Junk food

Junk food


Soul Kitchen come la canzone dei Doors – ma i diritti costavano un botto e non è nella bella colonna sonora –  o  il locale di Wilhelmsburg, quartiere della movimentatissima Amburgo, dove si servono  junk food e  pazzesche compilation in cui   l’ hip hop riesce a stare insieme col funky, il  rithm & blues e il rebetiko.

Dunque  Zinos, proprietario e chef che naviga in un mare di guai, tra fidanzate snob in fuga verso la Cina, fratelli che escono di galera, inquilini che non pagano l’affitto, i soliti speculatori alle costole  e un gran mal di schiena che da coronamento alle disgrazie, diventa magnifica opportunità sulla via di un happy end travolgente e  non banale.

Heimat Film, avverte Fatih  Akin, regista della Sposa turca e di altre documentaristiche meraviglie, ovvero un modo di essere patria & comunità assai poco teutonico e forse più melting pot .Del resto in Akin la passione per la miscellanea diventa cifra artistica di alto rango. Così nel pentolone vanno a finire un po’ di Wilder di Keaton e persino di Hill & Spencer, il risultato è tuttavia personalissimo.E pazienza se nel girare sono emersi un po’ di ruffianeria e una buona dose di calcolo .Poichè tutto funziona, di che lamentarsi ?

Commedia divertente e trasgressiva. E dico poco. Nel senso che Soul kitchen non si limita a far sorridere ma  ha il pregio di mettere addosso una grande allegria.

Particolarmente apprezzata alla Mostra di Venezia – dove si è aggiudicata il Premio della giuria – e per aver spezzato il ritmo vagamente quaresimale delle pur splendide visioni. Ma nel cartellone delle mostre internazionali, si sa, la joie de vivre, difficilmente è di casa.

Soul Kitchen è un film di Fatih Akin del 2009, con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Anna Bederke, Pheline Roggan, Lukas Gregorowicz, Dorka Gryllus, Wotan Wilke Möhring, Demir Gökgöl, Catrin Striebeck. Prodotto in Germania. Durata: 99 minuti. Distribuito in Italia da Bim

4 pensieri riguardo “Junk food

  1. La quadratura degl’impegni, cara G, è sempre più elaborata ed improbabile, alla fine qualcosa resta sempre indietro.
    Ma tu, ogni tanto batti un colpo. Grazie

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