisa elezione a punto di riferimento sottace tutta la disfunzione della famiglia in cui è stata allevata.

Elle è una dimenticata poetessa militante, vedova della propria compagna assieme alla quale ha cresciuto la severissima e inflessibile Judy, madre di Sage, nevrotica e troppo presa dal lavoro per potersi occupare della figlia cui distrattamente passa inutili preservativi. Il quadro si ricompone.

Storia di un viaggio alla ricerca dei soldi necessari per l’aborto della ragazza  – Where can you get a reasonably priced abortion in this town? – che Elle e Sage compiono in uno scontro generazionale ovvio ma niente affatto scontato. Irresistibile prova di Lily Tomlin – è la storia della sua vita, ci  ha raccontato Weitz nella Masterclass di Roma – incazzosa, autoironica, divertente,mai macchietta nonostante i tic della femminista d’antàn. Presentato al Sundance e a Tribeca, è arrivato alla Festa di Roma nella sezione Alice nelle città dedicata ai ragazzi. Certified fresh of 92 % on Rotten Tomatoes. Sarebbe gradito l’Oscar (cui la Tomlin è giustamente candidata).

 

Grandma  è un  film di Paul Weitz. Con Lily TomlinJulia GarnerMarcia Gay HardenJudy GreerLaverne Cox durata 79 min. – USA 2015.